Italiani all'Estero e Stranieri in Italia
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Italiani all'Estero e Stranieri in Italia

Consolato, Ambasciata, Matrimonio all'estero, Divorzio all'Estero, divorzio rapido, divorzio al vapore, Stranieri in Italia, Matrimoni misti, sposarsi all'estero, divorziarsi all'estero. REPUBBLICA DOMINICANA
 
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 aiuto su ricongiungimento familiare

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darko1971




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MessaggioTitolo: aiuto su ricongiungimento familiare   aiuto su ricongiungimento familiare EmptyVen Dic 13, 2013 6:11 pm

Io (cittadino italiano) e la mia compagna (cittadina cinese attualmente residente in Cina) abbiamo intenzione di fare un figlio e vivere in Italia insieme ma non vogliamo sposarci.
leggendo l'art. 29 del TU mi sembra di capire che se il bimbo ha cittadinanza italiana lei potrebbe venire in italia chiedendo il il ricongiungimento a seguito del figlio naturale, ma mi vengono dei dubbi:
- il figlio deve nascere in italia? o posso riconoscerlo successivamente, come fare dato che se dovesse nascere in cina lì non esiste il riconoscimento della paternità (che mi sembra avvenga automaticamente solo in caso di matrimonio...)
- Nel calcolo del reddito necessario richiesto è possibile contare solo il mio reddito (dato che lei attualmente non percepisce reddito alcuno)? Dalla norma sembra che il reddito sia solo quello dello straniero e dei suoi conviventi...
- L'ideale sarebbe farla partorire qui, come fare?
- Da alcuni siti sembra richiedersi il requisito del permesso di soggiorno per lavoro subordinato (è vero o no?)

Insomma confido in un aiuto ringraziando chi ci è già passato...non ho idea da dove cominciare
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bostik
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MessaggioTitolo: Re: aiuto su ricongiungimento familiare   aiuto su ricongiungimento familiare EmptyDom Dic 15, 2013 9:09 am

darko1971 ha scritto:
Io (cittadino italiano) e la mia compagna (cittadina cinese attualmente residente in Cina) abbiamo intenzione di fare un figlio e vivere in Italia insieme ma non vogliamo sposarci.
leggendo l'art. 29 del TU mi sembra di capire che se il bimbo ha cittadinanza italiana lei potrebbe venire in italia chiedendo il il ricongiungimento a seguito del figlio naturale, ma mi vengono dei dubbi:
- il figlio deve nascere in italia? o posso riconoscerlo successivamente, come fare dato che se dovesse nascere in cina lì non esiste il riconoscimento della paternità (che mi sembra avvenga automaticamente solo in caso di matrimonio...)
- Nel calcolo del reddito necessario richiesto è possibile contare solo il mio reddito (dato che lei attualmente non percepisce reddito alcuno)? Dalla norma sembra che il reddito sia solo quello dello straniero e dei suoi conviventi...
- L'ideale sarebbe farla partorire qui, come fare?
- Da alcuni siti sembra richiedersi il requisito del permesso di soggiorno per lavoro subordinato (è vero o no?)

Insomma confido in un aiuto ringraziando chi ci è già passato...non ho idea da dove cominciare

Il ric.fam. non esiste più.Va chiesto,una volta nato il minore e trascritto l'atto in consolato italiano,un visto turistico speciale per familiare di cittadino UE,poi in Italia si chiederà una CDS,sensi dlgs.30/2007.Le norme a cui fa riferimento lei non si applicano ai congiunti di cittadino UE.
Saluti
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MessaggioTitolo: Re: aiuto su ricongiungimento familiare   aiuto su ricongiungimento familiare EmptySab Gen 04, 2014 11:11 pm

bostik ha scritto:
darko1971 ha scritto:
Io (cittadino italiano) e la mia compagna (cittadina cinese attualmente residente in Cina) abbiamo intenzione di fare un figlio e vivere in Italia insieme ma non vogliamo sposarci.
leggendo l'art. 29 del TU mi sembra di capire che se il bimbo ha cittadinanza italiana lei potrebbe venire in italia chiedendo il il ricongiungimento a seguito del figlio naturale, ma mi vengono dei dubbi:
- il figlio deve nascere in italia? o posso riconoscerlo successivamente, come fare dato che se dovesse nascere in cina lì non esiste il riconoscimento della paternità (che mi sembra avvenga automaticamente solo in caso di matrimonio...)
- Nel calcolo del reddito necessario richiesto è possibile contare solo il mio reddito (dato che lei attualmente non percepisce reddito alcuno)? Dalla norma sembra che il reddito sia solo quello dello straniero e dei suoi conviventi...
- L'ideale sarebbe farla partorire qui, come fare?
- Da alcuni siti sembra richiedersi il requisito del permesso di soggiorno per lavoro subordinato (è vero o no?)

Insomma confido in un aiuto ringraziando chi ci è già passato...non ho idea da dove cominciare

Il ric.fam. non esiste più.Va chiesto,una volta nato il minore e trascritto l'atto in consolato italiano,un visto turistico speciale per familiare di cittadino UE,poi in Italia si chiederà una CDS,sensi dlgs.30/2007.Le norme a cui fa riferimento lei non si applicano ai congiunti di cittadino UE.
Saluti
Per dovere di precisione, devo rettificare che il visto da richiedere, una volta nato il figlio e se si puó avere un certificato o un altro documento ufficiale, dove risulta che il padre naturale é italiano (vedere sotto il consiglio di riconoscere il bambino prima della nascita), si richiede un visto di tipo D lunga durata per la madre, vedere spiegazioni http://www.burocraziaconsolare.com/t2819-visti-tipo-d-familiari-lunga-durata-abbaglio-interpretativo-del-mae .

In quanto alle risposte di un visto per lavoro lasci perdere, son persone che non hanno nemmeno un'esperienza sulle normative in vigore.Il suo reddito come quello della madre non deve essere dimostrato essendo lei cittadino italiano insieme al figlio minore.

Alcuni Consolati ed Ambasciate italiane sono piú sensibili nei confronti del diritto superiore del fanciullo e dell'unitá familiare e concedono un visto di turismo di durata tre mesi, al fine che se nel frattempo ha partorito, la procedura si semplifica e se per disgrazia perde il figlio sará obbligata a rientrare in patria prima dello scadere dei 90 gg concessi. Nella mia esperienza professionale mi sono imbattuto in entrambe i casi, con concessioni del visto prima o immediatamente dopo la nascita, ma consiglio sempre di fare il riconoscimento pre natale previsto dal nostro c.c., spesso non rispettato, ma ci sono i mezzi per farlo rispettare.
La procedura é abbastanza seccante, ma é bene farlo, sopratutto se il Paese straniero non prevede il riconoscimento del padre naturale.
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