Divorzio consensuale fra cittadino italiano e cittadina coreana

Egregio Avvocato,

Se possibile gradirei avere una risposta in merito al seguente quesito:

Sono cittadino Italiano e sono sposato con una cittadina coreana (del sud).
Matrimonio contratto in Italia.
Sono residente io in Cina e lei in Corea del Sud.

Vorremmo iniziare una pratica di divorzio consensuale.

Mi e' stato riferito che essendo io residente in cina ed essendosi la vita matrimoniale comunque svolta all'estero, potrebbe applicarsi in materia di divorzio la legge cinese.

In tal caso potremmo divorziare in un anno senza far trascorrere i 3 anni necessari in italia.

Gradirei se mi potesse confermare se cio' sia fattibile o meno e se possibile in merito a quali clausole.

Ringraziando per la gentilezza,

Distinti Saluti,
Leonardo

Leonardo ha scritto:

Egregio Avvocato,

Se possibile gradirei avere una risposta in merito al seguente quesito:

Sono cittadino Italiano e sono sposato con una cittadina coreana (del sud).
Matrimonio contratto in Italia.
Sono residente io in Cina e lei in Corea del Sud.

Vorremmo iniziare una pratica di divorzio consensuale.

Mi e' stato riferito che essendo io residente in cina ed essendosi la vita matrimoniale comunque svolta all'estero, potrebbe applicarsi in materia di divorzio la legge cinese.

In tal caso potremmo divorziare in un anno senza far trascorrere i 3 anni necessari in italia.

Gradirei se mi potesse confermare se cio' sia fattibile o meno e se possibile in merito a quali clausole.

Ringraziando per la gentilezza,

Distinti Saluti,
Leonardo

S'informi se il divorzio cinese o coreano rispettano la legge 218/95 italiana.In caso affermativo,può procedere.
Saluti

bostik ha scritto:

Leonardo ha scritto:

Egregio Avvocato,

Se possibile gradirei avere una risposta in merito al seguente quesito:

Sono cittadino Italiano e sono sposato con una cittadina coreana (del sud).
Matrimonio contratto in Italia.
Sono residente io in Cina e lei in Corea del Sud.

Vorremmo iniziare una pratica di divorzio consensuale.

Mi e' stato riferito che essendo io residente in cina ed essendosi la vita matrimoniale comunque svolta all'estero, potrebbe applicarsi in materia di divorzio la legge cinese.

In tal caso potremmo divorziare in un anno senza far trascorrere i 3 anni necessari in italia.

Gradirei se mi potesse confermare se cio' sia fattibile o meno e se possibile in merito a quali clausole.

Ringraziando per la gentilezza,

Distinti Saluti,
Leonardo

S'informi se il divorzio cinese o coreano rispettano la legge 218/95 italiana.In caso affermativo,può procedere.
Saluti

Mi permetto di chiarire meglio un dettaglio che fa la differenza (sempre in generale). Se il cittadino italiano risiede in un Paese extraUE ed é iscritto all'AIRE, puó tranquillamente divorziarsi in Cina (se a domanda congiunta e/o consensuale che risulta documentata ed od dichiarata nella sentenza del Tribunale), senza che ci siano i pericoli del non rispetto della legge 218/95.

Diverso é se si divorziano in Corea che non é la residenza AIRE dove sarebbe invece, necessaria piú attenzione al rispetto della 218/95. La difficoltá maggiore é che detta sentenza straniera sia riconosciuta anche nell'altro Paese extra UE, ossia, se sentenziata in Cina venga riconosciuta in Corea, altrimenti la Signora sarebbe divorziata per l'Italia, ma non siamo certi per non conoscere le norme divorzili coreane, che appaia divorziata in Corea.

Perdon, mi sento nell'obbligazione onde evitare millantati crediti, di specificare che nessuno qui é avvocato, nemmeno io che esercito la professione di Consulente legale e Giuridico con la possibilitá di difesa extragiudiziale per i miei clienti.