cittadina italiana in attesa di un figlio da cittadino capoverdiano

Salve io vorrei esporre il mio problema e avere delle risposte chiare ma, soprattutto certe perché in questo periodo ne ho sentite di tutti i tipi e non so più a chi dar retta. Io sono cittadina italiana, convivo con un cittadino capoverdiano e da 5 mesi aspettiamo un bambino ma, a lui il 21 gennaio hanno dato il rifiuto del permesso di soggiorno, con conseguente espulsione, perché non regolare da 3 anni. Allora la sua situazione è particolare, è quì da quasi 20 anni ma, il nostro lavoro (insegnanti di danza) non ci permette di avere contratti regolari che potrebbero permettere a lui di avere regolare pds. Negli anni passati ha avuto permessi provvisori, come lavoratore autonomo, o per disoccupazione, etc...e non si è mai trovato in questa situazione. Cosa dobbiamo fare? Proprio adesso che aspettiamo un bambino dobbiamo trovarci in questa precarietà che mette una grande ansia. Attendo vostre risposte. Grazie

Faccia fare al suo compagno un riconoscimento pre-nascita del bambino(è possibile e c'è un mio apposito topic - v. il mio indice). Nel frattempo faccia ricorso con avvocato all'allontanamento del padre.

Un saluto,

Amedeo ha scritto:

Faccia fare al suo compagno un riconoscimento pre-nascita del bambino(è possibile e c'è un mio apposito topic - v. il mio indice). Nel frattempo faccia ricorso con avvocato all'allontanamento del padre.

Un saluto,

Potrebbe funzionare e lo spero davvero, nonostante lamento che le persone continuino a mettersi in difficoltá da sole e contro la legge. Uso il condizionale perché da un lato il diritto (di padre) inizia solamente al nascere il figlio, dall'altra Costituzionalmente parlando, se una extracomunitaria non puó essere espulsa per essere in stato di gravidanza, altrettanto dovrebbe succedere per il futuro padre.

Non sará una cosa facile, ma almeno il riconoscimento al concepimento, lo potrá agevolare almeno nel rinetro dopo la nascita per ricongiungimento familiare, nonostante dovrá affrontare la cancellazione al SIS per l'espulsione. Se i tempi saranno lunghi e ricordando che esiste giurisprudenza che un'espulsione e l'iscrizione al SIS non é motivo per negare il visto di ricongiungimento familiare, si dovrá tartassare d'istanze le Autoritá per far valere il superiore e PRIORITARIO interesse del minore.

Ma, lui non è andato via dal territorio italiano, quindi cosa dobbiamo fare? E comunque abbiamo provato a fare un riconoscimento prenatale prima del 21 gennaio (giorno in cui gli hanno dato il rifiuto) ma, all'ufficcio immigrazione ci hanno detto che non era fattibile! In più per i ricorsi legali ci hanno chiesto 1000 euro e in questo momento, con lui in questa situazione ed io al 5 mese di gravidanza, non possiamo permettercelo. A chi possiamo rivolgerci? Siamo veramente disperati...