Anziani malati.Trasferirsi all'estero,perdere pensione e le cure

Sono cittadino Italiano residente in Francia e pago le tasse in Italia.

Sono sposato con moglie italiana e viviamo in Francia.
Ho una madre italiana e malata che spesso rimane da noi in Francia per periodi più o meno lunghi e potrebbe essere necessario tenerla con noi per sempre.In Italia non ha parenti e mezzi di sostentamento e nemmeno una casa.
Per ora cure mediche sono fatte in Francia e rimborsate da Italia con la carta E111.

Percepisce una pensione italiana sociale (una miseria di circa 370 euro al mese)
Al momento in Italia è ospite da amici di famiglia che le hanno offerto gentilmente una residenza (provvisoria) per continuare ad avere INPS e cure ASL .
Ma non è più fattibile (cambio casa di questi amici e loro avanzata età).

Non può nememno prendere la residenza in Francia perchè perderebbe la pensione sociale italiana (già misera) e senza indirizzo italiano non esisterebbe nemmeno piuù all'ASL che non rimborserebbe più cure.
E in Francia lo Stato non si farebbe carico dei costi sanitari (le polizze private inoltre non prendono in carico persone di oltre 65 anni)
Ma una persona non dovrebbe cessare di essere cittadino italiano se si sposta all'estero per necessità e per essere aiutato..
Ci dovrà essere una soluzione.Uno Stato non può mica scaricare un suo cittadino povero che deve partire all'estero per raggiungere una famiglia (pure in ristrettezze).

Non posso immaginare che si venga abbandonati o che si obblighi i familiari di indebitarsi o ritornare in Italia ai soli fini di poter far accedere alle cura la madre anziana.
Cosa si può fare?

Grazie

niconico ha scritto:

Sono cittadino Italiano residente in Francia e pago le tasse in Italia.

Sono sposato con moglie italiana e viviamo in Francia.
Ho una madre italiana e malata che spesso rimane da noi in Francia per periodi più o meno lunghi e potrebbe essere necessario tenerla con noi per sempre.In Italia non ha parenti e mezzi di sostentamento e nemmeno una casa.
Per ora cure mediche sono fatte in Francia e rimborsate da Italia con la carta E111.

Percepisce una pensione italiana sociale (una miseria di circa 370 euro al mese)
Al momento in Italia è ospite da amici di famiglia che le hanno offerto gentilmente una residenza (provvisoria) per continuare ad avere INPS e cure ASL .
Ma non è più fattibile (cambio casa di questi amici e loro avanzata età).

Non può nememno prendere la residenza in Francia perchè perderebbe la pensione sociale italiana (già misera) e senza indirizzo italiano non esisterebbe nemmeno piuù all'ASL che non rimborserebbe più cure.
E in Francia lo Stato non si farebbe carico dei costi sanitari (le polizze private inoltre non prendono in carico persone di oltre 65 anni)
Ma una persona non dovrebbe cessare di essere cittadino italiano se si sposta all'estero per necessità e per essere aiutato..
Ci dovrà essere una soluzione.Uno Stato non può mica scaricare un suo cittadino povero che deve partire all'estero per raggiungere una famiglia (pure in ristrettezze).

Non posso immaginare che si venga abbandonati o che si obblighi i familiari di indebitarsi o ritornare in Italia ai soli fini di poter far accedere alle cura la madre anziana.
Cosa si può fare?

Grazie

Il suo racconto di situazione familiare é molto triste e, peggio ancora, é valido per tutti noi italiani all'estero che siamo e continuamo ad essere cittadini di serie B. Che io sappia non ci sono soluzioni a meno che non si possa far intervenire altre Istituzioni, soprattutto UE o quella dei Diritti Umani o e sarbbe a mio umile avviso, il migliore, far valere i diritti con la Corte Costituzionale per violazione della paritá di diritti e trattamento. So che sono risposte un po' ''alla disperata'', ma non riesco a vedere altri suggerimenti.

Grazie, la risposta in effetti è la sola che si può dare.
Avevo anche contattato il sito della comunità europea per sapere cosa fare e mi hanno detto sempre che ogni paese su tale argomento alla fine fa quello che vuole. Il sito (in certi casi utile) è http://europa.eu/europedirect/index_it.htm .
Avevo anche chiesto come fare per contestare in qualche modo questa grave discriminazione ma hanno glissato dicendo che in ogni paese ci si deve adattare alla legge vigente (corretto).Ma io contesto l'Italia mica la Francia.
Come si fa a denunciare questa grave lacuna?
Grazie

niconico ha scritto:

Grazie, la risposta in effetti è la sola che si può dare.
Avevo anche contattato il sito della comunità europea per sapere cosa fare e mi hanno detto sempre che ogni paese su tale argomento alla fine fa quello che vuole. Il sito (in certi casi utile) è http://europa.eu/europedirect/index_it.htm .
Avevo anche chiesto come fare per contestare in qualche modo questa grave discriminazione ma hanno glissato dicendo che in ogni paese ci si deve adattare alla legge vigente (corretto).Ma io contesto l'Italia mica la Francia.
Come si fa a denunciare questa grave lacuna?
Grazie

Forse occorre intentare un giudizio contro il servizio sanitario nazionale ed in quella sede porre la questione di legittimità costituzionale.

Un saluto,

Forse sarebbe un problema legato all'INPS che discrimina chi obbligato ad andare all'estero..