ACQUISTO DELLA CITTADINANZA

La cittadinanza italiana si acquisisce con i criteri dettati dalla legge L. 91/92
e dal regolamento: D.P.R. 362/94 (link della Web www.Giustizia.it , che ringraziamo).

prestigioso dott Baccoli, prima di tutto voglio pubblicamente ringraziarla per tutto l'aiuto che ha dato e che continua a dare a me e mio marito con la sua professionalita'.
il mio intervento era per sapere alcune cose sulla richiesta di cittadinanza.
Come ben lei sa stiamo preparando tutta la richiesta, ma volevo sapere:
una volta presentata la domanda in prefettura, dopo quanto tempo ci diranno se la richiesta è stata accettata? so che hanno 730 per chiudere la pratica, ma immagino che noi possiamo sapere un po' prima se è accettata o meno....
Aspetto notizie
Un abbraccio
Lara

Gentile Lara, la ringrazio infinitamente per i complimenti, peró in questo Forum ogni esperto e moderatore é altrettanto se non piú prestigioso di me, in quanto ognuno ha le sue specializzazioni. Per esempio io sono piú specializzato sul diritto e iter burocratico dell'acquisizione della cittadinanza per ''ius sanguinis'' (discendenti di italiani residenti all'estero che non avevano perso la loro cittadinanza) oppure per matrimonio di coniugi extracomunitari di cittadini italiani residenti all'estero, quindi il tramite si fa per mezzo dell'Ambasciata.

Non sono altrettanto informato ed aggiornato sull'iter da seguire per i residenti in Italia, ma con beneficio d'inventario e attendendo la conferma o rettifica del Dr Scolaro, Iura ed Amedeo, le rispondo in ogni caso.

Non sono a conoscenza di cambiamenti, per cui la legge e il suo regolamento sono dettati dal DPR 18 aprile 1994, n. 362, con l'unica variante dettata dall'art. 11, d.lg. 300/1999 che detta che le prefetture sono trasformate in uffici territoriali del governo; il prefetto preposto a tale ufficio nel capoluogo della regione assume quindi, anche le funzioni di commissario del governo.

Per cui chi ha il compito istituzionale di ricevere e mandare avanti la richiesta di cittadinanza é la Prefettura, come giustamente lei ha riportato.
Peró il tempo che ha la Prefettura per inoltrare al Mininterno la relativa documentazione con le proprie osservazioni e parere o motivare un rifiuto, é di trenta giorni (cfr. art. 2, comma 1, del succ.to DPR) .

Sono salve le interruzioni dei termini, se al richiedente viene richiesta entro 30 gg., per incompletezza o irregolarità della domanda o della relativa documentazione, un'integrazione o correzione della stessa. In parole piú semplici, se manca o si richiede un integrazione o correzione documentale, i 30 gg ''ripartono'' dal momento che il richiedente adempie alla richiesta.

Da tenere in seria considerazione il comma 3 dello stesso art 2, stesso DPR, che recita: ......Qualora l'adempimento risulti insufficiente, o la nuova documentazione prodotta sia a sua volta irregolare, l'autorità dichiara inammissibile l'istanza, con provvedimento motivato, dandone comunicazione all'interessato ed al Ministero.

Per finire, i due anni (730 gg.) riguardano il termine massimo del Mininterno per concludere il provvedimento.
Un caro saluto

Non vi e' molto da aggiungere se non la constatazione (materiale) per la quale non sempre il Ministero dell'interno è nelle condizioni di osservare il termine dei 730 giorni, anche se va detto che cerca di farlo.

Spesso, infatti, si registrano superamenti di questo termine. Magari, non di molto, ma insomma ....

In ogni caso, e' possibile assumere informazioni sullo stato del procedimento rivolgendosi direttamente alla Prefettura-UTG.

Dr Scolaro, grazie per confermare la mia risposta e per aver sottolineato che purtroppo non sempre la P.A. (materialmente) é nelle condizioni di rispettare i termini. Devo sottolineare che personalmente per la cittadinanza italiana di mia moglie, ho trovato funzionarie tutte donne (W le donne), non solo persone squisitamete gentili e disponibili a qualsiasi informazione, quindi efficienti, ma addirittura la cittadinanza, nonostante residente all'estero (tre anni di matrionio per l'acquisizione della cittadinanza), é stata decretata in poco meno di un anno e mia moglie ha giurato in Ambasciata Italiana in Repubblica Dominicana, quando era passato, poco piú di un anno dalla richiesta.

É comunque vero che la mia esperienza é stata qualche volta sconfessata da utenti di vari forum, cosí come lei afferma, quindi é importante che tutti gli utenti lettori e iscritti del Forum, si leggano attentamente come comportarsi nel caso si stiano superando i limiti concessi dalla legge e il pericolo che il famoso e da tutti conosciuto Silenzio Assenso della P.A. in generale e non solo nel caso dei Ministeri, non é sempre cosí scontato.
Questo é dovuto a diverse sentenze del TAR che ha interpretato il SILENZIO come RIFIUTO e non come assenso, impedendo perfino, passati certi limiti variabili a seconda degli atti, di poter ricorrere al TAR per non aver ricorso in tempo. É spiegato meglio qui FARE CLICK.