In italia non risulta il divorzio fatto nel New Jersey nel 1973

Salve sono nuova di questo forum ed ho un serio problema che vi espongo: vi prego aiutatemi

Nel 1973 ho divorziato dal mio ex marito,
il divorzio è stato fatto nel New Jersey, ma in italia (io sono cittadina italiana e risiedo in Italia da 10 anni), non risulta il mio divorzio, io risulto ancora coniugata con il mio ex marito, che si è sposato di nuovo ed è morto.

Sono andata nel mio comune di residenza che è Napoli ed ho portato la sentenza di divorzio, ma non l'hanno accettata, allora ho fatto fare un certificato della sentenza di divorzio direttamente nel New Jersey, dal figlio dell'avvocato che ha gestito il mio divorzio nel 1973, il padre è deceduto.

Ma non hanno accettato nemmeno questa, inoltre nella sentenza di divorzio come nel certificato che hanno fatto sempre relativo al mio divorzio risulta che mi sono sposata con il mio ex marito a FEBBRAIO/1973 mentre al comune di Napoli risulta che mi sono sposata a SETTEMBRE/1973, ma non risulta il mio divorzio.

Nonostante il mio ex marito anni fa si è risposato, io risulto ancora coniugata in Italia con il mio ex marito, allora ho portato il suo certificato di morte dove risulta coniugato con la sua attuale moglie e gode anche della sua pensione da vedova, ma nemmeno questo lo hanno accettato.

Come devo fare il comune vuole di Napoli vuole una dichiarazione dell'immigrazione, ma la stessa immigrazione di Napoli dice che non gli compete e non possono rilasciarmi nulla, stessa cosa per l'ufficio dell'immigrazione del New Jersey.

Non so più che devo fare nonostante io abbia tutta la documentazione della sentenza del divorzio, inoltre ho fatto fare anche la certificazione che attesta la sentenza di divorzio, fatta direttamente nello stesso studio legale del New Jersey.

Vi prego datemi una mano, c'è un modo per farmi fare questo attestato dall'ufficio immigrazione di Napoli, perchè a loro risulta il mio divorzio, ma non è stato comunicato al mio comune che fa parte della provincia di Napoli.

tartarugaterrestre85 ha scritto:

Salve sono nuova di questo forum ed ho un serio problema che vi espongo: vi prego aiutatemi

Nel 1973 ho divorziato dal mio ex marito,
il divorzio è stato fatto nel New Jersey, ma in italia (io sono cittadina italiana e risiedo in Italia da 10 anni), non risulta il mio divorzio, io risulto ancora coniugata con il mio ex marito, che si è sposato di nuovo ed è morto.

Sono andata nel mio comune di residenza che è Napoli ed ho portato la sentenza di divorzio, ma non l'hanno accettata, allora ho fatto fare un certificato della sentenza di divorzio direttamente nel New Jersey, dal figlio dell'avvocato che ha gestito il mio divorzio nel 1973, il padre è deceduto.

Ma non hanno accettato nemmeno questa, inoltre nella sentenza di divorzio come nel certificato che hanno fatto sempre relativo al mio divorzio risulta che mi sono sposata con il mio ex marito a FEBBRAIO/1973 mentre al comune di Napoli risulta che mi sono sposata a SETTEMBRE/1973, ma non risulta il mio divorzio.

Nonostante il mio ex marito anni fa si è risposato, io risulto ancora coniugata in Italia con il mio ex marito, allora ho portato il suo certificato di morte dove risulta coniugato con la sua attuale moglie e gode anche della sua pensione da vedova, ma nemmeno questo lo hanno accettato.

Come devo fare il comune vuole di Napoli vuole una dichiarazione dell'immigrazione, ma la stessa immigrazione di Napoli dice che non gli compete e non possono rilasciarmi nulla, stessa cosa per l'ufficio dell'immigrazione del New Jersey.

Non so più che devo fare nonostante io abbia tutta la documentazione della sentenza del divorzio, inoltre ho fatto fare anche la certificazione che attesta la sentenza di divorzio, fatta direttamente nello stesso studio legale del New Jersey.

Vi prego datemi una mano, c'è un modo per farmi fare questo attestato dall'ufficio immigrazione di Napoli, perchè a loro risulta il mio divorzio, ma non è stato comunicato al mio comune che fa parte della provincia di Napoli.

L'ufficio immigrazione di Napoli non c'entra proprio nulla...Devi far trascrivere l'atto dal consolato italiano in N.J,apostillato e tradotto.Se è apostillato e tradotto,pure l'anagrafe di Napoli dovrebbe accettarlo.Se insistono a non farlo,fatti mettere per iscritto le ragioni del rifiuto.

Ciao grazie per la tua risposta, l'atto della sentenza di divorzio scritta nel new jersey e tradotta in italiano dal notaio nel 1975, non l'hanno accettata mi chiedono la carta dell'immigraizone e passaggio in giudizio, per quanto riguarda il passaggio in giudizio, ho un certificato dell'avvocato nel new jelsey già tradotta che attesta che non ci sono stati appelli dopo la causa del divorzio, ma questa del comune ha detto che vuole una documentazione con timbro dell'immigrazione, ma non so più che fare, non so se sono deficiente io o lei che non sa interpretare le carte e allora mi manda avanti e indietro...

Sentiamo cosa dice il Dott.Baccoli,che è esperto in divorzi,ma comunque il comune di Napoli deve accettare la sentenza se è stata emessa da un tribunale competente e rispetta la legge 218/95.Deve essere stata tradotta da un traduttore ufficiale dell'italiano ed apostillata dalle autorità americane.Non hai nessuno che te la possa far trascrivere in NJ presso il consolato italiano ? sicuramente velocizzerebbe il tutto.

Purtroppo lei si trova nella scomoda posizione di avere a che fare con burocrati che per non conoscere le leggi e non rischiare, preferiscono rifiutare a voce ed od chiedere documenti che non servono oppure di rivolgersi ad altre istituzioni.

Non conosco le leggi del NewJersei e non posso valutare se la sua sentenza sia conforme e rispettosa di tutte le condizioni dettatate dalla Riforma del Diritto Internzazionale italiano (L218/95) e non lo posso certo fare in forum, peró questa legge rivoluzionaria é stata per anni e tutt'ora sconosciuta e poco approfondita da chi ne avrebbe il dovere; (a proposito deve essere una sentenza di un Giudice di un Tribunale e non una dichiarazione con atto amministrativo o notarile, altrimenti la questione si complica di molto).

Peró per uscirne ci sono diversi modi ed a meno che lei non abbia interesse particolare perché la sentenza venga trascritta, la testa al toro si taglia in quanto lei é rimasta vedova ed avendo presentato il certificato di morte (tradotto ed attestato dall'Ambasciata italiana o apostillato se lo stato fa parte della Convenzione dell'Ajia per l'apostilla), sono obbligati (se é per questo anche per la sentenza di divorzio, ma come sopra detto non ho dati per giudicare) a riceverlo e se hanno opposizioni da fare, li devono mettere per iscritto ai sensi dell'art 10 bis della 241/901, motivando nei dettagli (ovviamente non con sciocchezze od invenzioni come quello di rivolgersi alla Prefettura) il perché del loro rifiuto.

A quel punto, con le motivazioni a loro parere ostative (e non ne esistono nel caso di richiesta della trascrizione dell'atto di morte), si hanno 10 gg di tempo per scrivere una memoria difensiva, smontando con l'indicazione di leggi e possibilmente di giurisprudenza, la loro resistenza, ma come sopra detto solamente se si rifiutano alla trascrizione della sentenza, della quale lei se non per motivi particolari, non ne ha piú bisogno. Il certificato di mrte non puó non rifiutato la trascrizione a meno di sbagli gravi che possano creare forti dubbi sull'identitá della persona.

Se le memorie sono fatte bene ed insistono con decretare il rifiuto, corrono il rischio di essere denunciati per omissioni di atti di ufficio in quanto non hanno usato la ''normale diligenza'' (termine legale)in atti pubblici.

Altrettanto si giunge alla stessa conclusione se al loro rifiuto orale, e dietro sua richiesta preferibilmente scritta, ma lo puó fare anche oralmente di persona, si rifiutano di mettere per iscritto le motivazioni del rifiuto (omissione di atti di ufficio. Se lo fa oralmente ed oralmente le rifiutano, chiami un carabiniere che l'accompagni e verifichi il rifiuto del Comune.....voglio vedere se hanno il coraggio di asserirlo davannti al Carabiniere.

Per terminare, nonostante lei veda le cose disperate, per non avere conoscenza dei diritti e di come farli valere´davanti ad affermazioni assolutamente fuori luogo del funzionario (UdSC) del Comune, spero si tranquillizzi e cominci ad agire come le ho illustrato e vedrá come risolve ed anche in fretta.
Ci faccia sapere ed auguri