Italiani all'Estero e Stranieri in Italia
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 residenza estera e lavoro in italia

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2 partecipanti
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ekitfra




Numero di messaggi : 1
Data d'iscrizione : 24.01.17

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MessaggioTitolo: residenza estera e lavoro in italia   residenza estera e lavoro in italia EmptyMar Gen 24, 2017 6:41 am

Buongiorno, sono italiana lavoro in italia e possiedo un appartamento dove abito dal lunedì al giovedì.
Mio marito lavora ed è residente in francia, io ho da poco chiesto la residenza in francia e per motivi personali legata ad una richiesta di adozione devo tenerla lì per un pò.
Volevo capire come funziona l'assistenza sanitaria in Italia o le varie tasse tipo IMU ecc.
Se in francia non ho nulla dovrò comunque pagare le tasse?
Grazie mille
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yumino
Utente con esperienza
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Numero di messaggi : 106
Data d'iscrizione : 01.07.14

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MessaggioTitolo: Re: residenza estera e lavoro in italia   residenza estera e lavoro in italia EmptyMar Gen 24, 2017 6:38 pm

Buongiorno,
premesso che nell'UE il paese cui fa capo per la previdenza sociale e l'assicurazione sanitaria dipende dal suo status economico e dal luogo in cui risiede, non dalla sua nazionalità.
Cambiando residenza in Francia e continuando a lavorare in Italia ha diritto alle cure mediche in entrambi i paesi.
Deve richiedere alla ASL italiana il modulo S1 (ex modulo E 106). Il modulo consente a Lei e ai suoi familiari a carico di ottenere l'assistenza sanitaria nel paese in cui è Residente (Francia).

TASSE
Non esiste una normativa europea che stabilisca come tassare il reddito (salario, pensione, prestazioni, proprietà, successioni, donazioni o altre fonti di reddito) dei cittadini dell'UE che vivono, lavorano o soggiornano al di fuori del loro paese di origine.

Vi sono solo leggi nazionali e trattati fiscali bilaterali tra paesi, che però non prevedono tutte le eventualità e variano notevolmente.

Esistono tuttavia alcuni principi di base che si applicano nella maggior parte dei casi alle persone che trascorrono un periodo di tempo in un paese dell'UE diverso dal proprio:

Non esistono norme a livello europeo che stabiliscano come tassare il reddito dei cittadini dell'UE che vivono, lavorano o soggiornano in un paese diverso dal proprio.

Tuttavia, il paese in cui risulti residente ai fini fiscali può solitamente tassare il tuo reddito complessivo, da lavoro o indiretto. Ciò comprende i salari, le pensioni, le indennità, i redditi patrimoniali o da altre fonti e le plusvalenze derivanti dalla vendita di immobili, in tutti i paesi del mondo.

Ciascun paese ha la sua definizione di domicilio fiscale, ma:

sarai generalmente considerato residente ai fini fiscali nel paese in cui trascorri più di sei mesi all'anno
se trascorri meno di sei mesi all'anno in un altro paese dell'UE, il tuo domicilio fiscale dovrebbe rimanere nel tuo paese di appartenenza.

Doppia residenza
In alcuni casi potresti essere considerato residente ai fini fiscali in due paesi, ed entrambi potrebbero chiederti di pagare le imposte sul tuo reddito complessivo. Fortunatamente, molti paesi hanno sottoscritto accordi contro la doppia imposizione, che solitamente fissano delle norme per stabilire quale dei due paesi può trattarti come residente ai fini fiscali.

Se il trattato fiscale non fornisce una soluzione o se la tua situazione è particolarmente complessa, contatta le autorità fiscali di uno dei paesi o di entrambi i paesi e chiedi loro di chiarire la tua situazione.

Domicilio fiscale fittizio
In base ad alcuni trattati contro la doppia imposizione, il paese nel quale percepisci tutto o quasi tutto il tuo reddito dovrebbe considerarti residente ai fini fiscali, anche se non ci vivi. Questo domicilio fiscale fittizio viene concesso da alcuni paesi ai lavoratori pendolari transfrontalieri .

In base alla normativa europea, ciascun paese dispone ancora di un certo margine di discrezionalità nel decidere cosa si intende per "quasi tutto". In ogni caso, a prescindere se il paese nel quale percepisci tutto o quasi tutto il tuo reddito ti consideri o meno come residente ai fini fiscali, dovrà concederti le stesse prestazioni e gli stessi sgravi fiscali che concede ai cittadini residenti.

Ovviamente, se ricevi tutte le prestazioni concesse ai cittadini residenti del paese in cui lavori, non è detto che tu abbia diritto anche a tutte le prestazioni e agli sgravi fiscali concessi a chi risiede nel paese in cui vivi. Sappi che le autorità fiscali si scambieranno le informazioni per evitare che tu non riceva due volte le prestazioni e gli sgravi fiscali.

Parità di trattamento
Secondo le norme dell'UE, a prescindere dal paese dell'Unione in cui hai il domicilio fiscale, devi essere tassato allo stesso modo dei cittadini di tale paese e alle stesse condizioni. Ad esempio, nel paese in cui hai il domicilio fiscale o nel quale percepisci tutto o gran parte del tuo reddito, hai diritto a:

eventuali assegni familiari e deduzioni fiscali per le spese legate all'assistenza ai figli (anche se sostenute in un altro paese dell'UE)
eventuali detrazioni fiscali per gli interessi sui mutui, anche per una casa che possiedi in un altro paese dell'UE
un'imposizione cumulativa insieme al coniuge, se ciò è previsto da tale paese

Vi è il rischio della doppia imposizione se due paesi hanno il diritto di tassare il tuo reddito perché, ad esempio:

vivi in un paese dell'UE ma lavori in un altro (lavoratore pendolare transfrontaliero)
vieni distaccato all'estero per un breve periodo
vivi e cerchi lavoro all'estero e hai chiesto il trasferimento dell'indennità di disoccupazione dal tuo paese di origine
vivi come pensionato in un paese, ma ricevi la pensione da un altro paese.
In queste situazioni, sebbene tu sia sempre soggetto alla normativa fiscale del paese in cui risiedi, potresti anche dover pagare le tasse nel tuo paese di origine.

Fortunatamente, la maggior parte dei paesi aderisce ad accordi contro la doppia imposizione, che evitano che tu venga tassato due volte:

in base alla maggior parte degli accordi fiscali bilaterali, le tasse pagate nel paese in cui lavori vengono dedotte da quelle che versi nel tuo paese di residenza
in altri casi, il reddito che percepisci nel paese in cui lavori potrebbe essere considerato imponibile solo in quel paese ed esente dalle imposte nel tuo paese di residenza.
NB: le aliquote fiscali nei due paesi interessati saranno molto probabilmente diverse. Se l'aliquota fiscale nel paese in cui lavori è più elevata, sarà quella che devi versare - anche se è compensata dall'imposta applicata nel tuo paese di residenza, o se quest'ultimo ti esonera da qualsiasi altra imposta.

Per poter beneficiare degli sgravi fiscali per doppia imposizione, potresti dover dimostrare dove sei residente e che hai già pagato le tasse sul tuo reddito. Informati presso le autorità fiscali per sapere quali prove e documenti devi presentare.

Se vivi in un paese dell'UE e lavori in un altro, la normativa fiscale applicabile al tuo reddito dipenderà dalla legislazione nazionale e dagli accordi contro la doppia imposizione in vigore tra questi due paesi. Essa può essere molto diversa da quella che stabilisce quale paese è competente per le prestazioni previdenziali.

A seconda dell'accordo contro la doppia imposizione, potresti dover pagare le imposte nel paese in cui lavori e anche in quello in cui risiedi.

Se sei un lavoratore dipendente, nella maggior parte dei casi il paese in cui lavori tasserà il reddito che percepisci sul suo territorio.

Se sei un lavoratore autonomo e risulti iscritto in quanto tale nel paese in cui vivi, ma fornisci dei servizi al di là della frontiera, dovrai generalmente pagare le tasse sul reddito nel paese in cui presti tali servizi se vi crei una "base fissa" o una "attività stabile" (ad esempio un ufficio o un negozio). Chiedi alle autorità fiscali quali norme si applicano al tuo caso.

Se vivi in un paese dell'UE, ma percepisci tutto o quasi tutto il tuo reddito in un altro paese e ci paghi le tasse, quest'ultimo dovrebbe trattarti come un residente, accordandoti gli stessi sgravi e le stesse esenzioni fiscali e tutte le altre agevolazioni fiscali concesse ai residenti, tra cui le detrazioni personali o la possibilità di compilare una dichiarazione fiscale congiunta con il tuo coniuge.

Il partenariato transfrontaliero dei servizi europei per l'impiego della tua regione frontaliera potrà aiutarti a scoprire se esistono disposizioni fiscali specifiche per i lavoratori pendolari transfrontalieri applicabili al tuo caso.

Per informazioni su come vengono tassate le rendite nel paese in cui risulta residente ai fini fiscali (ad esempio tasse sui beni immobili, tasse locali, tasse di successione e sulle donazioni, ecc.), consulti l'ufficio locale delle imposte.

Un Saluto
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