Espulsione di una straniera in regola per la lite con un italiano?

Sono una straniera, sposata con un italiano, ho ottenuto la cittadinanza italiana 8 mesi fa. Abbiamo fatto venire qui in italia mia sorella che studia all'universita' di milano. Cio' e' avvenuto sotto il consenso e la responsabilita' del mio marito che ha dato le garanzie per la mia sorella, anche se il suo arrivo in italia e la sua permanenza qui e' al mio carico, come eravamo d'accordo. A causa di una incompatibilita' dei caratteri la mia sorella se ne andata di casa (prima ha vissuto con noi), ha trovato un alloggio e intende di restare in italia per continuare a studiare ed effettivamente lavorare. Il problema e' che il mio marito se l'ha presa con lei in maniera sproporzionata e vorrebbe fare tutto possibile per la sua deportazione. Vi chiedo di spiegarmi gentilmente se secondo la legge italiana il mio marito sara' realmente in grado di arrivare alla espulsione della mia sorella oltre al fatto di semplicemente toglierle la sua ospitalita', visto che lei non ha fatto niente di criminale e tutt'ora e' regolare (abbiamo chiesto il permesso di soggiorno per motivi degli studi ma non l'ha ancora ottenuto). E' possibile chiedere la coesione famigliare nel nostro caso, che siamo due sorelle?

stellabella ha scritto:

Sono una straniera, sposata con un italiano, ho ottenuto la cittadinanza italiana 8 mesi fa. Abbiamo fatto venire qui in italia mia sorella che studia all'universita' di milano. Cio' e' avvenuto sotto il consenso e la responsabilita' del mio marito che ha dato le garanzie per la mia sorella, anche se il suo arrivo in italia e la sua permanenza qui e' al mio carico, come eravamo d'accordo. A causa di una incompatibilita' dei caratteri la mia sorella se ne andata di casa (prima ha vissuto con noi), ha trovato un alloggio e intende di restare in italia per continuare a studiare ed effettivamente lavorare. Il problema e' che il mio marito se l'ha presa con lei in maniera sproporzionata e vorrebbe fare tutto possibile per la sua deportazione. Vi chiedo di spiegarmi gentilmente se secondo la legge italiana il mio marito sara' realmente in grado di arrivare alla espulsione della mia sorella oltre al fatto di semplicemente toglierle la sua ospitalita', visto che lei non ha fatto niente di criminale e tutt'ora e' regolare (abbiamo chiesto il permesso di soggiorno per motivi degli studi ma non l'ha ancora ottenuto). E' possibile chiedere la coesione famigliare nel nostro caso, che siamo due sorelle?

Tua sorella ha diritto alla CDS ai sensi del dlgs.30/2007 se a carico ed é inespellibile ai sensi art.19 del TU,se convive con te.
Se regolare,non ci sono problemi,probabilmente l'atteggiamento di tuo marito é provocatorio;Se dovessero continuare le minacce puoi rivolgerti alle autoritá.

La ringrazio infinitivamente, lei mi ha ridato la fiducia che tutto potrebbe essere sistemato. Mi potrebbe dare ulteriori chiarimenti riguardo la sua gentile risposta? Se la mia sorella attualmente non convive con me, ma le abbiamo trovato un'altra sistemazione, una stanza presa in affitto, e' comunque inespellibile oppure dobbiamo per forza vivere sotto un tetto per proteggerla? Come si dimostra alle autorita' che e' a mio carico? L'autodichiarazione potrebbe essere sufficiente? O potrebbe andare bene il fatto che e' la studentessa, quindi non ha un'altra fonte di sostegno?

Se chiedete la CDS,puoi autocertificare il mantenimento e non mi pare vi sia l'obbligo di convivenza,ma aspetta Amedeo cosa dice.Il fatto é che la questura,in caso invece si chieda un PDS,ai sensi art.19 del TU,potrebbe controllare se vi é l'effettiva convivenza.

stellabella ha scritto:

La ringrazio infinitivamente, lei mi ha ridato la fiducia che tutto potrebbe essere sistemato. Mi potrebbe dare ulteriori chiarimenti riguardo la sua gentile risposta? Se la mia sorella attualmente non convive con me, ma le abbiamo trovato un'altra sistemazione, una stanza presa in affitto, e' comunque inespellibile oppure dobbiamo per forza vivere sotto un tetto per proteggerla? Come si dimostra alle autorita' che e' a mio carico? L'autodichiarazione potrebbe essere sufficiente? O potrebbe andare bene il fatto che e' la studentessa, quindi non ha un'altra fonte di sostegno?

Le due condizioni sono alternative: o a carico, o convivente. Consiglio di trovare il DL 30 del 2007, stamparo, leggerlo, impararlo a memoria e tenerlo sul comodino come un testo sacro.

Un saluto,