Visto turistico superiore ai 90 gg

Buongiorno.

Sono una cittadina italiana, sposata con un cittadino americano. Attualmente siamo residenti nel Regno Unito ma prossimamente, per fine settembre, contiamo di trasferirci negli Stati Uniti.
Abbiamo pensato di approfittare di questo periodo transizione per regalarci una lunga vacanza in Italia.


In questi giorni ho contattato il Consolato di Londra, specificando che:
*non abbiamo occupazione ma risparmi di conto corrente piu' che sufficienti a coprire la nostra permanenza in Italia
*abbiamo gia' trovato un'abitazione in Italia
*abbiamo un tesserino sanitario europeo rilasciato dal Servizio Sanitari britannico. Chiedevo fosse necessaria un'ulteriore copertura sanitaria privata per mio marito e i tempi per il rilascio del visto.

Mi e' stato risposto che il periodo massimo consentito per un cittadino americano che voglia andare in Italia per turismo e' 90 giorni da spendere nell'arco
di sei mesi. Il visto di tipo D (familiare al seguito, ricongiungimento familiare, residenza elettiva) e' previsto nel caso mio marito voglia stabilire la sua residenza in Italia.

Forse noi abbiamo peccato di leggerezza, perche' siamo gia' in Italia e pensavamo in un secondo momento di tornare a chiedere il visto in UK, pero' non mi aspettavo una risposta di questo tipo. Non e' possibile venire per turismo in Italia per un periodo superiore ai 90 gg? Non vorrei trasferire la mia residenza, innanzi tutto perche' per una permanenza cosi' breve ho stipulato un contratto di locazione di natura transitoria, che, per l'appunto, non prevede ci si porti la residenza.

Cosa posso fare?

Cordiali saluti

... si, ma se il coniuge di cittadino comunitario (o italiano che sia) si trattiene, non sono previste sanzioni, nè è espellibile!!!

Un saluto,

Amedeo ha scritto:

... si, ma se il coniuge di cittadino comunitario (o italiano che sia) si trattiene, non sono previste sanzioni, nè è espellibile!!!

Un saluto,

Grazie mille, mi sento piu' tranquilla.

Buongiorno.

Ritorno a chiedere consiglio, nel frattempo ci sono degli sviluppi.

Siamo in vacanza in Italia. Casualmente e' capitata un'opportunita' di lavoro nel Principato di Monaco e mio marito ha accettato.
Vorremmo trasferire la residenza dalle parti di Ventimiglia. La possibilita' di stare in Francia l'abbiamo per ora scartata, anche se in futuro, chi lo sa, potremmo pure riconsiderarla.

Ora stiamo pensando di far ritorno a Londra per chiedere un visto. Ma cosa fa al caso nostro? Il visto per familiare al seguito presuppone che io abbia gia' la residenza in Italia e che mio marito mi riaccompagni, giusto?
Mi e' sembrato di capire che i coniugi di cittadini italiani non debbano necessariamente fissare un appuntamento per ottenere un visto...m forse mi conviene chiamare il consolato a tal proposito.

Come muovermi?

Grazie ancora.

Francesca

Franciuk ha scritto:

Buongiorno.

Ritorno a chiedere consiglio, nel frattempo ci sono degli sviluppi.

Siamo in vacanza in Italia. Casualmente e' capitata un'opportunita' di lavoro nel Principato di Monaco e mio marito ha accettato.
Vorremmo trasferire la residenza dalle parti di Ventimiglia. La possibilita' di stare in Francia l'abbiamo per ora scartata, anche se in futuro, chi lo sa, potremmo pure riconsiderarla.

Ora stiamo pensando di far ritorno a Londra per chiedere un visto. Ma cosa fa al caso nostro? Il visto per familiare al seguito presuppone che io abbia gia' la residenza in Italia e che mio marito mi riaccompagni, giusto?
Mi e' sembrato di capire che i coniugi di cittadini italiani non debbano necessariamente fissare un appuntamento per ottenere un visto...m forse mi conviene chiamare il consolato a tal proposito.

Come muovermi?

Grazie ancora.

Francesca

Non occorre affatto tornare a Londra a chiedere un visto. Andate all'Ufficio Immigrazione competente per Ventimiglia e chiedete una Carta di Soggiorno ai sensi del DL 30 del 2007. Ovviamente dovrete avere una abitazione in loco.

Un saluto,

Amedeo ha scritto:

Non occorre affatto tornare a Londra a chiedere un visto. Andate all'Ufficio Immigrazione competente per Ventimiglia e chiedete una Carta di Soggiorno ai sensi del DL 30 del 2007. Ovviamente dovrete avere una abitazione in loco.

Un saluto,

Che sollievo! Eravamo pronti ad acquistare il biglietto.

Grazie mille

Amedeo, mi sa che è necessaria anche la residenza del cittadino italiano per ottenere la CDS. Credo quindi (non è proprio la mia specializzazione) che Franciuck, debba prima stabilire la residenza nel Comune da lei liberamente scelto (e dove ha già un'alloggio) e allo stasso tempo chiedere la cancellazione dall'AIRE. Seppure i coniugi di cittadini italiani siano inespellibili è sempre meglio mettersi al riparo da eventuali azioni abusive della PA.

Guido Baccoli ha scritto:

Amedeo, mi sa che è necessaria anche la residenza del cittadino italiano per ottenere la CDS. Credo quindi (non è proprio la mia specializzazione) che Franciuck, debba prima stabilire la residenza nel Comune da lei liberamente scelto (e dove ha già un'alloggio) e allo stasso tempo chiedere la cancellazione dall'AIRE. Seppure i coniugi di cittadini italiani siano inespellibili è sempre meglio mettersi al riparo da eventuali azioni abusive della PA.

Certamente!!! Basta che al comune italiano chieda la residenza in loco. La striscolina di ricevuta della domanda sarà più che sufficiente. Quando sarà variata la residenza decorrerà dalla domanda e non dal giono in cui sarà riconosciuta.

Un saluto,