dati documenti errati: iter per modificarli

Buongiorno,
vorrei sapere, se l'argomento è di attinenza di questo forum, qual è l'iter burocratico da affrontare e quali i documenti richiesti, per un cittadino iracheno rifugiato politico in italia che voglia modificare dei dati errati nelle proprie generalità, che sono stati registrati in modo errato sin dalla prima entrata in italia come clandestino, e che si sono poi quindi tramandati così su tutti i documenti a venire (dalla carta d'identità al pemesso di soggiorno alla patente al contratto di lavoro ecc). Nello specifico, i dati errati sarebbero la data di nascita e una lettera del cognome. Grazie mille, sto cercando di farmi un'idea delle difficoltà in cui potremmo incappare..

annarella ha scritto:

Buongiorno,
vorrei sapere, se l'argomento è di attinenza di questo forum, qual è l'iter burocratico da affrontare e quali i documenti richiesti, per un cittadino iracheno rifugiato politico in italia che voglia modificare dei dati errati nelle proprie generalità, che sono stati registrati in modo errato sin dalla prima entrata in italia come clandestino, e che si sono poi quindi tramandati così su tutti i documenti a venire (dalla carta d'identità al pemesso di soggiorno alla patente al contratto di lavoro ecc). Nello specifico, i dati errati sarebbero la data di nascita e una lettera del cognome. Grazie mille, sto cercando di farmi un'idea delle difficoltà in cui potremmo incappare..

l'Unico esperto in questo campo é il Dr Scolaro al quale proveró gentilemnet de dare una riusposta. Nel frattempo le consiglio di rivolgersi all'Ufficiale di Stato Civile al fine che, spiegato e dimostrato l'errrore dall'inizio, chieda credo alla Prefettura, l'autorizzazione a provvedere d0ufficio alle modifiche dovute agli errori.

Dato che si parla di permesso di soggiorno, di carta d'identita', patente di guida e di contratto di lavoro, si presuppone che la persona abbia ottenuto il riconoscimento della qualità di rifugiato e, di seguuito, il permesso di soggiorno per questo motivo e, ulteriormente di seguito, l'iscrizione anagrafica (come risulta dal rilascio della carta d'identità e della patente di guida), ecc.
Cio' lascia presumere che lo stesso permesso di soggiorno sia stato rilasciato sulla base di indicazioni presenti nel provvedimento con cui è stata riconoisciuta la qualità di rifugiato.
Se così sia, occorrerebbe richiedere la "correzione" alla commissione che ha riconmosciuto tale qualita' e, di seguito, quella sul permesso di soggiorno e, ancora in conseguenza delle registrazioni fatte in sede d'iscrizione all'anagrafe della popolazione residente.
Una volta concluse queste "correzioni", per quanto riguarda la carta d'identita', la persona puo' richiedere il rilascio di un duplicato della stessa, riconsegnando quella di cui sia in possesso: Mentre per la patente di guida dovra' rivolgersi alla M.C.T.C., per chiedere il rilascio di un duiplicato "corretto".
Il contratto di lavoro, costituisce un documento stipulato tra provati, che potrebbe essere emendato semplciemente presentando una certificazione (anche anagrafica, che attesti che le "notizie" relative alla persona, già indicate con determianto contenuto, sono state "corrette" con altro. Piuttosto va verificato che le posizioni INPS (e, se iscritto, anche INAIL) della persona vengano, a loro volta, "corrette", in quanto, quanto meno per la posizione INPS tali "correzioni" dovrebbero avvenire d'ufficio, attraverso il sistema INA-SAIA, ma è sempre bene verificare che non si abbiano ritardi od intoppi.

Sereno.SCOLARO ha scritto:

Dato che si parla di permesso di soggiorno, di carta d'identita', patente di guida e di contratto di lavoro, si presuppone che la persona abbia ottenuto il riconoscimento della qualità di rifugiato e, di seguuito, il permesso di soggiorno per questo motivo e, ulteriormente di seguito, l'iscrizione anagrafica (come risulta dal rilascio della carta d'identità e della patente di guida), ecc.
Cio' lascia presumere che lo stesso permesso di soggiorno sia stato rilasciato sulla base di indicazioni presenti nel provvedimento con cui è stata riconoisciuta la qualità di rifugiato.
Se così sia, occorrerebbe richiedere la "correzione" alla commissione che ha riconmosciuto tale qualita' e, di seguito, quella sul permesso di soggiorno e, ancora in conseguenza delle registrazioni fatte in sede d'iscrizione all'anagrafe della popolazione residente.
Una volta concluse queste "correzioni", per quanto riguarda la carta d'identita', la persona puo' richiedere il rilascio di un duplicato della stessa, riconsegnando quella di cui sia in possesso: Mentre per la patente di guida dovra' rivolgersi alla M.C.T.C., per chiedere il rilascio di un duiplicato "corretto".
Il contratto di lavoro, costituisce un documento stipulato tra provati, che potrebbe essere emendato semplciemente presentando una certificazione (anche anagrafica, che attesti che le "notizie" relative alla persona, già indicate con determianto contenuto, sono state "corrette" con altro. Piuttosto va verificato che le posizioni INPS (e, se iscritto, anche INAIL) della persona vengano, a loro volta, "corrette", in quanto, quanto meno per la posizione INPS tali "correzioni" dovrebbero avvenire d'ufficio, attraverso il sistema INA-SAIA, ma è sempre bene verificare che non si abbiano ritardi od intoppi.

Grazie tante Dr Scolaro. Peró....alla faccia della semplificazione degli atti amministrativi!!!. Mi piacerebbe sapere che direbbe il nostro Ministro Brunetta che per un errore della nostra amministrazione si debba fare tutta questa trafila, invece di di renderla automatica ed interna, almeno dove sia possibile.

M'immagino il nostro profugo quanto tempo dovrá passare fuori dal suo lavoro per sistemare il tutto. Beh!!! Coraggio e come al solito....a rimboccarsi le maniche per la burocrazia, togliendo tempo a ''produrre'' lavorando.

Frequentemente, queste situazioni non nascono da "errori", quanto da carenze documentali, all'origine, a volte dovute alla peculiarità delle situazioni personali, altre volte ad altri motivi, non escluse dichiarazioni di parte, prive (in una certa fase) di fattori di verificabilita'.

Vi ringrazio molto della risposta. Come temevo il procedimento lungo e cavilloso...speravo, nella mia ignoranza, che bastasse richiedere una dichiarazione all'ambasciata irachena (non disponendo l'Iraq di un consolato in Italia) che attestasse le corrette generalità e, presentando questa in comune e in tutti i vari uffici che hanno rilasciato i documenti, ottenere la rettificazione dei documenti....ma era forse un auspicio troppo ottimista. Non so se in vista di tutte queste difficoltà valga davvero la pena di avviare questo lungo procedimento...
Gli errori in questione, comunque, sono stati fatti da parte dell'ufficiale di polizia addetto a stilare le generalità del ragazzo, al momento del suo ingresso in Italia come clandestino e senza documenti di sorta, a causa di incomprensioni linguistiche tra l'ufficiale e il ragazzo iracheno.
Che voi sappiate, continuare a vivere in Italia con queste generalità "scorrette", può causargli poi dei problemi, ad esempio nel momento in cui debba chiedere il nulla osta all'ambasciata irachena per sposarsi?

In larga parte, era già stato del tutto ben colto il procedimento, cioè la necessità di una documentazione rilasciata dalle autorità a ciò competenti dello Stato di appartenenza.
Semmai, era stato "semplificato" il punto su cui intervenire, nel senso che era stato, inzialmente, ipotizzata una "correzione" "a valle", anziché "a monte" (o, "all'origine", poiché è da questa che sono discese le registrazioni successive.
Una considerazione, anche di merito: a volte le cose sono più difficili da dire che non da fare.
In linea di massima, è sempre suggeribile, anche in vista di quanto possa aversi nel futuro, "correggere" le posizioni, in modo che non vi possano essere ulteriori equivoci, tanto più che con il passare del tempo può divenire sempre maggiormente difficile ogni "correzione".