Aiuto per divorzio in Russia

Ciao a tutto il forum !!



Vi leggo da un po. Chiedo gentimente aiuto, sto impazzendo !!



Sette anni fa mi sono sposato con una cittadina Russa, e quattro anni
fa è finalmente nato un bambino. In pratica in questi 7 anni io sono servito solo come mezzo di
ottenimento delle sue esigenze materiali. Purtroppo e con dolore,
perchè ancora voglio bene a tutti e due.

Di colpo la signora mi dice che non mi ama piu', e vorrebbe separarsi in Italia.

Io le ho detto di ripensarci, abbiamo un bambino. E' decisa,
purtroppo. A questo punto le ho detto di tornare a casa per riflettere,
e le ho manifestato che, nel caso, voglio divorziare subito e in
Russia. Lei sembra d'accordo.



Premesso che:

1) Lei ha la doppia cittadinanza, anche il bambino;

2) Ci siamo sposati in Russia e abbiamo trascritto in Italia;

3) Ho messo la firma in Questura per pemetterle di portare il bambino con sè;



In questo momento lei ed il bambino sono in Russia; Lei vorrebbe
vivere in Italia (chiaramente, dove le leggi sono molto a suo favore).
Allora secondo me, i passi da fare sono: Divorzio in Russia-Rientro in
Italia-Mio aiuto economico per i primi mesi, per farla stabilire
economicamente, trovandosi un lavoro suo.



Chiedo aiuto per sapere questo;



1) La migliore cosa è fare direttamente il divorzio in Russia:
esiste qualche guida per i documenti necessari e l'iter da seguire ? E
riguardo l'accordo, come viene svolto di solito ? Dovro' dare un
mantenimento al bambino o una liquidazione ? Da divorziati in Russia,
lei puo' ancora chiedere qualcosa qui in Italia (es. ottenimento della
casa coniugale etc.?)



2) Quando ci siamo sposati, all'epoca, dopo il rientro in Italia,
dopo il riconoscimento del matrimonio, ho fatto la separazione dei beni
ed acquistato una proprietà in Italia. Il divorzio russo cosa prevede
in merito, visto che io non ho trasmesso niente li' riguardo la
divisione dei beni ? Che diritti puo' accampare ?



3) Ho problemi per andare li', dove non cè nemmeno il consolato
Italiano, e non parlo russo. Per questo mi servirebbe un interprete, di
quelli fedeli, magari anche body guard, non si sa mai.


4) Servirebbe anche un avvocato russo ? Come si fa a trovarne uno bravo, fidato? Ho sentito addirittura di giudici corrotti, figuriamoci gli avvocati... o no ?



Premesso che tutto cio' e' per me un incubo, purtroppo ora devo
riuscire nel migliore dei modi a limitare i danni.


Grazie intanto a Voi per l'aiuto....

Gentile utente,
é una questione abbastanza delicata.Sulle leggi russe,bisognerebbe informarsi in loco.Se il divorzio russo rispetta la legge 218/95 si puó trascrivere in Italia.Provi a vedere se trova un buon divorzista russo.In Italia,come saprá immagino,prima vi é la separazione legale per tre anni e poi si puó agire con il divorzio.Se c'é accordo risulta tutto piú facile:cerchi di parlare con sua moglie per trovare un accordo sopratutto perché vi é di mezzo un minore.
Saluti

Gentile bostik,
grazie per la risposta. Mi sembra strano che in rete non ci sia una traduzione delle leggi. E' una parola trovare un bravo avvocato italiano, figuriamoci un divorzista russo... Comunque sono proprio i tre anni che mi spaventano... e demoralizzano... è come un marchio... Riguardo l'accordo, sono con lei: e' quello che sto cercando di fare, credo che sia doveroso per dei normali genitori preoccuparsi dei bambini in primis... Restano comunque irrisolti i miei dubbi... Grazie ancora, saluti

Guzzino ha scritto:

A questo punto le ho detto di tornare a casa per riflettere,
e le ho manifestato che, nel caso, voglio divorziare subito e in
Russia. Lei sembra d'accordo.

Se é d'accordo e le leggi russe non sono contrarie alle lettere del'art 64 Dlgs 218/95, non vedo anche se si dovrebbe esaminare il caso particolare, ma in generale, non ci sono controindicazioni o impedimenti apparenti.

Risposte berevi

1) Lei ha la doppia cittadinanza, anche il bambino; non é influente

2) Ci siamo sposati in Russia e abbiamo trascritto in Italia; un punto in piú a favore per divorziarsi in Russia, anche se non era indispenzabile é comunque una maggior garanzia di comprensione da parte dell'UdSC italiano per trascrivere;

3) Ho messo la firma in Questura per pemetterle di portare il bambino con sè; Va ben. Ció non significa che la signora abbia il diritto di portarselo in Russia senza avere il suo consenso e le regole per poterlo avere con se durante le vacanze etc.

Guzzino ha scritto:

In questo momento lei ed il bambino sono in Russia; Lei vorrebbe
vivere in Italia (chiaramente, dove le leggi sono molto a suo favore).
Allora secondo me, i passi da fare sono: Divorzio in Russia-Rientro in
Italia-Mio aiuto economico per i primi mesi, per farla stabilire
economicamente, trovandosi un lavoro suo.

Sono decisioni totalmente sue e alquanto nobili, ma da prendere con accortezza e non hanno niente a che vedere con il divorzio (scioglimento del vincolo matrimoniale).

Guzzino ha scritto:

1) La migliore cosa è fare direttamente il divorzio in Russia:
esiste qualche guida per i documenti necessari e l'iter da seguire ? E riguardo l'accordo, come viene svolto di solito ? Dovro' dare un
mantenimento al bambino o una liquidazione ? Da divorziati in Russia, lei puo' ancora chiedere qualcosa qui in Italia (es. ottenimento della casa coniugale etc.?)

I divorzi all'estero, meno quelli in UE che sono automaticamente riconosciuti in Italia, devono essere studiati nei perticolari ed anche in funzione delle leggi del luogo dove avverrá il divorzio (Tribunale) e se qualcosa é contrario alll'art 64 della L 218/95, si deve verificare se é possibile evitarlo ''aggiustarlo'' rispettando le normative russe; ogni caso é a sestante e le risposte non possono che essere d'indirizzo generico, senza studiare i minimi particolari dal principio, ossia prima di iniziare.

Guzzino ha scritto:

2) Quando ci siamo sposati, all'epoca, dopo il rientro in Italia,
dopo il riconoscimento del matrimonio, ho fatto la separazione dei beni
ed acquistato una proprietà in Italia. Il divorzio russo cosa prevede
in merito, visto che io non ho trasmesso niente li' riguardo la
divisione dei beni ? Che diritti puo' accampare ?

Con la separazione dei beni in Italia, la sua proprietá in Italia non potrá essere toccata e se il divorzio é consensuale, dovrá essere meglio specificato nei preaccordi in modo che compaia nella sentenza. Se esiste discordia, comunque non la puó toccare nemmeno con sentenza russa (che giudicherá con il regime della comunione dei beni), a meno che non ci sia sentenza contraria che puó essere fatta valere ai sensi dell'art 66 della 218/95, ma che le darebbe solo dei fastidi e costi di avvocato per opporsi, ma nessun Giudice (penso) italiano accetterá di esecutare la sentenza russa in questa parte, lasciando invariato il resto, con un bene comprato secondo la legislazione italiana di separazione dei beni dove l'immobile si trova.

Guzzino ha scritto:

3) Ho problemi per andare li', dove non cè nemmeno il consolato
Italiano, e non parlo russo. Per questo mi servirebbe un interprete, di
quelli fedeli, magari anche body guard, non si sa mai.

La presenza del Consolato italiano non ha nessuna rilevanza, mentre la lingua potrebbe si esserlo, ma non credo che con un interprete giudiziale, si possa ''giocare molto''. In ogni caso puó chiedere, é un'idea, che qualche italiano che risieda li, l'aiuti per sua maggiore sicurezza.

Guzzino ha scritto:

4) Servirebbe anche un avvocato russo ? Come si fa a trovarne uno bravo, fidato? Ho sentito addirittura di giudici corrotti, figuriamoci gli avvocati... o no ?

Certo che serve un avocato russo, potrebbe chiedere a qualche avvocato italiano di fiducia, se per caso ha un corrispondente in Russia per sua tranquilitá, almeno relativa. Riguardo la corruzione che dirle, questo fa parte della vita e soprattutto ci si deve assicurare con qualche refeente (piú di uno possibilmente).