conversione permesso di soggiorno per ricerca scientifica

Gentile Sig.,

vi contatto in merito ad una situazione incresciosa che mi riguarda, dovuta ad una assenza di rif. normativi chiari per quanto riguarda il permesso di soggiorno per ricerca scientifica, con la speranza di un suo possibile aiuto o almeno parere.

Sono un ragazzo laureato in Ingegneria e ho frequentato presso una Università Italiana il Dottorato di Ricerca. Dopodiché ho lavorato con una borsa di addestramento alla ricerca presso la stessa istituzione, quindi il mio p.d.s. per studio è stato convertito in p.d.s. per ricerca scientifica/motivo studio (art. 27-ter, motivo: studio).

Il mio problema attuale è la conversione del permesso di soggiorno da ricerca scientifica/motivo studio a lavoro subordinato.

Un'azienda dopo una lunga selezione, mi ha scelto offrendomi una ottima ed entusiasmante possibilità di lavoro, grazie specialmente all'esperienza maturata presso questa istituzione.

Il decreto legislativo n. 17 del 9/01/2008 all' art. 1 comma 7 chiarisce, che il permesso di soggiorno per ricerca scientifica dovrebbe essere trattato come permesso di studio, per le finalità dell'articolo 9 (ossia soggiornanti di lungo periodo). Se si potesse trattare il mio attuale permesso come studio, il permesso di soggiorno ricerca scientifica/motivo studio potrebbe essere convertito in un permesso per lavoro subordinato. Ma è proprio qui il problema: manca un chiaro riferimento normativo per la conversione del permesso di soggiorno da ricerca scientifica/motivo studio a lavoro subordinato.

Quello che mi chiedo e chiedo gentilmente a voi, se è possibile fare qualcosa, perché mi chiedo se abbia senso che l'Università agevoli gli interscambi con Paesi Terzi nei programmi di Dottorato e borse di Studio, investendo ingenti quantità di denaro per la ricerca scientifica, se poi le aziende italiane che vorrebbero inserire personale altamente qualificato grazie ai programmi di dottorato, incontrino tali enormi difficoltà nell'inserimento. Mi sembra un controsenso che un Ministero dia la possibilità a giovani come me di fare ricerca acquisendo un bagaglio culturale utile al Paese ed un altro organismo invece non consenta che tutto ciò possa essere sfruttato.

Vi ringrazio anticipatamente

migze2004 ha scritto:

Gentile Sig.,

vi contatto in merito ad una situazione incresciosa che mi riguarda, dovuta ad una assenza di rif. normativi chiari per quanto riguarda il permesso di soggiorno per ricerca scientifica, con la speranza di un suo possibile aiuto o almeno parere.

Sono un ragazzo laureato in Ingegneria e ho frequentato presso una Università Italiana il Dottorato di Ricerca. Dopodiché ho lavorato con una borsa di addestramento alla ricerca presso la stessa istituzione, quindi il mio p.d.s. per studio è stato convertito in p.d.s. per ricerca scientifica/motivo studio (art. 27-ter, motivo: studio).

Il mio problema attuale è la conversione del permesso di soggiorno da ricerca scientifica/motivo studio a lavoro subordinato.

Un'azienda dopo una lunga selezione, mi ha scelto offrendomi una ottima ed entusiasmante possibilità di lavoro, grazie specialmente all'esperienza maturata presso questa istituzione.

Il decreto legislativo n. 17 del 9/01/2008 all' art. 1 comma 7 chiarisce, che il permesso di soggiorno per ricerca scientifica dovrebbe essere trattato come permesso di studio, per le finalità dell'articolo 9 (ossia soggiornanti di lungo periodo). Se si potesse trattare il mio attuale permesso come studio, il permesso di soggiorno ricerca scientifica/motivo studio potrebbe essere convertito in un permesso per lavoro subordinato. Ma è proprio qui il problema: manca un chiaro riferimento normativo per la conversione del permesso di soggiorno da ricerca scientifica/motivo studio a lavoro subordinato.

Quello che mi chiedo e chiedo gentilmente a voi, se è possibile fare qualcosa, perché mi chiedo se abbia senso che l'Università agevoli gli interscambi con Paesi Terzi nei programmi di Dottorato e borse di Studio, investendo ingenti quantità di denaro per la ricerca scientifica, se poi le aziende italiane che vorrebbero inserire personale altamente qualificato grazie ai programmi di dottorato, incontrino tali enormi difficoltà nell'inserimento. Mi sembra un controsenso che un Ministero dia la possibilità a giovani come me di fare ricerca acquisendo un bagaglio culturale utile al Paese ed un altro organismo invece non consenta che tutto ciò possa essere sfruttato.

Vi ringrazio anticipatamente

Le risposte in forum possono essere solamente generiche. Non é la materia che piú tratto ed approfondisco, peró ed amio avviso da confermare con piú esperti di me, per essere dipendenti in Italia, con un visto diverso da quello di lavoro dipendente, non é possibile la conversione, deve rientrare nel suo paese ed aspettare un dcreto flussi con l'ottenimento da parte dell'Impresa di un Nulla Osta al lavoro subordinato.

Diverso sarebbe se dall'attuale visto, potesse dimostrare un reddito adeguato e richiedesse quello di lavaratore autonomo.