Adozione in brasile

Buongiorno a tutti,
Mia moglie ha vissuto in brasile per 5 anni e mantiene ancora una specie di permesso di soggiorno permanente nel paese (RNE - Registro nacional de estrangeiros).
Abbiamo deciso di adottare un bambino e scoperto che questo 'status' ci permetterebbe di accedere all'adozione nazionale brasiliana, non sappiamo tuttavia se una eventuale adozione sarebbe riconosciuta in italia.

Alcune informazioni che potrebbero essere utili:
- abbiamo recentemente ottenuto il nulla-osta all'odozione internazionale da parte del Tribunale dei Minori
- siamo entrambi italiani e residenti in italia
- parte della famiglia di mia moglie vive e risiede permanentemente in brasile

grazie in anticipo

kino71 ha scritto:

Buongiorno a tutti,
Mia moglie ha vissuto in brasile per 5 anni e mantiene ancora una specie di permesso di soggiorno permanente nel paese (RNE - Registro nacional de estrangeiros).
Abbiamo deciso di adottare un bambino e scoperto che questo 'status' ci permetterebbe di accedere all'adozione nazionale brasiliana, non sappiamo tuttavia se una eventuale adozione sarebbe riconosciuta in italia.

Alcune informazioni che potrebbero essere utili:
- abbiamo recentemente ottenuto il nulla-osta all'odozione internazionale da parte del Tribunale dei Minori
- siamo entrambi italiani e residenti in italia
- parte della famiglia di mia moglie vive e risiede permanentemente in brasile

grazie in anticipo

Non mi sento di rispondere con sicurezza a questo interrogativo, per me é una materia che ho iniziato a studiare solamente da un anno e nel suo caso si incorciano Nulla Osta italiano all¿adozione internazionale ed eventuale richiesta in Brasile secondo le leggi barsiliane. Ho girato quindi, la domanda al Dr Scolaro, sperando possa intervenire al piú presto.

Per un'adozione di minori all'estero i cittadini italiani (salvo solo il caso in cui non si tratti di cittadini italiani entrambi residenti all'estero (ed iscritti all'AIRE) da piu' di due anni), devono presentare, al tribunale per i minorenni, dichiarazione di disponibilita' all'adozione ai fini di ottenere, dopo l'attivita' istruttoria, dichiarazione di idoneita' all'adozione internazionale, con la quale possono rivolgersi ad un ente autorizzato, abilitato ad operare in un dato Paese e che segue i rapporti, anche presso la C.A.I. (Commissione per le Adozioni Internazionali).

Completato il procedimentio di adozione all'esterom, l'adozione puo' essere riconosciuta a mente dell'art. 35 L. 4 maggio 1983, n. 184 (o, dell'art. 36 se si tratti di Stato non aderente alla Convenzione de L'Aja del 29 maggio 1993).

Se non sia seguita takle procedura, l'adozione pronunciata all'estero non sarebbe riconoscibile in Italia, stante la salvaguardia alle specifiche disposizioni in materia di adozione di minori, fatta all'art. 41, comma 2 L. 31 maggio 1995, n. 218.

Sereno.SCOLARO ha scritto:

Per un'adozione di minori all'estero i cittadini italiani (salvo solo il caso in cui non si tratti di cittadini italiani entrambi residenti all'estero (ed iscritti all'AIRE) da piu' di due anni), devono presentare, al tribunale per i minorenni, dichiarazione di disponibilita' all'adozione ai fini di ottenere, dopo l'attivita' istruttoria, dichiarazione di idoneita' all'adozione internazionale, con la quale possono rivolgersi ad un ente autorizzato, abilitato ad operare in un dato Paese e che segue i rapporti, anche presso la C.A.I. (Commissione per le Adozioni Internazionali).

Completato il procedimentio di adozione all'esterom, l'adozione puo' essere riconosciuta a mente dell'art. 35 L. 4 maggio 1983, n. 184 (o, dell'art. 36 se si tratti di Stato non aderente alla Convenzione de L'Aja del 29 maggio 1993).

Se non sia seguita takle procedura, l'adozione pronunciata all'estero non sarebbe riconoscibile in Italia, stante la salvaguardia alle specifiche disposizioni in materia di adozione di minori, fatta all'art. 41, comma 2 L. 31 maggio 1995, n. 218.

Salve,
chiarissimo, ringrazio lei ed il Dr. Guido Baccoli per la cortese disponibilità.