Italiani all'Estero e Stranieri in Italia
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Italiani all'Estero e Stranieri in Italia

Consolato, Ambasciata, Matrimonio all'estero, Divorzio all'Estero, divorzio rapido, divorzio al vapore, Stranieri in Italia, Matrimoni misti, sposarsi all'estero, divorziarsi all'estero. REPUBBLICA DOMINICANA
 
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 Matrimonio civile in Georgia

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Guido Baccoli
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MessaggioTitolo: Matrimonio civile in Georgia   Matrimonio civile in Georgia EmptyGio Apr 16, 2009 5:53 pm

Salve vorrei avere informazioni in merito al mio matrimonio civile che vorrei contrarre a Tbilisi con una cittadina georgiana, che al momento vive e lavora lì. Ho contattato l'ambasciata italiana e mi hanno detto che ho bisogno solo del nullaosta di matrimonio per sposare. In comune hanno detto che per rilasciarlo devo fare le pubblicazioni e fornire copia del passaporto della mia futura moglie e udite udite ...nullaosta di matrimonio tradotto in italiano e vistato dalla questura perchè cittadina extra-comunitaria!

Mi sembra un film di Verdone.....io ho bisogno del nullaosta e per averlo devo presentare il suo....

Vorrei capire meglio di cosa ho bisogno e fare

saluti

Roberto
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MessaggioTitolo: Re: Matrimonio civile in Georgia   Matrimonio civile in Georgia EmptyGio Apr 16, 2009 6:52 pm

É tutto in ordine tranne il non richiesto e ne richiedibile Nulla Osta della sposa extracomunitaria in quanto quest'ultimo sará presentato alle autoritá locali insieme al suo per la cerimonia.

Il N.O. della sposa sarebbe richiesto solo nel caso si sposasse in Italia. Il suo Comune forse non ha capito che il matrimonio si svolgerá all'estero, per cui le consiglio di chiarire questo punto. Quindi il Comune dovrá procedere alle pubblicazioni con i dati e copia del passaporto della sposa e rilasciare a lei una certificazione di Stato civile, che lei fará legalizzare in Prefettura e dall'Ambasciata dello Stato dove lei contrarrá matrimonio oppure se lo porta dietro e lo presenta in loco all'Ambasciata Italiana con la certificazione delle Pubblicazioni e si fa rilasciare da loro il Nulla Osta al matrimonio. Essendo un matrimonio all'estero bastano tre giorni di pubblicazione.
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MessaggioTitolo: Re: Matrimonio civile in Georgia   Matrimonio civile in Georgia EmptyGio Apr 16, 2009 6:54 pm

Per chi si sposa all'estero e non é iscritto all'AIRE,non sono obbligatorie le pubblicazioni.Informati solo per i documenti che ti richiedono le autoritá georgiane.Una volta sposato,trascrivi l'atto presso il consolato italiano di Tbilisi e chiedi il visto per tua moglie...e manda una cartolina al comune! Very Happy
Auguri!
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MessaggioTitolo: Re: Matrimonio civile in Georgia   Matrimonio civile in Georgia EmptyGio Apr 16, 2009 7:05 pm

Precisiamo meglio. Le pubblicazioni sono obbligatorie quando lo Stato estero dove ci si sposa, richiede il Nulla Osta al matrimonio del cittadino italiano (AIRE o no, non importa). In questo caso quindi le pubblicazioni sono obbligatorie e sicuramente non rilasciano il N.O senza di queste. La mancanza e il rispetto delle pubblicazioni non inficia la sua validitá e comporta solo una multa, ma quando lo Stato estero rihiede il N.O. le nostre autoritá fanno resistenza ed essendo un obbligo di legge credo per coerenza e imparzialitá, che stavolta debba dare la ragione alle nostre amministrazioni.
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MessaggioTitolo: Re: Matrimonio civile in Georgia   Matrimonio civile in Georgia EmptyVen Apr 17, 2009 2:46 am

Caro Guido, ciao.

Guido Baccoli ha scritto:
Precisiamo meglio. Le pubblicazioni sono obbligatorie quando lo Stato estero dove ci si sposa, richiede il Nulla Osta al matrimonio del cittadino italiano (AIRE o no, non importa). In questo caso quindi le pubblicazioni sono obbligatorie e sicuramente non rilasciano il N.O senza di queste. La mancanza e il rispetto delle pubblicazioni non inficia la sua validitá e comporta solo una multa, ma quando lo Stato estero rihiede il N.O. le nostre autoritá fanno resistenza ed essendo un obbligo di legge credo per coerenza e imparzialitá, che stavolta debba dare la ragione alle nostre amministrazioni.

Mi dispiace, ma debbo contraddirti!!! Il fatto è che non si può seguire utto, ma proprio tutto l'evolversi del diritto sull'immigrazione ed in campo internazionale.

Intanto il secondo comma dell'art. 115 del CC è stato abrogato da una decina di anni circa. Questo comma prevedeva le pubblicazioni anche per il matrimonio all'estero. Se ne doveva dedurre che, quindi, le pubblicazioni di matrimonio, se questo veniva celebrato all'estero, non si dovessero più fare. Invece fior fiore di Ufficiali di Stato Civile si misero a pontificare sul fatto che nonostante questa abrogazione le pubblicazioni andavano comunque effettuate.

L'assurdità di questo assunto si evidenzia con questa considerazione: se venisse obiettato qualcosa da qualcuno durante le pubblicazioni (che sono fatte proprio per permettere ciò), si può impedire allo stato straniero di effettuare il matrimonio? Ovviamente no.

La questione è arrivata in Consiglio di Stato a gennaio dello scorso anno. Il Consiglio ha finalmente sancito che le pubblicazioni per un matrimonio da celebrare al'estero non si devono proprio più fare, con buona pace di tutti quei "santoni" del diritto che affermavano il contrario. Molti consolati si sono adeguati, taluni altri, dove il funzionario non è avvezzo a queste questioni (pur guadagnando non meno di 15.000 euro/mese), no.

Ora in molti consolati si può legitimamente produrre una autocertificazione di stato libero (ed una di nascita con indiczioni dei genitori - altra questione che non vuole avere termine) per ottenere immediatamene il Nulla-Osta al matrimonio (per la legge italiana è così) o addirittura anche per il Certificato di Capacità matrimoniale (molto simile al Nulla-osta) di cui alla Convenzione di Monaco (ci sarebbe da aprire un altro capitolo in proposito).

In taluni consolati chiedono la produzione dei certificati in luogo delle autocertificazioni (cosa assoluatmente illegittima) ed in taluni altri anche le pubblicazioni di matrimonio (andrebbe sporta querela per abuso in atti d'ufficio). Se poi si aggiunge l'ignoranza di un Ufficiale di Stato Civile che chiede il Nulla-Osta incrociato del coniuge straniero per le pubbicazioni che non si devono fare per un matrimonio all'estero, allora il nostro utente è di una compostezza inglese, ferrea. Se il fatto mi avesse riguardato, mi avrebbero sentito nelle città vicine!!!

Un salutone,
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MessaggioTitolo: Re: Matrimonio civile in Georgia   Matrimonio civile in Georgia EmptyVen Apr 17, 2009 3:16 am

Aggiungo, inifne, un rimando ad un apposito topic accessibile cliccando qui.

Un saluto a tutti,
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MessaggioTitolo: Re: Matrimonio civile in Georgia   Matrimonio civile in Georgia EmptyVen Apr 17, 2009 2:02 pm

Cia Amedeo, ci sono dei mie vecchi interventi tutt'ora riscontrabili in Internet, dove ho sostenuto esattamente ció che tu dici, peró solo quando la legislazione estera non richiede un Nulla Osta al matrimonio da parte del cittadino italiano. Per esempio in RD, non é richiesto il Nulla Osta, ma una dichiarazione giurata notarile dominicana, di essere liberi di sposarsi. I miei interventi ed articoli sul punto erano stati provocati dal fatto che improvvisamente (con il 396/2000 approvato e quindi il II comma dell'art. 115 c.c. era giá stato abolito) un nuovo funzionario pretendeva non solo di non permettere la trascrizione del matrimonio, ma addirittura di richiedere l'annullamento dei matrimoni trascritti prima del DPR 2000 n 396 perché privi di pubblicazioni.

Questo argomento d'altra parte era stato tra noi chiarito la prima volta che ci incontrammo in altro forum, tanti anni fa (7 od 8, quando eravamo giovani Very Happy ). nel quale tu riprendendo appunto una mia pubblicazione, sottolineavi giustamente che il matrimonio era comunque valido e che eventualmente si era soggetti a pagare una multa per l'omissione delle pubblicazioni.

La cosa cambia peró, non in quanto a validitá del matrimonio se non alla sua fattibilitá di iter burocratico italiano nell'ottenere dalle nostre Amministrazioni consolari, un N.O senza pubblicazioni. e lo ripeto, sempre e quando quest'ultimo sia richiesto al cittadino italiano dalla normativa dello Stato Estero, altrimenti si é esenti dalle pubblicazioni.
Non conosco e nemmeno ho trovato la sentenza del Consiglio di Stato a cui fai riferimento, ma non ho nessuna obbiezione al fatto che se lo Stato estero riconosce il matrimonio, la normativa italiana, sostenuta dall'interpretazione consolidata che il matrimonio é automaticamente trascrivibile e riconosciuto in Italia, sia comunque valido.

Rimane il nocciolo e particolare delle pubblicazioni per ottenere il benedetto N.O. dall'autoritá consolare. In questo caso si puó fare la differenza in quanto a difficoltá di residente all'estero o in Italia, in quanto si potrebbe chiedere, un certificato di stato libero al proprio Comune, lo si legalizza in Prefettura e poi in Ambasciata Straniera corrispondente in Italia e il ''gioco é fatto'', ma si sta comunque raggirando la legge.

Per finire, se sei cosí gentile da fornirmi i dati del parere del Consiglio di Stato dell'anno scorso mi faresti un favore (pago 1700 euro l'anno, per avere il data base di tutte le sentenze e leggi aggiornate ad appena due mesi indietro), ma fin quando non trovo questo parere, rimane a mio avviso, il fatto che le pubblicazioni continuano ad essere obbligatorie se si deve ottenere il N.O. al matrimonio (senza che in loro mancanza sia invalido il matrimonio) e che quindi si sia soggetti alla multa.

A parte le mie banche dati, altra fonte abbastanza autorevole (IUSREPORTER vedi e leggi CLICK QUI) sostiene lo stesso, terminando tutta la discussione accademica con queste affermazioni:
''Con riguardo alle pubblicazioni, occorre peraltro precisare quanto segue. La pubblicazione può diventare indispensabile al fine di contrarre matrimonio all’estero allorché il Paese prescelto richieda preliminarmente un’attestazione della mancanza di impedimenti al matrimonio o richieda il rilascio del certificato di capacità matrimoniale di cui alla Convenzione di Monaco del 5 settembre 1980[15]: tali documenti possono essere infatti rilasciati solo dopo che sia stato dato corso alle pubblicazioni e non ne siano conseguite opposizioni[16].

A mio avviso Amedeo, la nostra differenza é molto piccola e circoscritta solo nella fattibilitá di ottenere il N.O al matrimonio senza previe pubblicazioni, ma tra i due litiganti (per modo di dire ovviamente) il terzo....? Sono curioso di sapere l'opinione del nostro esperto in atti amministrativi italiani (e non solo) Dr. Scolaro.

P.S. Amedeo, fai uno sforzo e dammi per favore i dati di questo parere importantissimo del Consiglio di Stato, almeno posso recriminare con la banca dati che pago profumatamente e magari chiedere uno sconto per il prossimo abbonamento Very Happy
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MessaggioTitolo: Re: Matrimonio civile in Georgia   Matrimonio civile in Georgia EmptyVen Apr 17, 2009 2:23 pm

Ok perfetto Amedeo grazie, mentre scrivevo, non avevo letto il tuo richiamo. Rimaniamo comunque nel solito ''limbo'' per il fatto che le Circolari Ministeriali molto spesso non siano osservate. Il Mininterno afferma di avere chiesto il parere al Consiglio di Stato, ma io continuo a non trovare nessuna fonte ufficiale di questo parere.

A proposito di vecchi tempi (non sono 7/ o 8 come io ricordavo), ma nel 2005, nel tuo intervento sulla mia pubblicazione, scrivevi alla fine :
Ne conseguono due fatti importanti:
- le Pubblicazioni di Matrimonio non devono più essere fatte in caso di matrimonio all'estero, se lo stato non richiede il Nulla-Osta consolare al matrimonio, indipendentemente dalla residenza/domicilio del cittadino italiano;
- le Pubblicazioni non andrebbero fatte neanche in caso di richiesta di Nulla-Osta consolare, ma interpretazioni molto discutibili in proposito finiscono per obbligare il cittadino italiano a questa procedura.


Quindi allora eri d'accordo anche tu Laughing
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MessaggioTitolo: Re: Matrimonio civile in Georgia   Matrimonio civile in Georgia EmptyVen Apr 17, 2009 3:59 pm

Guido Baccoli ha scritto:
Ok perfetto Amedeo grazie, mentre scrivevo, non avevo letto il tuo richiamo. Rimaniamo comunque nel solito ''limbo'' per il fatto che le Circolari Ministeriali molto spesso non siano osservate. Il Mininterno afferma di avere chiesto il parere al Consiglio di Stato, ma io continuo a non trovare nessuna fonte ufficiale di questo parere.

A proposito di vecchi tempi (non sono 7/ o 8 come io ricordavo), ma nel 2005, nel tuo intervento sulla mia pubblicazione, scrivevi alla fine :
Ne conseguono due fatti importanti:
- le Pubblicazioni di Matrimonio non devono più essere fatte in caso di matrimonio all'estero, se lo stato non richiede il Nulla-Osta consolare al matrimonio, indipendentemente dalla residenza/domicilio del cittadino italiano;
- le Pubblicazioni non andrebbero fatte neanche in caso di richiesta di Nulla-Osta consolare, ma interpretazioni molto discutibili in proposito finiscono per obbligare il cittadino italiano a questa procedura.


Quindi allora eri d'accordo anche tu Laughing

Nel 2005 ero costretto ad avere il parere che hai riportato, ma dal 2008 non più!!!

Un salutone,
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MessaggioTitolo: Re: Matrimonio civile in Georgia   Matrimonio civile in Georgia EmptyVen Apr 17, 2009 4:14 pm

Guido Baccoli ha scritto:
A parte le mie banche dati, altra fonte abbastanza autorevole (IUSREPORTER vedi e leggi CLICK QUI) sostiene lo stesso, terminando tutta la discussione accademica con queste affermazioni:
''Con riguardo alle pubblicazioni, occorre peraltro precisare quanto segue. La pubblicazione può diventare indispensabile al fine di contrarre matrimonio all’estero allorché il Paese prescelto richieda preliminarmente un’attestazione della mancanza di impedimenti al matrimonio o richieda il rilascio del certificato di capacità matrimoniale di cui alla Convenzione di Monaco del 5 settembre 1980[15]: tali documenti possono essere infatti rilasciati solo dopo che sia stato dato corso alle pubblicazioni e non ne siano conseguite opposizioni[16].

... e no!!! L'articolo è del 2004, quando tutti quegli "pseudoesperti" continuavano a raschiare il barile delle motivazioni a sostegno della tesi delle pubblicazioni da fare anche per il matrimonio all'estero.

Ora il Consiglio di Stato ha sancito definitivamente la situazione: le pubblicazioni per il matrimonio all'estero non si fanno più. La sentenza l'ho vista pubblicata su un forum, ma non so più dirti quale.

Il consolato sarà obbligato a rilasciare il Nulla-Osta al matrimonio dietro la sola presentazione dei certificati (o autocertificazioni) di nascita (con indicazione dei genitori) e comulativo (stato libero, residenza, cittadinanza).

Mi chiedo se sia poi vero che lo stato della Georgia richieda il Nulla-Osta del consolato italiano. Molti stati ex-URSS non lo chiedono affatto. L'utente si dovrebbe informare presso il comune georgiano sui documenti che il cittadino italiano deve produrre esattamente. Più di una volta i consolati italiani hanno detto che il Nulla-Osta occorre, quando poi in loco non è in realtà richiesto ed il matrimonio è perfettamente valido e trascrivibile in Italia.

Aggiungo, infine, che, non avendo notizia di alcuna opposizione ad un matrimonio a seguito di pubblicazioni negli ultimi 50 anni, questa benedetta procedura medioevale dovrebbe ben essere tolta definitivamente dal nostro ordinamento, come nei paesi anglosassoni.

L'utente interessato avrà modo di capire che questo forum è una vera accademia dove si dibattono le situazioni che lo interessano direttamente.

Un salutone,
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MessaggioTitolo: Re: Matrimonio civile in Georgia   Matrimonio civile in Georgia EmptyVen Apr 17, 2009 5:22 pm

Bravo Amedeo e grazie per l'apporto.

Riguardo il fatto di verificare direttamente con l'Ufficio Georgiano preposto al matrimonio (non chiedere a Consolati) la necessitá di presentare il Nulla Osta del cittadino italiano é certamente un passo da fare; io l'ho preso per buona dall'utente, quindi eccellente nota di consiglio a procedere nella verifica.

Riguardo il benedetto Consiglio di Stato, nella mia banca dati continuo a non trovare niente, nemmeno dopo aver trovato in Internet gli estremi (Sez. I 24 ottobre 2007, n. 3105), per cui chiederó un forte sconto al mio abbonamento per incompletezza della banca dati. Wink

A parte gli scherzi, anche se mi piacerebbe leggere questo parere, non c'é dubbio che ricercando bene in internet, anche il sito di diritto.it, corregge la sua antecedente versione uguale alla mia, suffragando invece totalmente l'affermazione di Amedeo, che ha ragione al 100% (grazie ancora per l'apporto e per avermi informato dell'aggiornamento).

Per chi volesse leggere la storia dei pro e dei contro durante gli anni, puó trovare una scheda storica molto interessante ed infine le considerazioni finali delle rettifiche delle osservazioni precedenti al parere del Consiglio di Stato, nel sito di diritto.it a cura di Rober Panozzoautore di saggi in materia di cittadinanza, anagrafe della popolazione, diritto di famiglia e immigrazione 15/09/2008 CLICK QUI

Questo peró significa che ci troveremo ad affrontare altre battaglie contro la malaburocrazia e i ''burosauri'' che faranno non poche resistenze.
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MessaggioTitolo: Re: Matrimonio civile in Georgia   Matrimonio civile in Georgia EmptyVen Apr 17, 2009 6:17 pm

Buonasera a tutti voi,

Innanzitutto voglio ringraziarvi per le chiarificazioni in merito al mio futuro matrimonio civile in Georgia; soprattutto per la modalità di richiesta del N.O. che a quanto pare al comune di Roma dove risiedo, disconoscono; è vero che Roma è divisa per municipi, ma è possibile che nessuno mai prima di me abbia richiesto questo documento per sposarsi all'estero?!

Spero, inoltre, di poter far comprendere agli impiegati in questione del mio caso e di non ostacolare la mia semplice richiesta!

In ambasciata a Tbilisi mi hanno detto più volte: "non faccia come tutti gli italiani che vengono qui senza documenti!" e mi hanno assicurato che il matrimonio civile è molto semplice ed una fatto provvederanno a trascriverlo al mio comune d'origine!

Ancora grazie e vi farò sapere come andrà a finire!!!

Roberto SERGIO
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MessaggioTitolo: Re: Matrimonio civile in Georgia   Matrimonio civile in Georgia EmptyVen Apr 17, 2009 9:54 pm

É importante prima di affrontare discussioni con il Comune (al quale puó far leggere lo stampato della Circolare Ministeriale che ha pubblicato Amedeo ed anche lo stampato della conclusione del sito diritto.it , sito molto serio ed autorevole anche per l'importante ed essenziale fatto che su segnalazione di novitá, ammette gli errori d'interpretazioni dati precedentemente) che prima si informi bene quali documenti chiede il Municipio (o suo corrispondente per la celebrazione dei matrimoni) Georgiano, ed é bene che lo faccia la sua fidanzata personalmente chiedendo possibilmento uno scritto che di solito tutti hanno prestampato.

Come ha osservato Amedeo, mentre io lo davo per scontato pensando che lei si fosse giá informato alla fonte interessata (non chieda all'ambasciata italiana e nemmeno a qualla Georgiana in Italia), prima verifichi che davvero richiedano il Nulla Osta e solo in caso di conferma, affronti serenamente il dibattito con il Comune. É autorizzato a fare riferimento al nostro sito dove sono pubblicati sia la Circolare che gli estremi dell'ex fantomatica sentenza del Consiglio di Stato e i riferimenti all'intervento nella Web di diritto.it, da me linkato.
Auguri e ci faccia sapere...siamo dei curiosoni famelici ed insaziabili, non solo di leggi e giurisprudenza, ma anche di quanto riusciamo ad essere utili e diffondere le giuste informazioni. Smile
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MessaggioTitolo: Re: Matrimonio civile in Georgia   Matrimonio civile in Georgia EmptySab Apr 18, 2009 4:24 am

Gent.mo sig. Roberto, un saluto.

robse68 ha scritto:
Buonasera a tutti voi,

Innanzitutto voglio ringraziarvi per le chiarificazioni in merito al mio futuro matrimonio civile in Georgia; soprattutto per la modalità di richiesta del N.O. che a quanto pare al comune di Roma dove risiedo, disconoscono; è vero che Roma è divisa per municipi, ma è possibile che nessuno mai prima di me abbia richiesto questo documento per sposarsi all'estero?!

Spero, inoltre, di poter far comprendere agli impiegati in questione del mio caso e di non ostacolare la mia semplice richiesta!

In ambasciata a Tbilisi mi hanno detto più volte: "non faccia come tutti gli italiani che vengono qui senza documenti!" e mi hanno assicurato che il matrimonio civile è molto semplice ed una fatto provvederanno a trascriverlo al mio comune d'origine!

Ancora grazie e vi farò sapere come andrà a finire!!!

Roberto SERGIO

Le riporto un possibile elenco documenti che le chiuedereanno dal comune georgiano se non vogliono il Nulla-Osta del consolato italiano. La Georgia ha aderito alla convenzione dell'Aja (vedi quì ) e quindi i dovumenti vanno solo apostillati in Prefettura (in Procura civile il solo certificato penale) e non si paga bollo. Le traduzioni si faranno in Georgia (costano meno).

1) n. 2 estratto dell'atto di nascita con genitori su modello plurilingue di cui uno solo apostillato (uno serve in consolato iatliano per la registrazione dell'atto di matrimonio).
2) n. 2 certificati contestuali (residenza, stato libero, cittadinanza) di cui uno solo apostillato (v. sopra).
3) n. 1 certificato penale apostillato (in Procura).
4) copia del passaporto autenticata e apostillata (in taluni comuni di paesi ex-URSS non occorre - chiedere).
5) n. 1 certificato di sana e robusta costituzione di medico legale con firma depositata in prefettura, apostillato (conviene farlo in loco - è possibile pagando una decina di euro come mancia al medico locale!!!).
6) n. 1 dichiarazione del datore di lavoro sulle ferie concesse per matrimonio, con firma autenticata in comune (scriverla come dichiarazione sostitutiva di atto notorio) e apostillata (in molti paesi ex-URSS uno straniero può contrarre il matrimonio solo dopo un mese ed un giorno di residenza in loco, ma questo tempo può essere ridotto con una autorizzazione del Min. di Giustizia presentando detta lettera e pagando una tassa che può essere consistente - anche 600/700 euro dipendente dal tempo che si vuole abbreviare).

Un saluto ed auguri per il matrimonio,
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Sereno.SCOLARO
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MessaggioTitolo: Re: Matrimonio civile in Georgia   Matrimonio civile in Georgia EmptySab Apr 18, 2009 1:48 pm

Forse, non sono assenti equivocita'.
Cerco di seguire un certo ordine.
1) L'art. 115, comma 2 C.C. è abrogato (dal 30 marzo 2001) e, conseguentemente, il cittadino italiano che contrae matrimonio all'estero non ha più l'obbligo di far "eseguire" [1] le pubblicazioni anche in Italia.
Questo, per altro, vale dal punto di vista delle norme italiane.
2) Superata la questione attorno all'abrogato art. 115, comma 2 C.C., le formalità preliminari al matrimonio che il cittadino italiano debba contrarre all'estero sono regolate dalla legge dello Stato di celebrazione e (per alcuni aspetti) dalla legge nazionale dell'altro sposo [2] [3].
3) In alcuni Stati, ai fini dell'ammissione al matrimonio della persona avente cittadinanza diversa da quella dello Stato di celebrazione, è richiesto un "nulla-osta", un "certificato di capacità matrimoniale", o altri documenti che, indipendentemente dalla denominazione, assolvono alla funzione di comprovare che lo sposo si trova nelle condizioni di poter contrarre matrimonio secondo la propria legge nazionale.
Per semplicità, pur correndo il rischio di imprecisioni, chiamamo pure questo "documento" con il termine di "nulla-osta" (anche se non ha tale natura).
4) Nell'ipotesi in cui lo Stato di prevista celebrazione del matrimonio richieda, per il cittadino italiano, la produzione di un "nulla-osta", il suo rilascio - per la legge italiana - non può avveniore se non dopo che siano state "compiute" le pubblicazioni di matrimonio e, salvi i casi del rilascio previsto dalla Convenzione di Monaco del 5 settembre 1980 (e, quindi, per gli Stati aderenti a tale Convenzione, l'Ufficiale dello stato civile, in Italia, non è legittimato al suo rilascio, ma, unicamente, al rilascio di un certificato di avvenute pubblicazioni (e, generalmente, questo certificato consente all'autorita' consolare italiana nel Paese di celebrazione del matrimonio di rilasciare la documentazione richiesta in conformità alle leggi locali).
A questo punto, non opera più il riferimento all'abrogato art. 115, comma 2 C.C., ma il procedimento di pubblicazioni di matrimonio avviene - strumentalmente - come conseguenza delle procedure dell'altro Stato. O, in altre parole, non è più un procedimento obbligatorio (per la legge italiana), ma un procedimento "utile" ai fini della legge estera.
5) Le pubblicazioni, in questo caso, vanno richieste all'Ufficiale dello Stato civile del comune di residenza in Italia dello sposo italiano (per gli italiani residenti all'estero, all'autorità consolare italiana nella cui circoscrizioni abbiano la residenza all'estero [4]).
6) Applicandosi, dal punto di vista delle disposizioni di procedimento, la normativa italiana, le pubblicazioni vanno richieste (rendendo le dichiarazioni stabilite dall'art. 51, comma 1 d.P.R. 3 novembre 2000, n. 396) sempre da entrambi gli sposi, anche avvanendosi delle disposizioni dell'art. 50 d.P.R. 3 novembre 2000, n. 396 (dato che questa disposizione consente anche il ricorso alla procura speciale, essa si presta in particolare nelle ipotesi in cui l'altro sposo, cittadino straniero, si trovi all'estero).
7) Poiché il matrimonio deve essere celebrato all'estero, non può trovare applicazione l'art. 116 C.C., aspetto che è stato precisato, ormai da tempo, dal Ministero di grazia e giustizia con propria circolare del 25 gennaio 1996.
8) Dal punto di vista della documentazione necessaria, in sede di richiesta di pubblicazione, per lo sposo straniero devono essere presentati (oltre all'eventuale procura speciale se non si presenti davanti all'Ufficiale dello stato civiole per rendere le prescritte dichiarazioni) unicamente i documenti che siano necessari a provare l'insussistenza di impedimenti al matrimonio che l'ordinamento giuridico italiano considera non derogabili, impedimenti che sono elencati all'art. 116, comma 2 C.C.
9) Si ribadisce, ripetendosi intenzionalmente, come in tali situazioni non si faccia proprio riferimento all'art. 115, comma 2 C.C. (abrogato), ma che tale procedimento, pur se non obbligatorio per la legge italiana, avviene "strumentalmente" ai fini di consentire il rilascio del c.d. "nulla-osta".


------
[1] Si tenga distinto il termine di "eseguire" dal termine "richiedere". Questo ultimo ha riguardo a quello che, in altre norme, si chiama: "avvio del procedimento", mentre il primo riguarda l'esecuzione dell'affissione dell'apposito atto all'altrettanto apposito albo comunale per le pubblicazioni di matrimonio, affissione che consegue ad una richiesta, la quale può essere quella con cui si avvia il procedimento oppure di autorità (Ufficiale dello stato civile, oppure autorità consolare nell'esercizio delle funzioni di Ufficiale dello stato civile) che abbia avviato il procedimento.
[2] Tale distinzione non va sottovalutata, nel senso che il procedimento è regolato dalla legge dello Stato di prevista celebrazione, mentre le condizioni di capacità al matrimonio dalla legge nazionale dello sposo, cioè da legislazioni non sempre coincidenti.
[3] Il rinvio, o l'applicazione, di altra legge nazionale considera le leggi nazionali, per cui è del tutto improprio considerare se lo sposo non-italiano abbia cittadinanza di Stato membro dell'Unione europea o di Stato terzo.
[4] La residenza all'estero del cittadino italiano potrebbe non corrispondere con lo Stato di prevista celebrazione del matrimonio.
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MessaggioTitolo: Re: Matrimonio civile in Georgia   Matrimonio civile in Georgia EmptySab Apr 18, 2009 4:58 pm

Sereno.SCOLARO ha scritto:
Forse, non sono assenti equivocita'.
Cerco di seguire un certo ordine.
1) L'art. 115, comma 2 C.C. è abrogato (dal 30 marzo 2001) e, conseguentemente, il cittadino italiano che contrae matrimonio all'estero non ha più l'obbligo di far "eseguire" [1] le pubblicazioni anche in Italia.
Questo, per altro, vale dal punto di vista delle norme italiane.
2) Superata la questione attorno all'abrogato art. 115, comma 2 C.C., le formalità preliminari al matrimonio che il cittadino italiano debba contrarre all'estero sono regolate dalla legge dello Stato di celebrazione e (per alcuni aspetti) dalla legge nazionale dell'altro sposo [2] [3].
3) In alcuni Stati, ai fini dell'ammissione al matrimonio della persona avente cittadinanza diversa da quella dello Stato di celebrazione, è richiesto un "nulla-osta", un "certificato di capacità matrimoniale", o altri documenti che, indipendentemente dalla denominazione, assolvono alla funzione di comprovare che lo sposo si trova nelle condizioni di poter contrarre matrimonio secondo la propria legge nazionale.
Per semplicità, pur correndo il rischio di imprecisioni, chiamamo pure questo "documento" con il termine di "nulla-osta" (anche se non ha tale natura).
4) Nell'ipotesi in cui lo Stato di prevista celebrazione del matrimonio richieda, per il cittadino italiano, la produzione di un "nulla-osta", il suo rilascio - per la legge italiana - non può avveniore se non dopo che siano state "compiute" le pubblicazioni di matrimonio e, salvi i casi del rilascio previsto dalla Convenzione di Monaco del 5 settembre 1980 (e, quindi, per gli Stati aderenti a tale Convenzione, l'Ufficiale dello stato civile, in Italia, non è legittimato al suo rilascio, ma, unicamente, al rilascio di un certificato di avvenute pubblicazioni (e, generalmente, questo certificato consente all'autorita' consolare italiana nel Paese di celebrazione del matrimonio di rilasciare la documentazione richiesta in conformità alle leggi locali).
A questo punto, non opera più il riferimento all'abrogato art. 115, comma 2 C.C., ma il procedimento di pubblicazioni di matrimonio avviene - strumentalmente - come conseguenza delle procedure dell'altro Stato. O, in altre parole, non è più un procedimento obbligatorio (per la legge italiana), ma un procedimento "utile" ai fini della legge estera.
5) Le pubblicazioni, in questo caso, vanno richieste all'Ufficiale dello Stato civile del comune di residenza in Italia dello sposo italiano (per gli italiani residenti all'estero, all'autorità consolare italiana nella cui circoscrizioni abbiano la residenza all'estero [4]).
6) Applicandosi, dal punto di vista delle disposizioni di procedimento, la normativa italiana, le pubblicazioni vanno richieste (rendendo le dichiarazioni stabilite dall'art. 51, comma 1 d.P.R. 3 novembre 2000, n. 396) sempre da entrambi gli sposi, anche avvanendosi delle disposizioni dell'art. 50 d.P.R. 3 novembre 2000, n. 396 (dato che questa disposizione consente anche il ricorso alla procura speciale, essa si presta in particolare nelle ipotesi in cui l'altro sposo, cittadino straniero, si trovi all'estero).
7) Poiché il matrimonio deve essere celebrato all'estero, non può trovare applicazione l'art. 116 C.C., aspetto che è stato precisato, ormai da tempo, dal Ministero di grazia e giustizia con propria circolare del 25 gennaio 1996.
8) Dal punto di vista della documentazione necessaria, in sede di richiesta di pubblicazione, per lo sposo straniero devono essere presentati (oltre all'eventuale procura speciale se non si presenti davanti all'Ufficiale dello stato civiole per rendere le prescritte dichiarazioni) unicamente i documenti che siano necessari a provare l'insussistenza di impedimenti al matrimonio che l'ordinamento giuridico italiano considera non derogabili, impedimenti che sono elencati all'art. 116, comma 2 C.C.
9) Si ribadisce, ripetendosi intenzionalmente, come in tali situazioni non si faccia proprio riferimento all'art. 115, comma 2 C.C. (abrogato), ma che tale procedimento, pur se non obbligatorio per la legge italiana, avviene "strumentalmente" ai fini di consentire il rilascio del c.d. "nulla-osta".


------
[1] Si tenga distinto il termine di "eseguire" dal termine "richiedere". Questo ultimo ha riguardo a quello che, in altre norme, si chiama: "avvio del procedimento", mentre il primo riguarda l'esecuzione dell'affissione dell'apposito atto all'altrettanto apposito albo comunale per le pubblicazioni di matrimonio, affissione che consegue ad una richiesta, la quale può essere quella con cui si avvia il procedimento oppure di autorità (Ufficiale dello stato civile, oppure autorità consolare nell'esercizio delle funzioni di Ufficiale dello stato civile) che abbia avviato il procedimento.
[2] Tale distinzione non va sottovalutata, nel senso che il procedimento è regolato dalla legge dello Stato di prevista celebrazione, mentre le condizioni di capacità al matrimonio dalla legge nazionale dello sposo, cioè da legislazioni non sempre coincidenti.
[3] Il rinvio, o l'applicazione, di altra legge nazionale considera le leggi nazionali, per cui è del tutto improprio considerare se lo sposo non-italiano abbia cittadinanza di Stato membro dell'Unione europea o di Stato terzo.
[4] La residenza all'estero del cittadino italiano potrebbe non corrispondere con lo Stato di prevista celebrazione del matrimonio.

Continuo ad essere in totale disaccordo sull'argomento. Tentare di lasciare in vita un comma di articolo di codice civile dopo la sua abrogazione e tentare di contrapporsi ad una sentenza del Consiglio di Stato, per altro per motivi che non trovano una ragionevole logica pratica (si vedano i cenni che ho riportato sull'inutilità della procedura per il matrimonio all'estero), non è assolutamente giustificabile e non fa che qualificare per quello che è (ed ognuno pensi cosa meglio crede) la burocrazia italiana.

Un saluto,
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Sereno.SCOLARO
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MessaggioTitolo: Re: Matrimonio civile in Georgia   Matrimonio civile in Georgia EmptyDom Apr 19, 2009 1:11 am

Il "disaccordo" è - sempre - utile, in quanto consente il confronto.
Ciò premesso, ritorno, per un momento, sul punto iniziale, che tendeva a distinguere tra l'obbligo posto dalla legislazione ai propri cittadini (obbligo, abrogato) e le procedure, "strumentali", ai fini del rilascio di un c.d. "nulla-osta", se ed in quanto richiesto dalla legge locale dello Stato di celebrazione.
Oltretutto, non sottovalutandosi come, nella seconda ipotesi, non possa (allo stato attuale delle norme, anche di procedimento) prescidnersi da un procedimento, se siconsideri come le condizioni di capacità al matrimonio sono alcune "assolute" (cioè riferite allo sposo, cittadino italiano, in quanto tale), altre "relative" (o, "relazionali", cioè riferite ai possibili rapporti tra i 2 sposi caso per caso considerati), cosa che pone l'esigenza di valutazione non in astratto, isolando lo sposo cittadino italiano, ma considerandolo con riferimento all'altro sposo.
Certo, potrebbe anche immaginarsi un mutamento normativo che regoli le modalità di rilascio di un c.d. "nulla-osta" in casi consimili, solo che, richiedendo quest'ipotesi, una modifica legisaltiva, si esprime l'avviso che il Parlamento non presenti, oggi, molta propensione ad occuparsi di questa materia.
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craig19832




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MessaggioTitolo: Re: Matrimonio civile in Georgia   Matrimonio civile in Georgia EmptyVen Mar 08, 2013 8:31 pm

Buongiorno sono italiano e sto in georgia e sto qui gia' da un mese come turista vorrei sapere qualche informazione per quale modo giusto sposare ragazza giorgiana....... lei vive a tbilisi e un giorno prima che finiscono i due mesi vogliamo sposarci mi piarebbe sarebbe sapere quale tipo di matrimonio meglio fare civile credo il piu' semplice....o meglio fare cerimonia normale cioe' io diventare ortodosso e/o lei cattolica dato che io sono cattolico e lei ortodossa ma anche se si fa credo un figlio credo sia la via piu' semplice anche se non la sposo alla fine lei otterra documenti per viaggiare in mia italia e on per venire come turista ma per stare sempre a italia.Vorrei che mi fornite dei consigli buoni o per il fatto di parlare matrimonio meglio lasciare perdere e andare sulla dritta strada piu' semplice facendo un bambino chiedo per informazione anche se lei dice che o sposare o fare bambino stessa cosa.Aspetto una vostra risposta e ringrazio in anticipo per quando m i risponderete anche con tempo non ho nessuna fretta solo mi serviva sapere avere delle lucidazioni per cosa meglio fare con questa ragazza.
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Sereno.SCOLARO
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MessaggioTitolo: Re: Matrimonio civile in Georgia   Matrimonio civile in Georgia EmptySab Mar 09, 2013 1:19 am

Innanzitutto, va osservato che il matrimonio dovrebbe essere celebrato in una forma che, localmente, abbia effetti civili (eventuali forme di celebrazione, quando non abbiano, in loco, effetti civili, rientrano nelle scelte personali).
Poiché si ipotizza la celebrazione in Georgia, ogni informazione concernente sia le procedure preliminari, che la documentazione prevista dalla legge georgiana per un tale matrimonio, va assunta presso le autorità locali.
Una volta celebrato il matrimonio, si tenga presente che il cittadino italiano che contrae matrimonio all’estero, secondo le forme del luogo, ha l’obbligo di provvedere, senza indugio, a far pervenire alla rappresentanza diplomatica o consolare italiana competente per luogo di celebrazione l’atto di matrimonio, munita di “apostille” (Convenzione de L’Aja del 5 ottobre 1961), ai fini del successivo inoltro in Italia per le prescritte registrazioni (c.d. trascrizione).
In alcuni casi, l’autorità diplomatica o consolare ritiene di poter rilasciare, dopo questo, il visto d’ingresso per motivi di famiglia; altre lo rilasciano solo una volta avuta la prova (per corrispondenza d’ufficio) dell’avvenuta trascrizione in Italia dell’atto di matrimonio, prassi da verificare direttamente.
Per quanto riguarda l’eventualità di un figlio nato fuori dal matrimonio, ferma restando l’esigenza di verificare la legislazione locale in proposito (tanto più che in questa materia possono aversi differenze legislative anche di rilievo), una volta intervenuto un riconoscimento paterno, con atto pubblico o con altra modalità’ ammessa localmente, riconoscimento che sia valido ed efficace anche per la legge italiana, il figlio potrà ottenere il rilascio di passaporto italiano individuale, e dovrà essere iscritto all’AIRE (Anagrafe dei cittadini Italiani Residenti all’estero), dalla nascita, rimanendovi iscritto fino a che non entri in Italia, caso nel quale sarà oggetto di iscrizione anagrafica, con conseguente cancellazione dall’AIRE.
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MessaggioTitolo: Re: Matrimonio civile in Georgia   Matrimonio civile in Georgia EmptySab Mar 09, 2013 7:32 pm

Sereno.SCOLARO ha scritto:
Innanzitutto, va osservato che il matrimonio dovrebbe essere celebrato in una forma che, localmente, abbia effetti civili (eventuali forme di celebrazione, quando non abbiano, in loco, effetti civili, rientrano nelle scelte personali).
Poiché si ipotizza la celebrazione in Georgia, ogni informazione concernente sia le procedure preliminari, che la documentazione prevista dalla legge georgiana per un tale matrimonio, va assunta presso le autorità locali.
Una volta celebrato il matrimonio, si tenga presente che il cittadino italiano che contrae matrimonio all’estero, secondo le forme del luogo, ha l’obbligo di provvedere, senza indugio, a far pervenire alla rappresentanza diplomatica o consolare italiana competente per luogo di celebrazione l’atto di matrimonio, munita di “apostille” (Convenzione de L’Aja del 5 ottobre 1961), ai fini del successivo inoltro in Italia per le prescritte registrazioni (c.d. trascrizione).
In alcuni casi, l’autorità diplomatica o consolare ritiene di poter rilasciare, dopo questo, il visto d’ingresso per motivi di famiglia; altre lo rilasciano solo una volta avuta la prova (per corrispondenza d’ufficio) dell’avvenuta trascrizione in Italia dell’atto di matrimonio, prassi da verificare direttamente.
Per quanto riguarda l’eventualità di un figlio nato fuori dal matrimonio, ferma restando l’esigenza di verificare la legislazione locale in proposito (tanto più che in questa materia possono aversi differenze legislative anche di rilievo), una volta intervenuto un riconoscimento paterno, con atto pubblico o con altra modalità’ ammessa localmente, riconoscimento che sia valido ed efficace anche per la legge italiana, il figlio potrà ottenere il rilascio di passaporto italiano individuale, e dovrà essere iscritto all’AIRE (Anagrafe dei cittadini Italiani Residenti all’estero), dalla nascita, rimanendovi iscritto fino a che non entri in Italia, caso nel quale sarà oggetto di iscrizione anagrafica, con conseguente cancellazione dall’AIRE.
Che piacere rileggerla Dr Scolaro, le mando un cordialissimo saluto. Mi permetto intervenire solamente riguardo l'aspetto piú morale e civico, che non di diritto sulla questione matrimonio o peggio ancora fare un figlio, per ottenere un visto per l'Italia e vivere e risiedere nel nostro Bel (ex) Paese!!!!.

Coerente con tutti i miei interventi in questi casi, seppure sia un forum di diritto, esiste anche una morale ed un etica che non mi garba siano violati; non ci si sposa o peggio si fanno dei figli per ottenere un visto, bensí lo si fa per amore e convinzione intima, altrimenti ci si confonde con chi lotta giustamente per far venire le proprie AMATA moglie in Italia. Senza amore si strumentalizzano vicende e leggi per i propri comodi e questo non lo posso ammettere in questo forum. Non é un'accusa all'utente perché non posso sapere se é in buona fede ed ama la sua donna o no, solo preferisco precisare, sperando nella buona fede di chi fa queste domande.
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MessaggioTitolo: Re: Matrimonio civile in Georgia   Matrimonio civile in Georgia EmptyDom Mar 10, 2013 1:07 am

Condivido, in toto Forse, non è stato colto un certo "distacco" ( nel primo periodo, dove avevo fatto riferimento a "scelte personali" ), anche dalla questione "forma del matrimonio", rilevando un approccio - che non giudico - in cui la forma prescinde da valori che, per quanti ci credano, non dovrebbero essere barattabili con tanta leggerezza.
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MessaggioTitolo: Re: Matrimonio civile in Georgia   Matrimonio civile in Georgia EmptyLun Mar 11, 2013 10:52 am

Sereno.SCOLARO ha scritto:
Condivido, in toto Forse, non è stato colto un certo "distacco" ( nel primo periodo, dove avevo fatto riferimento a "scelte personali" ), anche dalla questione "forma del matrimonio", rilevando un approccio - che non giudico - in cui la forma prescinde da valori che, per quanti ci credano, non dovrebbero essere barattabili con tanta leggerezza.
Grazie DR Scolaro. Ovviamente io ho colto la sua sottile diplomazia, ma come ben sa, non tutti possono cogliere la sottilezza, per cui ho preferito esse piú esplicito perché il concetto sia chiaro a chiunque, iscritti ed o solo lettori. Buona giornata ed ancora grazie.
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