Matrimonio in Italia tra Italiano AIRE Irlanda e Irlandese

Ciao a tutti,
ho trovato queste indicazioni sul sito dell'ambasciata Italiana a Dublino che incredibilmente in questo caso e' risultata abbastanza utile. Mi potete dire se e' corretto o secondo voi manca qualcosa? Dobbiamo fare altre cose per registrarlo in Irlanda? Suppongo anche che una simile procedura valga anche per altri paesi UE, spero che possa essere d'aiuto ad altri. Riporto il testo qui sotto.
Ultima cosa, nessuno sa dove posso trovare indicazioni sulle pratiche da completeare per la parte religiosa cattolica?
grazie e saluti

Sono un/una cittadino/a italiano/a residente in Irlanda che intende sposare un/a cittadino/a irlandese in Italia. Quale procedura dobbiamo seguire per richiedere le pubblicazioni? A quale ufficio dobbiamo rivolgerci? Di quali documenti abbiamo bisogno?

Entrambi gli sposi devono esse in posseso di un documento d'identità valido.
Il/la cittadino/a italiano/a e il/la cittadino/a straniero/a devono seguire due procedure diverse:
Il/la cittadino/a italiano/a deve provvedere di persona a richiedere al proprio Comune italiano:
1) certificato cumulativo, consistente in attestato di cittadinanza, di residenza e di stato civile "libero";
2) estratto dell'atto di nascita.
Il/la cittadino/a straniero/a deve provvedere di persona a richiedere agli uffici competenti:
1) certificato di nascita integrale (full copy);
2) nulla osta per contrarre matrimonio all'estero rilasciato dal Ministeri degli Affari Esteri irlandese.

Una volta ottenuti i documenti suddetti gli interessati devono contattare questa Ambasciata (al numero 01 6601744) per concordare un appuntamento, consegnare i documenti ed espletare le formalità per provvedere alle pubblicazioni. La richiesta va formulata nei 6 mesi precedenti alla data del matrimonio.Le pubblicazioni saranno pronte entro 10 giorni dall'appuntamento e resteranno esposte per 8 giorni consecutivi, al termine dei quali l'Ufficio consolare provvederà a comunicare al Comune nel quale sarà celebrato il matrimonio il certificato di "esposte pubblicazioni".

... e guardando in giro per il forum mi sovviene un'altra domanda: si potra' applicare il matrimonio concordatario? io Italiano AIRE, lei UE residente in Irlanda...?

Gubo ha scritto:

Ciao a tutti,
ho trovato queste indicazioni sul sito dell'ambasciata Italiana a Dublino che incredibilmente in questo caso e' risultata abbastanza utile. Mi potete dire se e' corretto o secondo voi manca qualcosa? Dobbiamo fare altre cose per registrarlo in Irlanda? Suppongo anche che una simile procedura valga anche per altri paesi UE, spero che possa essere d'aiuto ad altri. Riporto il testo qui sotto.
Ultima cosa, nessuno sa dove posso trovare indicazioni sulle pratiche da completeare per la parte religiosa cattolica?
grazie e saluti

Sono un/una cittadino/a italiano/a residente in Irlanda che intende sposare un/a cittadino/a irlandese in Italia. Quale procedura dobbiamo seguire per richiedere le pubblicazioni? A quale ufficio dobbiamo rivolgerci? Di quali documenti abbiamo bisogno?

Entrambi gli sposi devono esse in posseso di un documento d'identità valido.
Il/la cittadino/a italiano/a e il/la cittadino/a straniero/a devono seguire due procedure diverse:
Il/la cittadino/a italiano/a deve provvedere di persona a richiedere al proprio Comune italiano:
1) certificato cumulativo, consistente in attestato di cittadinanza, di residenza e di stato civile "libero";
2) estratto dell'atto di nascita.
Il/la cittadino/a straniero/a deve provvedere di persona a richiedere agli uffici competenti:
1) certificato di nascita integrale (full copy);
2) nulla osta per contrarre matrimonio all'estero rilasciato dal Ministeri degli Affari Esteri irlandese.

Una volta ottenuti i documenti suddetti gli interessati devono contattare questa Ambasciata (al numero 01 6601744) per concordare un appuntamento, consegnare i documenti ed espletare le formalità per provvedere alle pubblicazioni. La richiesta va formulata nei 6 mesi precedenti alla data del matrimonio.Le pubblicazioni saranno pronte entro 10 giorni dall'appuntamento e resteranno esposte per 8 giorni consecutivi, al termine dei quali l'Ufficio consolare provvederà a comunicare al Comune nel quale sarà celebrato il matrimonio il certificato di "esposte pubblicazioni".

L'atto di nascita va richiesto al comune dove uno é nato...ma residenza,stato libero e cittadinanza,se uno é iscritto AIRE,vanno chiesti in...consolato italiano!
Il concordatario é possibile se almeno uno dei due cittadini risiede in Italia,non mi sembra il vostro caso.Potete optare per un civile in comune e poi un solo canonico in Chiesa.Il parrocco dará tutte le informazioni necessarie.
Saluti

Grazie... In realtà i documenti li avevo già presi nel mio comune di origine. Dovrei richiedelri di nuovo all'ambasciata? E cambia qualcosa se si fa prima il civile o il religioso?
Saluti

Gubo ha scritto:

Grazie... In realtà i documenti li avevo già presi nel mio comune di origine. Dovrei richiedelri di nuovo all'ambasciata? E cambia qualcosa se si fa prima il civile o il religioso?
Saluti

Si suppone che il comune puó certificare solo fino al momento dell'emigrazione,poi ci pensa il consolato.Ho giá letto comunque dell'atteggiamento ambiguo della cancelleria consolare di Dublino su tali pratiche...Sul matrimonio in Chiesa,é possibilissimo sposarsi prima in comune e poi in Chiesa.Si chiede al parrocco di fare un rito solo canonico.

Riguardo le pubblicazioni per esempio, legga le istruzioni del Dr Scolaro in questa stessa sezione dedicata ai matrimoni in Italia. Inoltre il matrimonio concordatario sempre e quando (lo verifica con la Chiesa) l'Irlanda faccia parte del patto concordatario é valido per il civile italiano ed anche per l'altra nazione.

I Concordati sono atti che regolano i rapporti tra singoli Stati e la Chiesa cattolica romana, per cui essi si applicano solo all'interno dei singoli Stati in cui viga un Concordato. Oltretutto, il Concordato tra Italia e Santa Sede non può operare in altro Stato pur se questo abbia, a sua volta, un Concordato (e viceversa).
Attualmente, vi sono Concordati solo con riferimento a 3 Stati (oltre all'Italia, si tratta di Portogallo e Spagna) e non è detto che tali "strumenti" siano tra loro omogenei, avendo, ciascuno, un carattere speciale.

Sereno.SCOLARO ha scritto:

I Concordati sono atti che regolano i rapporti tra singoli Stati e la Chiesa cattolica romana, per cui essi si applicano solo all'interno dei singoli Stati in cui viga un Concordato. Oltretutto, il Concordato tra Italia e Santa Sede non può operare in altro Stato pur se questo abbia, a sua volta, un Concordato (e viceversa).
Attualmente, vi sono Concordati solo con riferimento a 3 Stati (oltre all'Italia, si tratta di Portogallo e Spagna) e non è detto che tali "strumenti" siano tra loro omogenei, avendo, ciascuno, un carattere speciale.

Esiste anche in Repubblica Dominicana. Comunque per valido in Italia intendevo che se il concordatario é valido per lo stato estero, quindi l'atto di matrimonio viene formato anche nel civile, il matrimonio é automaticamente valido anche per l'Italia, ovviamente per far valere questo status, bisogna richiedere la trascrizione del certificato di matrimonio rilasciato dall'autoritá civile di quello Stato.
Sbaglio qualcosa?

Forse, è più semplice dire che il matrimonio è valido in Italia, quando, per la legge del luogo di celebrazione, abbia (o, produca) effetti civili.

Ho parlato con il parraco Italiano e lui è convinto che dato che io sono cittadino Italiano goda di questa possibilità...

Sereno.SCOLARO ha scritto:

Forse, è più semplice dire che il matrimonio è valido in Italia, quando, per la legge del luogo di celebrazione, abbia (o, produca) effetti civili.

Concordo che é piú semplice...forse peró per certi lettori la descrizione completa non é di piú.

Gubo ha scritto:

Ho parlato con il parraco Italiano e lui è convinto che dato che io sono cittadino Italiano goda di questa possibilità...

Come volevasi dimostrare....il Parroco che ne sa di diritto civile?
Leggere bene la spiegazione data dal Dr Scolaro (semplice) e se non capisci nemmeno cosí, leggi la mia piú dilungata spiegazione, subito precedente a quella del Dr Scolaro.

Guido Baccoli ha scritto:

Gubo ha scritto:

Ho parlato con il parraco Italiano e lui è convinto che dato che io sono cittadino Italiano goda di questa possibilità...

Come volevasi dimostrare....il Parroco che ne sa di diritto civile?
Leggere bene la spiegazione data dal Dr Scolaro (semplice) e se non capisci nemmeno cosí, leggi la mia piú dilungata spiegazione, subito precedente a quella del Dr Scolaro.

Concordo con Guido:il parrocco momento di fare le pubblicazioni in comune,potrebbe sentirsi rispondere dall' USDC,che non sono possibili in quanto nessuno dei due risiede in Italia,per di piú anche al momento d'andare a trascrivere l'atto in comune(entro i 5 gg. stabiliti dal concordato) l'ufficiale d'anagrafe potrebbe fare obiezioni per lo stesso motivo...