permesso di sggiorno dopo il Pacchetto di Sicurezza

buonasera a tutti!!!!!
sono citt italiana sposata con citt albanese.
vorrei portare in italia mio cognato, quello che so è che non posso fare il ricongiungimento essendo lui un mio collaterale.
quali altre vie mi si possono prospettare?
posso fargli un visto per parente di citt italiano e poi una volta qui richiedere un pds per lavoro? secondo quale normativa?
vi ringrazio anticipatamente per i preziosi consigli
saluti

drane ha scritto:

buonasera a tutti!!!!!
sono citt italiana sposata con citt albanese.
vorrei portare in italia mio cognato, quello che so è che non posso fare il ricongiungimento essendo lui un mio collaterale.
quali altre vie mi si possono prospettare?
posso fargli un visto per parente di citt italiano e poi una volta qui richiedere un pds per lavoro? secondo quale normativa?
vi ringrazio anticipatamente per i preziosi consigli
saluti

Se il cognato è a suo carico, può provare con l'art. 3 del D. L.vo n. 3 del 2007. In consolato rifiuteranno quasi certamente il visto, ma dopo una vertenza in Tribunale potrebbe avere ragione.

Un saluto,

grazie per la risposta...ma mio cognato non sarebbe a mio carico... gli farei solo un visto per congiunti di citt italiani per entrare regolarmente su territorio italiano, le mie perplessità sorgono più che altro per la richiesta del primo pds... è possibile ottenerlo se si trova un contratto di lavoro ed una adeguata sistemazione alloggiativa?
grazie mille soprattutto per la pazienza che tutti voi avete nello spiegare la legislazione in termini semplici e meglio comprensibili.

drane ha scritto:

grazie per la risposta...ma mio cognato non sarebbe a mio carico... gli farei solo un visto per congiunti di citt italiani per entrare regolarmente su territorio italiano, le mie perplessità sorgono più che altro per la richiesta del primo pds... è possibile ottenerlo se si trova un contratto di lavoro ed una adeguata sistemazione alloggiativa?
grazie mille soprattutto per la pazienza che tutti voi avete nello spiegare la legislazione in termini semplici e meglio comprensibili.

Se entrerá per ric.fam. avrá diritto alla CDS e poi potrá lavorare.Se entra come turista e non si chiede la CDS,dimostrando il carico,non potrá lavorare né chiedere nessun PDS.

quindi io lo faccio entrare con visto turistico (non si può fare il ric fam per i fratelli) e poi chiedo la cds per familiare ricongiunto!!!!!
mille grazie!!!!!!!

Buongiorno,
la mia ragazza brasiliana è in Italia da più molto più di 90 giorni, si sperava di regolarizzare la sua posizione con il decreto flussi dell'ultima volta ma non abbiamo fatto in tempo.
Ora cercheremo di sfruttare il nuovo decreto flussi per regolarizzare la sua posizione presentando domanda per lavoro subordinato.
Nel frattempo rientrerà in Brasile (io ho deciso di seguirla) e rientriamo in Italia o con visto per lavoro subordinato (se nel frattempo la domanda telematica sarà accettata e il visto per lavoro sarà inviato dalla Prefettura all'ambasciata italiana in brasile) o con visto turistico.
Qual'è il reale rischio di essere espulsa in uscita? come si può fare per evitare tale espulsione? conviene rivoglersi al consolato del brasile in italia?

Grazie

Stefano

stemagen ha scritto:

Buongiorno,
la mia ragazza brasiliana è in Italia da più molto più di 90 giorni, si sperava di regolarizzare la sua posizione con il decreto flussi dell'ultima volta ma non abbiamo fatto in tempo.
Ora cercheremo di sfruttare il nuovo decreto flussi per regolarizzare la sua posizione presentando domanda per lavoro subordinato.
Nel frattempo rientrerà in Brasile (io ho deciso di seguirla) e rientriamo in Italia o con visto per lavoro subordinato (se nel frattempo la domanda telematica sarà accettata e il visto per lavoro sarà inviato dalla Prefettura all'ambasciata italiana in brasile) o con visto turistico.
Qual'è il reale rischio di essere espulsa in uscita? come si può fare per evitare tale espulsione? conviene rivoglersi al consolato del brasile in italia?

Grazie

Stefano

Il consolato del Brasile in Italia non puó fare nulla in questi casi.É un incognita variabile,non vi sono certezze,va a discrezione del funzionario di frontiera.
Saluti

salve mi chiamo roberto ferrari le ho scritto già sul sito burocraziaconsolare in quanto ho la mia ragazza che è della rapubblica dominicana, volevo sapere dato che la mia ragazza aspetta un figlio da me, se riuscisi a farle avere una richiesta di lavoro quante possibilità ci sono per la mia ragazza di venire in italia? oppure che alternativa mi consiglia per poterla portare in italia per il periodo di aprile? vorrei che mio figlio nascese in italia. la ringrazio per la cortese attenzione inviandole distinti saluti.

robertoferrari ha scritto:

salve mi chiamo roberto ferrari le ho scritto già sul sito burocraziaconsolare in quanto ho la mia ragazza che è della rapubblica dominicana, volevo sapere dato che la mia ragazza aspetta un figlio da me, se riuscisi a farle avere una richiesta di lavoro quante possibilità ci sono per la mia ragazza di venire in italia? oppure che alternativa mi consiglia per poterla portare in italia per il periodo di aprile? vorrei che mio figlio nascese in italia. la ringrazio per la cortese attenzione inviandole distinti saluti.

Si può provare con il decreto flussi, mai tempi medi si aggirano intorno ad un anno.

Un saluto,

Starei attento sulle indicazioni della lett. b), dato che, di fronte ad un atto di rifiuto, e' ammesso ricorso al tribunale, cuisolamente spetta ogni valutazione sulla sussistenza di un impedimento o meno alla celebrazione del matrimonio.
La formalizzazione di un atto di rifiuto esclude, di per sé, la fattispecie del reato di omissione di atti d'ufficio, ma consente il rimedio giurisdizionale.