matrimonio tra due stranieri in italia di cui uno senza pds

ciao sono nuova qui e nn so come funziona ma spero di avere una risposta ai miei dubbi...sono una cittadina ecuatoriana che vive a a roma dall eta di 11 anni fino ai 18 nn ho avuto problemi con il pds perche ero stata affidata ai miei zii...sn passati più di 2 anni e sono senza soggiorno ho appena finito gli studi...e il problema è questo io e il mio fidanzato vorremmo sposarci siamo tutti e due straniere ma lui è apposto cn tutto.....in questura inizialmente ci hanno detto che l unico modo per pottenere i documenti era sposarci in comune e poi fare la presa a carico....siamo andati in comune e ci hanno chiesto un nulla aosta dai rispettivi paesi...oggi invece sempre in questura ci dicono che nn ci conviene fare cosi perche risulterebbe sempre che il mio futuro sposo è sposato cn una clandestina, percio ci hanno detto di sposarci in ambasciata qui in italia per poi io ritornare in ecuador ed eventualmente ritornare in italia con ricongiungimento...è posibile una cosa del genere...una coppia di amici nostri si sta per sposare lui nn ha mai avuto i documenti pero lei è italiana e si dovrebbero sposare al comune .....nn so k fare ???

ANDYLOPES88 ha scritto:

ciao sono nuova qui e nn so come funziona ma spero di avere una risposta ai miei dubbi...sono una cittadina ecuatoriana che vive a a roma dall eta di 11 anni fino ai 18 nn ho avuto problemi con il pds perche ero stata affidata ai miei zii...sn passati più di 2 anni e sono senza soggiorno ho appena finito gli studi...e il problema è questo io e il mio fidanzato vorremmo sposarci siamo tutti e due straniere ma lui è apposto cn tutto.....in questura inizialmente ci hanno detto che l unico modo per pottenere i documenti era sposarci in comune e poi fare la presa a carico....siamo andati in comune e ci hanno chiesto un nulla aosta dai rispettivi paesi...oggi invece sempre in questura ci dicono che nn ci conviene fare cosi perche risulterebbe sempre che il mio futuro sposo è sposato cn una clandestina, percio ci hanno detto di sposarci in ambasciata qui in italia per poi io ritornare in ecuador ed eventualmente ritornare in italia con ricongiungimento...è posibile una cosa del genere...una coppia di amici nostri si sta per sposare lui nn ha mai avuto i documenti pero lei è italiana e si dovrebbero sposare al comune .....nn so k fare ???

Innanzitutto non sposatevi in consolato, perchè il matrimonio non è poi riconoscibile in Italia.

Se fate in tempo provate a chiedere le pubblicazioni di matrimonio in comune. Se le fanno, vi sposate, ma se nel frattempo entra in vigore il DL sicurezza, non sarà più possibile.

L'altra alternativa è il rientro in patria e la celebrazione del matrimonio in loco. Poi il coniuge regolare rientra in Italia e chiede il Nulla-Osta al ricongiungimento per il compagno. Durane la fase di rientro occorre fare attenzione a non subire l'espulsione.

Un saluto,

scusa ho ancora una domanda io al comune ci sn andata e nnmi hanno chiesto soggiorno niente....poi avevo capito che il matrimonio in consolato era una cosa impossibile e poi il mio fidanzato nn è dello stesso paese....senti quindi se riesco ad ottenere le pubblicazini in comune va bene quindi il decreto nn è ancoran in vigore>>>>>?senti una volta sposata in comune devo tornare al mio paese e fare il ricongiungimento o no ?
g
razie mille ancora

ANDYLOPES88 ha scritto:

scusa ho ancora una domanda io al comune ci sn andata e nnmi hanno chiesto soggiorno niente....poi avevo capito che il matrimonio in consolato era una cosa impossibile e poi il mio fidanzato nn è dello stesso paese....senti quindi se riesco ad ottenere le pubblicazini in comune va bene quindi il decreto nn è ancoran in vigore>>>>>?senti una volta sposata in comune devo tornare al mio paese e fare il ricongiungimento o no ?
g
razie mille ancora

Nessun ricongiungimento se vi sposate in Italia.

Un saluto,

ciao io sono una ragazza di 17 anni e vorrei sposare un clandestino... io sono albanese pero sono in regola dal 98'... io mi sono informata per fare un matrimonio con il mio compagno per poi fare il ricongiungimento famigliare con lui ... a me mi hanno detto che dovevo presentare la domanda in tribunale dei minori perche essendo minorenne non posso sposarmi ssenza andare prima in tribunale cmq io domani dovrei andare a prendere un appuntamento pero sono confusa nn riesco a capire che cosa devo fare dopo se sposarmi in comune o sposarmi in ambasciata ??? per favore qualcuno potrebbe darmi una risposta vi prego

cordiali saluti mara

MARETTA ha scritto:

ciao io sono una ragazza di 17 anni e vorrei sposare un clandestino... io sono albanese pero sono in regola dal 98'... io mi sono informata per fare un matrimonio con il mio compagno per poi fare il ricongiungimento famigliare con lui ... a me mi hanno detto che dovevo presentare la domanda in tribunale dei minori perche essendo minorenne non posso sposarmi ssenza andare prima in tribunale cmq io domani dovrei andare a prendere un appuntamento pero sono confusa nn riesco a capire che cosa devo fare dopo se sposarmi in comune o sposarmi in ambasciata ??? per favore qualcuno potrebbe darmi una risposta vi prego

cordiali saluti mara

Un matrimonio al consolato albanese (o qualunque altro) in Italia non è riconosciuto, per un problema di formulazione della legge. E' quindi da escludere. Puoi tornare in Albania, celebrare li il matrimonio (forse lo puoi anche fare da minorenne) e quando rientri fai la domanda di ricongiungimento per tuo marito.

Non posso non rammaricarmi del fatto che due ragazzi che vogliono sposarsi debbano anche andarsi a preoccupare di norme e leggi del tutto innaturali. Ti consiglio vivamente di racogliere tutta la documentazione ed i testimoni della tua storia per fare un bel ricorso alla Corte Europea per i Diritti del'Uomo appena sposata. E' gratuito, non occorre avvocato e si fa tutto per posta. Quando emette una sentenza contro uno stato (nel caso l'Italia) assegna anche consistenti risarcimenti del danno morale e materiale subito.

Un saluto,

Ciao,

mi collego a un caso simile a quello di sopra: ci sono un extracomunitario con PDS e un extracomunitario senza PDS (e senza visto di breve o lunga durata) che comunque sono riusciti a sposarsi prima del pacchetto sicurezza 2009.

Per regolarizzare l'extracomunitario senza PDS poi che bisogna fare? Il ricongiungimento o che altro?

Grazie infinite

Il ricongiungimento potrebbe essere una via, ricordando, per altro, come tale istituto si applichi ai coniugi che si trovino all'estero.
Talora, le questure (non si entra nel merito della legittimità di questi comportamenti, di prassi) fanno ricorso all'istituto della c.d. coesione familiare, sostanzialmente analogo e che se ne differenzia per il solo fatto che la persona interessata si trovi già in Italia.
I requisiti e le condizioni sono, in ogni caso, le medesime.
Va opportunamente segnalato come, dopo l'entrata in vigore della L. 15 luglio 2009, n. 94, la presentazione della domanda di rilascio di permesso di soggiorno per coesione familiare potrebbe dare adito all'applicazione dell'art. 10.bis del D. Lgs. 25 luglio 1998, n. 286, costituendo, in sostanza, un'auto-dichiarazione a contenuto "confessorio" della sussistenza di tale fattispecie (ora) di reato.

Ok, grazie!

sono una cittadina straniere ho fatto la richiesta asilo politiche et ho avuto la risposta negativo e ho fatto il ricorso al tribunale e ancora negativo sono in Italia da 2ani e ho conosciuto un ragazza di stesso paese e lei hai il PDS e viva in Italia con suo genitore e voliamo sposare et sono andato il comuni mi hanno chiesto il PDS il problema che io non posso turnare da mio paese cosa devo fare?

Avendo fatto richiesta di riconoscimento di asilo, dovrebbe esserle stato rilasciato un permesso di soggiorno per il motivo "in attesa di asilo".
Per altro, non essendovi state le condizioni per il riconoscimento di condizione (ulteriormente confermato dal tribunale), dovrebbe avere ottenuto un permesso di soggiorno per altro motivo, oppure sussiste la condizione di non regolare soggiorno sul territorio nazionale, probabilmente ricorrendo la condizione considerata quale reato dall'art. 10.bis D. Lgs. 25 luglio 1998, n. 286.

A prescindere da quale sia la situazione specifica e dai modi per risolvere le condizioni di regolarità del soggiorno, va tenuto presente come lo straniero che intenda contrarre matrimonio in Italia non solo debba comprovare la propria capacità al matrimonio, presentando all'ufficiale dello stato civile una dichiarazione dell'autorità competente del proprio paese, dalla quale risulti che giusta le leggi a cui è sottoposto nulla osta al matrimonio, ma (dall'8 agosto 2009, data di entrata in vigore della L. 15 luglio 2009, n. 94) anche presentare un documento attestante la regolarità del soggiorno nel territorio italiano. E' per questo ultimo motivo che è stata richiesta l'esibizione del permesso di soggiorno che e' altrettando necessario.

fin adesso ho un pds di motivo non riconosciuto e sono andato al comune loro mi hanno chiesto il nulla osta et il passaporto e io non posso avere questo perche non posso turnare da mio paese

Spesso, il c.d. nulla-osta è rilasciato dal consolato dello Stato di appartenenza.

gilo ha scritto:

fin adesso ho un pds di motivo non riconosciuto e sono andato al comune loro mi hanno chiesto il nulla osta et il passaporto e io non posso avere questo perche non posso turnare da mio paese

Per i richiedenti asilo politico si occupa dei loro documenti l'ACNUR, dato che, in quanto fuggiti dal loro paese, non potrebbero in alcum modo riceverli altrimenti.

Un saluto,

L'apposita Sezione italiana dell'ACNUR interviene per le persone riconosciute rifugiate.
Nel caso, si tratta di persona la cui istanza è stata respinta, rigetto confermato anche giudizialmente.

Gentile Amedeo,
vorrei capire se un matrimonio tra due cittadini extracomunitari croati può essere sciolto in Italia.Anzi, noi abbiamo fatto la separazione ben 11 anni fa e finalmente vogliamo fare anche il divorzio. alcuni avvocati mi hanno risposto che dovremmo andare nel nostro paese per fare il divorzio altri invece pensano che si potrebbe fare anche in Italia a maggior ragione perche abbiamo fatto la separazione qui. siamo tutti e due residenti in Italia da oltre 15 anni. mi potrebbe gentilmente chiarire le idee anzi a darmi il consiglio cosa fare perche non abbiamo il tempo di andare in Croazia per le pratiche burocratiche visto che siamo legati col lavoro tutti giorni. grazie anticipatamente
ROMAR

Può anche sussistere la giurisdizione italiana, sussistendo le condizioni dell'art. 3 L. 31 maggio 1995, n. 218.
Tuttavia, in tal caso, dovra' essere applicata la legge croata (art. 31 stessa L. 31 maggio 1995, n. 218), da comprovare, documentalmente (meglio se già in sede di ricorso introduttivo), nel modi dell'art. 14 sempre della medesima legge.

Può essere, per altro, opportuno, prima di avviare ogni azione giudiziale in Italia verificare, in via preventiva, le condizioni di efficacia della sentezna, eventualmente, emessa in Italia, rispetto all'ordinamento giuridico croato (incluse le modalità previste dalla legge di quello Stato affinché questa efficacia di realizzi). Infatti, potrebbe generare situazioni non agevolmente gestibili il fatto che la sentenza, eventualmente, emess ain Italia non abbia effetti anche in Croatia (o, fino a che non siano state realizzate le condizioni perché abbioa effetti).

Nell'indice personale di questo forum CLIC QUI, ho trattato questa materia anche per un annuncio sensazionalistico di un quotidiano, pubblicato in Tuttostranieri.

Ovviamente la risposta e la precisazione data dal Dr Scolaro é importante, soprattutto nel verificare preventivamente se il divorzio pronunciato in Italia applicando la legge straniera comune ai due stranieri, sia efficace anche in quel Paese straniero.

Riporto il pezzo piú significativo (per leggere tutto CLICK QUI ) che si trova nell'argomento dell'indice personale sopra indicato:

anche il Giudice italiano puó applicare la legge di uno stato UE dove ci si é sposati) esattamente come deve far il Giudice italiano che é chiamato a sentenziare al riguardo di due cittadini stranieri, facendo applicazione della legge del Paese di loro cittadinanza se cosí viene richiesto:
Tribunale Napoli, 26 aprile 2000
DIVORZIO
Competenza e procedimento stranieri
Disposizioni sulla legge in generale (Preleggi) art. 18
LS 31 maggio 1995 n. 218 art. 31 L.
LS 31 maggio 1995 n. 218 art. 73 L.
Può pronunciarsi il divorzio in Italia tra cittadini stranieri, in relazione ad un matrimonio contratto all'estero, facendo applicazione della legge nazionale comune dei coniugi, e pertanto non rileva la circostanza che non ricorre alcuna delle ipotesi tassativamente previste dalla legge italiana per la pronuncia del divorzio (nella specie si è fatta applicazione della legge della Repubblica di Capo Verde, la quale prevede possa pronunciarsi il divorzio senza previa separazione giudiziale o consensuale dei coniugi).