Visto turistico per conoscersi meglio?

Salve. Siamo una coppia composta da un italiano ed una nigeriana. Avevamo individuato il visto turistico come mezzo per poter convivere, in Italia, per un periodo di novanta giorni, in modo da valutare la possibilità di sposarci o comunque rendere permanente la nostra relazione.
Avendo già ricevuto il secondo rifiuto consecutivo, ci domandavamo se qualcuno potesse consigliare una valida alternativa, o indicare come ottenere questo benedetto visto.
Faccio presente che la prima domanda, corredata di fidejussione e assicurazione medica, così come della lettera di invito e di tutta la documentazione richiesta dalla farnesina, era secondo il dipendente nigeriano del consolato italiano, poco credibile, in quanto non si riteneva possibile che il datore di lavoro della ragazza fosse disposto a riammetterla dopo un periodo così lungo. Infatti, non era stato considerato, che questo aveva invece concesso l'equivalente di un periodo d'aspettativa non retribuita. La seconda richiesta, per un periodo più breve, sempre corredata di tutta la documentazione a "copertura dell' ospite" , includeva invece una lettera del datore di lavoro in cui si specificava il periodo di vacanza e se ne garantiva il rientro, anche se per quanto riguarda il ritorno, era stata effettuata la sola prenotazione del biglietto aereo. In questo caso, oltre a barrare le solite caselle in cui si spiega che si sospetta che l'invitata voglia contravvenire ai termini del visto, non è stata fornita alcuna spiegazione riguardo il diniego.
Qualcuno che sappia illuminarci sul da fare, o un avvocato che sia disposto ad intraprendere il ricorso presso il t.a.r. ? Ovviamente ci guardiamo bene dall'effettuare una terza richiesta senza essere certi dell'esito.
Mi scuso, in caso,  per aver postato nella sezione meno adatta.

comefare ha scritto:

Salve. Siamo una coppia composta da un italiano ed una nigeriana. Avevamo individuato il visto turistico come mezzo per poter convivere, in Italia, per un periodo di novanta giorni, in modo da valutare la possibilità di sposarci o comunque rendere permanente la nostra relazione.
Avendo già ricevuto il secondo rifiuto consecutivo, ci domandavamo se qualcuno potesse consigliare una valida alternativa, o indicare come ottenere questo benedetto visto.
Faccio presente che la prima domanda, corredata di fidejussione e assicurazione medica, così come della lettera di invito e di tutta la documentazione richiesta dalla farnesina, era secondo il dipendente nigeriano del consolato italiano, poco credibile, in quanto non si riteneva possibile che il datore di lavoro della ragazza fosse disposto a riammetterla dopo un periodo così lungo. Infatti, non era stato considerato, che questo aveva invece concesso l'equivalente di un periodo d'aspettativa non retribuita. La seconda richiesta, per un periodo più breve, sempre corredata di tutta la documentazione a "copertura dell' ospite" , includeva invece una lettera del datore di lavoro in cui si specificava il periodo di vacanza e se ne garantiva il rientro, anche se per quanto riguarda il ritorno, era stata effettuata la sola prenotazione del biglietto aereo. In questo caso, oltre a barrare le solite caselle in cui si spiega che si sospetta che l'invitata voglia contravvenire ai termini del visto, non è stata fornita alcuna spiegazione riguardo il diniego.
Qualcuno che sappia illuminarci sul da fare, o un avvocato che sia disposto ad intraprendere il ricorso presso il t.a.r. ? Ovviamente ci guardiamo bene dall'effettuare una terza richiesta senza essere certi dell'esito.
Mi scuso, in caso,  per aver postato nella sezione meno adatta.

Un visto turistico soprattutto dall'Africa é quasi impossibile da ottenere...ed in effetti 90 giorni per una persona che lavora sono tanti.Se volete provare con il TAR,probabilmente vincereste ma spendere almeno 3000 euro,ne vale la pena per un turistico...? Se fossi in lei,viaggerei in Nigeria altre due e tre volte e poi eventualmente vi sposate.
Saluti

Grazie per il consiglio, in effetti partirò a breve. Suppongo quindi che non esista più la possibilità di avvalersi dell'assistenza gratuita relativa al reddito dell'appellante, che in questo caso è molto basso, nonostante il livello professionale non sia propriamente "di base".

comefare ha scritto:

Grazie per il consiglio, in effetti partirò a breve. Suppongo quindi che non esista più la possibilità di avvalersi dell'assistenza gratuita relativa al reddito dell'appellante, che in questo caso è molto basso, nonostante il livello professionale non sia propriamente "di base".

Come sa,con un avvocato d'ufficio le possibilitá si riducono notevolmente,purtroppo.
Saluti