| Italiani all'Estero e Stranieri in Italia Consolato, Ambasciata, Matrimonio all'estero, Divorzio all'Estero, divorzio rapido, divorzio al vapore, Stranieri in Italia, Matrimoni misti, sposarsi all'estero, divorziarsi all'estero. REPUBBLICA DOMINICANA |
| | per portare un dominicano in italia | |
| | Autore | Messaggio |
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alexandra89
Numero di messaggi : 2 Data d'iscrizione : 08.12.09
| Titolo: per portare un dominicano in italia Gio Dic 10, 2009 4:02 pm | |
| SALVE, SCUSI IL DISTURBO, VOLEVO AVERE 2 INFORMAZIONI! IL GIORNO 2 DI GENNAIO IO MI SPOSO IN SANTO DOMINGO CON UN DOMINICANO, E IO SONO DI NAZIONALITA RUMENA PERO VIVO E SONO RESIDENTE IN ITALIA! VOLEVO SAPERE SE HO BISOGNO SOLO DI TRADURRE IL CIERTIFICATO DI NASCITA E LEGALIZZARLO IN SPAGNOLO E BASTA ? MI HANNO DETTO CHE HO BISOGNO ANCHE DI UN FOGLIO DEL TRIBUNALE CHE DICA CHE SONO SOLTERA E QUELLO LO GIA' FATTO IN COMUNE!PERO NON LO ANCORA TRADOTTO!
E POI UN ULTIMA COSA, IO ESSENDO RUMENA PERO VIVO IN ITALIA COSA DEVO FARE CHE DOCUMENTI E COSA BISOGNA FARE PER PORTARE POI MIO MARITO QUI ? PER FAVORE MI FACCIA SAPERE,GRAZIE! | |
| | | Amedeo Amministratori
Numero di messaggi : 1613 Età : 74 Data d'iscrizione : 14.06.08
| Titolo: Re: per portare un dominicano in italia Gio Dic 10, 2009 5:31 pm | |
| - alexandra89 ha scritto:
- SALVE, SCUSI IL DISTURBO, VOLEVO AVERE 2 INFORMAZIONI! IL GIORNO 2 DI GENNAIO IO MI SPOSO IN SANTO DOMINGO CON UN
DOMINICANO, E IO SONO DI NAZIONALITA RUMENA PERO VIVO E SONO RESIDENTE IN ITALIA! VOLEVO SAPERE SE HO BISOGNO SOLO DI TRADURRE IL CIERTIFICATO DI NASCITA E LEGALIZZARLO IN SPAGNOLO E BASTA ? MI HANNO DETTO CHE HO BISOGNO ANCHE DI UN FOGLIO DEL TRIBUNALE CHE DICA CHE SONO SOLTERA E QUELLO LO GIA' FATTO IN COMUNE!PERO NON LO ANCORA TRADOTTO!
E POI UN ULTIMA COSA, IO ESSENDO RUMENA PERO VIVO IN ITALIA COSA DEVO FARE CHE DOCUMENTI E COSA BISOGNA FARE PER PORTARE POI MIO MARITO QUI ? PER FAVORE MI FACCIA SAPERE,GRAZIE! Innanzitutto prego di non scrivere in stampatelli, perchè nel codice non scritto dei forum equivale a gridare. Non è un rimprovero, ma una informazione generale. Detto questo, la cosa appare abbastanza complicata. Per la prima parte rispoderà il dott. Baccoli, che risiedendo in loco potrà fornire informazioni esatte. Per la seconda parte si prospettano due procedure: a) a matrimonio avvenuto si porta il certificato di matrimonio al consolato italiano per la trascrizione al comune italiano e si chiede il visto d'ingresso in Italia del coniuge; b) a matrimonio avvenuto si porta il certficato di matrimonio al consolato romeno per la trascrizione in Romania; ora possono verificarsi due ipotesi: b1) si chiede il visto d'ingresso in Italia per il coniuge dopo aver portato un certificato di matrimonio romeno, quindi dopo che esso è stato registrato in Romana; b2) si chiede il visto d'ingresso in Romania per il coniuge e, dopo aver ottenuto il certificato di matrimonio romeno, al consolato italiano a Bucarest si chiede il visto d'ingresso per il coniuge. E' ovvio che la procedura a) è la più veloce, ma sicuramente al consolato italiano faranno molta ostruzione, anche perchè non so dire se si può registrare direttamente in Italia il certificato di matrimonio (conviene farne fare ben n. 3 copie, una per il consolato italiano, una per quello romeno ed una di scorta). Forse il dott. Scolaro potrà essere illuminante su questa particolare questione. Comunque sia, tantissimi auguri, | |
| | | alexandra89
Numero di messaggi : 2 Data d'iscrizione : 08.12.09
| Titolo: Re: per portare un dominicano in italia Gio Dic 10, 2009 5:45 pm | |
| ok grazie! e per quanto riguarda il matrimonio soltanto devo portare il mio certificato di nascità tradotto in spagnolo e legalizzato e basta? ah e volevo sapere anche se devo per forza avere una bustapaga per portarlo qui a lui! grazie mille | |
| | | Guido Baccoli Fondatore
Numero di messaggi : 2760 Età : 71 Località : Santo Domingo - Rep. Dominicana Data d'iscrizione : 12.01.08
| Titolo: Re: per portare un dominicano in italia Gio Dic 10, 2009 6:26 pm | |
| Credo che non si possa trascrivere il matrimonio in Italia, visto che credo (DR Scolaro lo preciserà) che il Comune non accetti di trascrivere un atto di matrimonio tra due cittadini stranieri, anche se, come nel suo caso uno è cittadino UE e l'altro cittadino extracomunitario. Quindi, la procedura a) descritta da Amedeo non potrebbe aver seguito, bensì a mio avviso, dovrebbe prima chiedere la trascrizione del matrimonio nel suo paese UE di origine, chiedere il relativo certificato Rumeno, farlo legalizzare in Romania e apostillare (non ricordo adesso se la Romania faccia parte dei firmatari dell'accordo dell'AJA sulle apostille) oppure nel caso non fosse firmataria delle Apotille, dovrà far tradurre in italiano da un traduttore autorizzato dall'Ambasciata italiana in Romania e poi legalizzarlo dall'Ambasciata italiana. Passo successivo, richiedere il ricongiungimento familiare all'Ambasciata Italia in Santo Domingo, presentando anche l'atto di matrimonio registrato in Romania e legalizzato dall'Ambasciata italiana in Romania....se esiste la convenzione delle apostille, salta la legalizzazionein Ambasciata Italiana e presenta l'atto di matrimonio Rumeno apostillato all'Abasciata italiana in Santo domingo per la richiesta di ricongiungimento familiare tra cittadino UE ed extracomunitario.. | |
| | | bostik Amministratori
Numero di messaggi : 3912 Località : Italia Data d'iscrizione : 22.07.08
| Titolo: Re: per portare un dominicano in italia Sab Dic 12, 2009 6:29 pm | |
| Come cittadina UE "avrebbe diritto" a chiedere il visto di ric.fam. presso l'ambasciata europea del paese in cui risiede.Anche perchè la Romania non fa ancora parte del sistema di libera circolazione Schengen e quindi una volta in Romania dovrebbe chiedere un altro visto per l'Italia...In casi come questi,di solito viene richiesta la ricevuta di trascrizione presso la propria ambasciata nazionale anche se non sarebbe previsto,assieme a una copia dell'atto di matrimonio legalizzata e tradotta.La legalizzazione sarebbe solo l'apostilla(indipendemente se la Romania abbia aderito o no),secondo me,in quanto l'atto va fatto valere in Italia che ha aderito alla convenzione anche se uno dei contraenti è rumeno e quello che conta è che è cittadino UE. | |
| | | Sereno.SCOLARO Moderatore
Numero di messaggi : 420 Data d'iscrizione : 02.03.08
| Titolo: Re: per portare un dominicano in italia Dom Dic 13, 2009 5:13 am | |
| Come già osservato, l'ipotesi di far pervenire l'atto di matrimonio al consolato - italiano - è fuori luogo, poiché ciò è previsto (art. 16 d.P.R. 3 novembre 2000, n. 396) per chi, al momento del matrimonio, abbia la cittadinanza italiana. E' ben vero che vi è, anche, l'art. 19 d.P.R. 3 novembre 2000, n. 396, che consente allo straniero che sia residente in Italia di richiedere, con specifica istanza all'Ufficiale dello stato civile del comune di residenza in Italia, la trascrizione di atti di stato civile che lo riguardino e che siano stati formati all'estero, solo che proprio l'istanza di parte esclude (ulteriormente) l'ammissibilità di far pervenire l'atto di matrimonio all'autorità consolare italiana nel luogo di celebrazione (per cui non vi sarebbe comportamento arbitrario, quanto rifiuto dovuto). Inoltre, tale (eventuale) trascrizione è meramente riproduttiva e da essa non possono trarsi certificati od estratti, per riassunto, ma solo estratti per copia integrale, che - nel caso - non valgono a comprovare condizioni di stato, essendo queste regolate unicamente dalla legge nazionale dello Stato di appartenenza. Cioè, in altre parole, la persona ruimena, contratto matrimonio, potrà provare tale propria condizione di coniugio con atti provenienti dalle autorità rumene, oltre che con atti provenienti dalle autorità del luogo di celebrazione. Solo che, ai fini dell'iscrizione anagrafica (che si colloca successivamente all'ingresso del coniuge cittadino di Stato terzo), la prova della condizione di coniuige (o, altrim,enti e meglio, di familiare di cittadino di Stato membro dell'Unione europea) non può che provenire se non dalle autorità rumene. Ineccepibile, al contrario, l'indicazione per cui il coniuge avente cittadinanza di altro Stato membro dell'Unione eruopea debba provevdere, nelle forme e nei modi previsti dalla propria legge nazionale, a far registrare il matrimopnio così contratto nelllo Stato di appartenenza. Dovendosi escludere l'applicabilità dell'istituto del c.d. ricongiungimento familiare, essendo il coniuge cittadino di Stato membro dell'Unione europea, una volta "registrato" il matrimonio in Romania, dovrebbe essere ammissibile la richiesta al consolato italiano, comprovando la avvenuta "registrazione" in Romania del matrimonio, per il rilascio di un visto d'ingresso per motivi di famiglia (art. 5, comma 2 D. Lgs. 6 febbraio 2007, n. 30 e succ. modif.), cui consegue la possibilità di richiedere, alla questura, il rilascio della carta di soggiorno, ai sensi dell'art. 10 D. Lgs. 6 febbraio 2007, n. 30 e succ. modif. | |
| | | leledi83
Numero di messaggi : 1 Data d'iscrizione : 04.05.11
| Titolo: Re: per portare un dominicano in italia Mer Mag 04, 2011 8:33 am | |
| Buongiorno e complimenti per il sito, volevo porvi una domanda, ho consciuto una ragazza dominicana e vorrei portarla in Italia, gli ho trovato anche un lavoro in regola presso una ditta di pulizie, purtroppo essendo divorziato non posso risposarmi. Ho qualche possibilità? e se si cosa devo fare?
grazie e buon lavoro
Gabriele | |
| | | Sereno.SCOLARO Moderatore
Numero di messaggi : 420 Data d'iscrizione : 02.03.08
| Titolo: Re: per portare un dominicano in italia Mer Mag 04, 2011 10:55 am | |
| Astrattamente, il datore di lavoro dovrebbe richiedere, all'interno delle quote annuale previste, dai c.d. "decreti flussi", l'avvio del procedimento per il rilascio del contratto di soggiorno, secondo le procedure dell'art. 5.bis D. Lgs. 25 luglio 1998, n. 286, presentando richiesta alla questura.
Il punto (e qui si motiva l'avverbio "astrattamente") sta nel fatto che le quote, ormai determinate alla fine dell'anno di riferimento, vengono, ca circa 2 anni, coperte con lo scorrimento delle graduatorie delle domande gia' presentate con modalita' telematica.
E', per altro, opportuno che il datore di lavoro assuma informazioni direttamente presso la questura di riferimento, considerando come le quote, annuali, siano successivamente oggetto di ripartizione tra le diverse aree del Paese. | |
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