fusby81
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| Titolo: Matrimonio misto Lun Lug 02, 2012 11:21 am | |
| Mi sono recentemente sposato con una persona cittadina di un paese non comunitario (essendo io, invece, di nazionalità italiana). Salva fatta la gioia di entrambi ( urrà!!!) ho una domanda da rivolgervi. Esistono per la mia coniuge limitazioni di movimento all'interno dell'area Schengen? Per motivi di lavoro, infatti, dovrei spostarmi a breve in Gran Bretagna il che vorrebbe dire che la mia consorte avrebbe appena il tempo di entrare in Italia per dover subito spostarsi con me in Inghilterra. Pensate che ciò sia possibile nel breve periodo o ci sono, invece, dei tempi burocratici da attendere? La stessa domanda vale per quanto concerne i permessi di lavoro, sarebbe possibile per lei lavorare da subito in qualunque paese comunitario oppure le sue nuove prerogative acquisite valgono solo sul territorio Italiano? Grazie in anticipo Fusby | |
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Guido Baccoli Fondatore
Numero di messaggi : 2760 Età : 72 Località : Santo Domingo - Rep. Dominicana Data d'iscrizione : 12.01.08
| Titolo: Re: Matrimonio misto Sab Set 08, 2012 4:22 pm | |
| - fusby81 ha scritto:
- Mi sono recentemente sposato con una persona cittadina di un paese non comunitario (essendo io, invece, di nazionalità italiana). Salva fatta la gioia di entrambi ( urrà!!!) ho una domanda da rivolgervi.
Esistono per la mia coniuge limitazioni di movimento all'interno dell'area Schengen? Per motivi di lavoro, infatti, dovrei spostarmi a breve in Gran Bretagna il che vorrebbe dire che la mia consorte avrebbe appena il tempo di entrare in Italia per dover subito spostarsi con me in Inghilterra. Pensate che ciò sia possibile nel breve periodo o ci sono, invece, dei tempi burocratici da attendere? La stessa domanda vale per quanto concerne i permessi di lavoro, sarebbe possibile per lei lavorare da subito in qualunque paese comunitario oppure le sue nuove prerogative acquisite valgono solo sul territorio Italiano? Grazie in anticipo Fusby Scusandomi per il forte ritardo, le rispondo. Dovete stabilire una residenza che vi conviene. Se é in Italia, considerati gli accessi di controllo di coabitazione e residenza, se non dovessero trovarvi potrebbero negare la CDS (Carta di Soggiorno italiana), quindi é conveniente che se decidete per la residenza italiana, sia bene chiedere la CDS avvisando con mezzi legali (FAX, Racc a/r o PEC alla PEC dell'Ufficio Immigrazioni), che per ragioni di lavoro potreste non essere presenti. La limtazione di viaggiare in UE della sua Signora (che prima deve ottenere la CDS per sicurezza) é la stessa che ha lei, ossia con una permanenza di non oltre i 90 gg in un semestre, nello stesso Paese UE. Se la sua permaneza per questioni di lavoro in un Paese UE, supera i sei mesi, é meglio a quel punto chiedere l'iscrizione All'AIRE con lo stato di famiglia anche di sua moglie e la cencellazione di residenza in Italia. A questo punto peró la SIgnora dovrá chiedere una CDS per ragioni di unitá familiare nel Paese UE in cui lei svolge in gran parte il suo lavoro. | |
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