| Italiani all'Estero e Stranieri in Italia Consolato, Ambasciata, Matrimonio all'estero, Divorzio all'Estero, divorzio rapido, divorzio al vapore, Stranieri in Italia, Matrimoni misti, sposarsi all'estero, divorziarsi all'estero. REPUBBLICA DOMINICANA |
| | ACQUISTO PRIMA CASA IN ITALIA E RESIDENZA ALL'ESTERO. | |
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+3epenco Guido Baccoli giorgio.lidia 7 partecipanti | Autore | Messaggio |
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giorgio.lidia
Numero di messaggi : 3 Data d'iscrizione : 13.09.10
| Titolo: ACQUISTO PRIMA CASA IN ITALIA E RESIDENZA ALL'ESTERO. Mer Feb 16, 2011 6:59 am | |
| Sono cittadino italiano iscritto all'AIRE, lavoro e abito in Svizzera. Ho anche la cittadinanza svizzera. Di recente ho acquistato una casa in Italia, a 3 km dal confine svizzero. Ho saputo che essendo iscritto all'AIRE, posso mantenere la residenza in Svizzera e possedere la prima casa in Italia, secondo la legge 25-1 del 2005. Vorrei sapere come posso far convincere l'anagrafe del comune italiano dove ho acquistato l'immobile, perchè per loro dovrei rinunciare alla residenza svizzera, per poter risiedere nel loro comune. Grazie mille | |
| | | Guido Baccoli Fondatore
Numero di messaggi : 2760 Età : 71 Località : Santo Domingo - Rep. Dominicana Data d'iscrizione : 12.01.08
| Titolo: Re: ACQUISTO PRIMA CASA IN ITALIA E RESIDENZA ALL'ESTERO. Sab Feb 19, 2011 3:21 pm | |
| - giorgio.lidia ha scritto:
- Sono cittadino italiano iscritto all'AIRE, lavoro e abito in Svizzera. Ho anche la cittadinanza svizzera.
Di recente ho acquistato una casa in Italia, a 3 km dal confine svizzero. Ho saputo che essendo iscritto all'AIRE, posso mantenere la residenza in Svizzera e possedere la prima casa in Italia, secondo la legge 25-1 del 2005. Vorrei sapere come posso far convincere l'anagrafe del comune italiano dove ho acquistato l'immobile, perchè per loro dovrei rinunciare alla residenza svizzera, per poter risiedere nel loro comune. Grazie mille Mi pare che ci sia un po di confusione. La legge da lei citata, il DECRETO DEL MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI 25 gennaio 2005 (in Gazz. Uff., 4 febbraio, n. 28). riguarda i criteri e modalità per la verifica dell'interesse culturale dei beni immobili di proprietà delle persone giuridiche private senza fine di lucro, ai sensi dell'articolo 12 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42.. Ora lei non é una persona giurica privata e meno possiede un immobile di interesse culturale, tra l'altro ben specificati dall'art 2 dello stesso Decreto. Riguardo e forse lei intendeva questo, l'esenzione dell'imposta per la prima casa, non essendo da lei abitata in quanto iscritto AIRE e salvo convenzione contraria in eventuale patti bilaterali tra Svizzera ed Italia, lei purtroppo deve pagare l'imposta come se fosse la seconda casa. Ha ragione il Comune quindi, quando le contesta che non puó avere residenza AIRE e residenza italiana allo stesso tempo, ........a meno che lei non abbia il dono dell'ubiquitá . Si ricordi che comunque, una cosa é la residenza concessa da un paese straniero, sia UE che extracomunitario, secondo la legge del luogo ed altra cosa é l'iscrizione AIRE, secondo la legge italiana. Per normativa italiana, la residenza é il luogo di usuale domicilio, quindi nel suo caso, non mi pare proprio che possa decidere di cancellarsi dall'AIRE e riportare la residenza in Italia, a meno che non sia un pendolare giornaliero. | |
| | | epenco
Numero di messaggi : 1 Data d'iscrizione : 03.09.11
| Titolo: Re: ACQUISTO PRIMA CASA IN ITALIA E RESIDENZA ALL'ESTERO. Sab Set 03, 2011 3:26 pm | |
| - Citazione :
Riguardo e forse lei intendeva questo, l'esenzione dell'imposta per la prima casa, non essendo da lei abitata in quanto iscritto AIRE e salvo convenzione contraria in eventuale patti bilaterali tra Svizzera ed Italia, lei purtroppo deve pagare l'imposta come se fosse la seconda casa. Ha ragione il Comune quindi.
No, il Comune non ha ragione e nemmeno lei, sig Baccoli. Per i residenti all'estero l'acquisto della prima casa in Italia (in qualsiasi comune d'Italia, anche se la casa fosse in Sicilia, nel caso in questione) può fruire della relativa agevolazione. Salvo, ovviamente, che la casa non sia esclusa (per esempio: immobile classificato in catasto come abitazione di lusso). V. circolare n. 19/E del 1 marzo 2001, paragrafo 2.1.2. e circolare n. 1 del 2 marzo 1994 capitolo I, paragrafo 2, lett. b. In sintesi, per fruire dell’agevolazione, devono ricorrere le condizioni di cui alle lettere b) (assenza di altri diritti reali vantati su immobili ubicati nello stesso comune) e c) (novità nel godimento dell’agevolazione) della nota II-bis, mentre, considerato lo status di emigrato, non si richiede la residenza nel comune ove è ubicato l’immobile. La condizione di emigrato all’estero non deve nemmeno essere documentata con certificato di iscrizione all’AIRE (anagrafe italiana residenti all’estero), ma può essere autocertificata dall’interessato mediante dichiarazione resa nell’atto di acquisto ai sensi dell’articolo 46, d.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, recante disposizioni in materia di “Dichiarazioni sostitutive di certificazioni”. Per tutti i contribuenti che non hanno la cittadinanza italiana, l’agevolazione, invece, spetta solo se ricorrono tutte le condizioni di cui alla nota II bis, ed in particolare se l’acquirente abbia (o stabilisca entro diciotto mesi) la residenza nel comune in cui è ubicato l’immobile acquistato. Farebbe meglio a informarsi, sig Baccoli, prima di dare consulenze clamorosamente sbagliate con tanta sicurezza. E lei sig Lidia farebbe bene a procurarsi informazioni da persone qualificate, non sui forum Saluti GENTILE UTENTE,É TENUTO AL RISPETTO NEI CONFRONTI DELL'ADMIN.SE NON LE VA QUESTO FORUM É LIBERISSIMO DI CREARSENE UNO PROPRIO.PROVVEDO AD UN BAN TEMPORANEO IN ATTESA DELLA DECISIONE DEL DOTT.BACCOLI. | |
| | | Guido Baccoli Fondatore
Numero di messaggi : 2760 Età : 71 Località : Santo Domingo - Rep. Dominicana Data d'iscrizione : 12.01.08
| Titolo: Re: ACQUISTO PRIMA CASA IN ITALIA E RESIDENZA ALL'ESTERO. Lun Set 05, 2011 4:38 pm | |
| - epenco ha scritto:
-
- Citazione :
Riguardo e forse lei intendeva questo, l'esenzione dell'imposta per la prima casa, non essendo da lei abitata in quanto iscritto AIRE e salvo convenzione contraria in eventuale patti bilaterali tra Svizzera ed Italia, lei purtroppo deve pagare l'imposta come se fosse la seconda casa.
Ha ragione il Comune quindi.
No, il Comune non ha ragione e nemmeno lei, sig Baccoli. Per i residenti all'estero l'acquisto della prima casa in Italia (in qualsiasi comune d'Italia, anche se la casa fosse in Sicilia, nel caso in questione) può fruire della relativa agevolazione. Salvo, ovviamente, che la casa non sia esclusa (per esempio: immobile classificato in catasto come abitazione di lusso).
V. circolare n. 19/E del 1 marzo 2001, paragrafo 2.1.2. e circolare n. 1 del 2 marzo 1994 capitolo I, paragrafo 2, lett. b. In sintesi, per fruire dell’agevolazione, devono ricorrere le condizioni di cui alle lettere b) (assenza di altri diritti reali vantati su immobili ubicati nello stesso comune) e c) (novità nel godimento dell’agevolazione) della nota II-bis, mentre, considerato lo status di emigrato, non si richiede la residenza nel comune ove è ubicato l’immobile.
La condizione di emigrato all’estero non deve nemmeno essere documentata con certificato di iscrizione all’AIRE (anagrafe italiana residenti all’estero), ma può essere autocertificata dall’interessato mediante dichiarazione resa nell’atto di acquisto ai sensi dell’articolo 46, d.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, recante disposizioni in materia di “Dichiarazioni sostitutive di certificazioni”.
Per tutti i contribuenti che non hanno la cittadinanza italiana, l’agevolazione, invece, spetta solo se ricorrono tutte le condizioni di cui alla nota II bis, ed in particolare se l’acquirente abbia (o stabilisca entro diciotto mesi) la residenza nel comune in cui è ubicato l’immobile acquistato.
Farebbe meglio a informarsi, sig Baccoli, prima di dare consulenze clamorosamente sbagliate con tanta sicurezza. E lei sig Lidia farebbe bene a procurarsi informazioni da persone qualificate, non sui forum
Saluti
GENTILE UTENTE,É TENUTO AL RISPETTO NEI CONFRONTI DELL'ADMIN.SE NON LE VA QUESTO FORUM É LIBERISSIMO DI CREARSENE UNO PROPRIO.PROVVEDO AD UN BAN TEMPORANEO IN ATTESA DELLA DECISIONE DEL DOTT.BACCOLI. Quante fesserie e confusione!!!! Non ha fatto cenno nemmeno ad una legge (Le Circolari di chi poi? non sono leggi e poco mi interessano se non si riferiscono a norme precise), sa perché? Non esiste tale disposizione legislativa ed é ovvio che lei é uno dei tanti denigratori che fanno solamente brutte figure oltre che violare il Regolamento, nemmeno si presenta. Il mio nome e cognome sono ben chiari e non mi nascondo dietro nick per denigrare o correggere risposte totalmente fuori luogo come la sua. Il ban rimane permanente!!! La RESIDENZA si puó avere o AIRE o in Italia. Ovviamente il Comune ha tutte le ragioni di non voler iscrivere l'utente come residente in Italia, visto che prima bisogna cancellarsi dall'AIRE. Non é legale ad é ovviamente proibito, avere due Residenze. Ne abbiamo parlato a lungo e nel forum ci sono molte spiegazioni legali dell'argomento Residenza, basta cercarle per capire chi ha ragione e chi non ne ha. Riguardo la Tassa, pur non essendo un gran esperto in materia, almeno sto attento alle risposte di chi lo é con qualifica e riporto la risposta - Sereno.SCOLARO ha scritto:
- Sotto il profilo IRPEF l'incidenza dell'immobile non e' poi eccessiva. Si osserva unicamente come i redditi dei minori siano, a questi fini, imputabili al genitore, per cui poco muta se l'intesi a se' stesso o a figlio minore.
In tutte le ipotesi, e' dovuta l'ICI (in quanto non si tratta di una pertinenza della c.d. abitazione principale, cioe' quella in cui si abita). che potete leggere con un CLICK QUI | |
| | | Stefano De Nicola
Numero di messaggi : 2 Data d'iscrizione : 06.09.11
| Titolo: Re: ACQUISTO PRIMA CASA IN ITALIA E RESIDENZA ALL'ESTERO. Mar Set 06, 2011 10:59 am | |
| Scusate l'intromissione, ma ha ragione EPENCO al 100%
La Circolare n. 1 del 02/03/94 e' relativa al DDL 577/93 ed alla successiva L.133 del 26/02/1994, mentre la Circolare n. 19/E del 01/03/2001 e' relativa alla L. 448 del 23/12/1998; sono entrambe facilmente reperibili su Internet, ad esempio al link:
sosonline.aduc.it/scheda/agevolazioni+prima+casa_10498.php
ed entrambe sono ovviamente dell'Agenzia delle Entrate.
In piu', l'iscrizione all'AIRE comporta non solo la possibilita' di usufruire del beneficio, ma anche l'assenza delle necessita' di spostare la residenza entro i fatidici 18 mesi (peraltro meramente indicativi e non mandatori, come specificano piu' sentenze della Cassazione).
Mi scuso ancora per l'intromissione, ma, oltre ad averne conoscenza specifica, io ho vissuto di persona quanto detto, essendo iscritto all'AIRE ed avendo comprato casa con tali benefici.
Saluti | |
| | | bostik Amministratori
Numero di messaggi : 3912 Località : Italia Data d'iscrizione : 22.07.08
| Titolo: Re: ACQUISTO PRIMA CASA IN ITALIA E RESIDENZA ALL'ESTERO. Mar Set 06, 2011 11:39 am | |
| - Stefano De Nicola ha scritto:
- Scusate l'intromissione, ma ha ragione EPENCO al 100%
La Circolare n. 1 del 02/03/94 e' relativa al DDL 577/93 ed alla successiva L.133 del 26/02/1994, mentre la Circolare n. 19/E del 01/03/2001 e' relativa alla L. 448 del 23/12/1998; sono entrambe facilmente reperibili su Internet, ad esempio al link:
sosonline.aduc.it/scheda/agevolazioni+prima+casa_10498.php
ed entrambe sono ovviamente dell'Agenzia delle Entrate.
In piu', l'iscrizione all'AIRE comporta non solo la possibilita' di usufruire del beneficio, ma anche l'assenza delle necessita' di spostare la residenza entro i fatidici 18 mesi (peraltro meramente indicativi e non mandatori, come specificano piu' sentenze della Cassazione).
Mi scuso ancora per l'intromissione, ma, oltre ad averne conoscenza specifica, io ho vissuto di persona quanto detto, essendo iscritto all'AIRE ed avendo comprato casa con tali benefici.
Saluti Gentile utente, sappiamo tutti che una circolare non fa per nulla giusrisprudenza...comunque sentiamo il Dott.Baccoli.Le ricordo che,come da regolamento, che chi non è autorizzato,non può dare risposte. Saluti | |
| | | Guido Baccoli Fondatore
Numero di messaggi : 2760 Età : 71 Località : Santo Domingo - Rep. Dominicana Data d'iscrizione : 12.01.08
| Titolo: Re: ACQUISTO PRIMA CASA IN ITALIA E RESIDENZA ALL'ESTERO. Mar Set 06, 2011 4:52 pm | |
| - bostik ha scritto:
- Stefano De Nicola ha scritto:
- Scusate l'intromissione, ma ha ragione EPENCO al 100%
La Circolare n. 1 del 02/03/94 e' relativa al DDL 577/93 ed alla successiva L.133 del 26/02/1994, mentre la Circolare n. 19/E del 01/03/2001 e' relativa alla L. 448 del 23/12/1998; sono entrambe facilmente reperibili su Internet, ad esempio al link:
sosonline.aduc.it/scheda/agevolazioni+prima+casa_10498.php
ed entrambe sono ovviamente dell'Agenzia delle Entrate.
In piu', l'iscrizione all'AIRE comporta non solo la possibilita' di usufruire del beneficio, ma anche l'assenza delle necessita' di spostare la residenza entro i fatidici 18 mesi (peraltro meramente indicativi e non mandatori, come specificano piu' sentenze della Cassazione).
Mi scuso ancora per l'intromissione, ma, oltre ad averne conoscenza specifica, io ho vissuto di persona quanto detto, essendo iscritto all'AIRE ed avendo comprato casa con tali benefici.
Saluti Gentile utente, sappiamo tutti che una circolare non fa per nulla giusrisprudenza...comunque sentiamo il Dott.Baccoli.Le ricordo che,come da regolamento, che chi non è autorizzato,non può dare risposte. Saluti Ripeto che non sono esperto di imposte, ma non cambio la mia versione, almeno per quanto riguarda la ragione del Comune di non voler iscrivere la residenza se non si cancella dall'AIRE. Certamente il Dr. Scolaro, almeno in un'altra occasione se non in varie, ha specificato l'obbligatorietá di pagare in ogni caso l'ICI e molto difficilmente il DR Scolaro si sbaglia su queste indicazioni. I diciotto mesi franchi per usufruire delle agevolazioni, riguardano l'impegno di trasferire la residenza in quel Comune, ma non essendo un esperto non voglio insistere piú di tanto. Chiederó gentilmente al Dr Scolaro, un'eventuale ulteriore risposta in questa sezione. Ció non toglie comunque che al Regolamento del forum non esistono eccezioni ed il motivo é soprattutto, che esistono tanti acchiappafarfalle che pubblicano risposte o danno ragione ad uno o all'altro esclusivamente su una base di esperienza personale e non di specialista in materia, potendo screditare il forum per risposte campate in aria o date, ripeto, sulla base di un'esperienza personale che certamente non fa testo di legge o norme potendo benissimo essere ''un colpo di fortiuna'' o giú di li. Questo vale anche per il Signor Stefano di Nicola che é pregato di non pubblicare sentenze su chi ha ragione o meno. Alla prossima mi vedró costretto mio malgrado a prendere ulteriori provvedimenti. Nel frattempo spero che il Dr Scolaro trovi il tempo per apportare risposte piú concrete e fondate se si possa o meno usufruire di esenzioni fiscali per la prima casa ai cittadini italiani residenti AIRE. | |
| | | Stefano De Nicola
Numero di messaggi : 2 Data d'iscrizione : 06.09.11
| Titolo: Re: ACQUISTO PRIMA CASA IN ITALIA E RESIDENZA ALL'ESTERO. Mer Set 07, 2011 5:36 am | |
| Gentile Dott. Baccoli
Mi vedo costretto mio malgrado a risponderle perche' ritengo i toni usati da Lei usati non consoni al contesto, e la nota apposta al mio commento non pertinente allo stesso.
La persona che ha iniziato il post non ha mai parlato di doppia residenza, ma ha posto un problema di pertinenza tra l'iscrizione all'AIRE ed il possesso di prima casa in Italia (con tutte le relative agevolazioni fiscali, dall'esenzione ICI all'imposta di registro al 3%). Lo stesso non ho fatto io. Inoltre non e' esatto neanche il commento riportato del Dr. Scolaro (che peraltro non ha scritto personalemente su questo forum, e di cui, quindi, non sarebbe corretto riportare pareri dati su altre questioni, ma che in ogni caso e' riferito ad una pertinenza di un'abitazione non principale, quindi del tutto non consono al contesto): riguardo al pagamento dell'ICI, per la prima casa gli iscritti all'AIRE sono esentati come quasiasi altro cittadino di nazionalita' italiana; in questo caso pero', il Comune di locazione dell'immobile puo' esercitare il diritto di imposta (in altre parole bisogna fare riferimento alle disposizioni comunali in materia catastale), in deroga alla legge nazionale. Nessuno ha perlatro parlato di 18 mesi "franchi", come de Lei riportato, ma di "necessita' di spostare la residenza entro i" 18 mesi, come io ho testualmente detto.
La Inviterei con cio' a controllare meglio le espressioni piuttosto colorite da Lei usate (acchiappafarfalle, campate in aria, colpo di fortuna, risposte piu' concrete e fondate ...), o quanto meno a chiedere gentilemente in base a cosa le informazioni fornite arrivino.
Io sono un professionista titolare di un'impresa di costruzioni in Italia, abilitato all'esercizio della professione ed iscritto per tanti anni all'Albo Professionale degli ingegneri ed architetti (non piu' da quando sono all'estero ovviamente), ed ho prestato consulenze giurate piu' volte per conto della pubblica amministrazione.
I suoi eventuali provvedimenti puo' ovviamente prenderli in base a quanto meglio Lei creda: per quanto mi riguarda e' chi scrive o cerca informazioni su internet che dovrebbe essere tutelato, piuttosto, da post o forum in cui non e' permessa dialettica, e su cui delle legittime richieste di informazioni vengono storpiate e maldirezionate. Conversazioni private, cosi' come scambi coloriti di espressioni, farebbero meglio a rimanere tranquillamente in ambito, appunto, privato.
Un risposta professionale alla domanda posta da GIORGIO.LIDIA avrebbe dovuto suonare piu' o meno cosi: "Caro GIORGIO.LIDIA , Lei non e' tenuto a fare nulla per convincere il Comune di non dover spostare la residenza per ottenere il diritto a non pagare l'ICI, a meno che le normative comunali non prevedano esplicitamente il pagamento dell'imposta sulla prima casa anche per gli iscritti all'AIRE, in delega alla legge nazionale (cosa che Lei dovrebbe verificare nel Comune di ubicazione dell'immobile). E' in ogni caso il Comune a doverLa chiamare in causa per il pagamento (eventualmente tramite un'azione legale), Lei non e' appunto tenuto a fare niente). Nel caso in cui il pagamento dell'ICI fosse dovuto, a Lei non resterebbe altra scelta se non tra lo spostare la residenza (entro 18 mesi dall'acquisto pena la perdita dell'agevolazione sull'imposta di registro) o pagare l'ICI."
Invece a EPENCO un buon amministratore di forum avrebbe dovuto rispondere qualcosa tipo: "Gentile EPENCO, grazie per il parere circostanziato e tecnico fornito, corredato dei relativi riferimenti legislativi (tali infatti sono le Circolari): sembra che Lei sia un tecnico o perlomeno un competente in materia. Avrei pertanto piacere di ricevere, anche privatamente, una sua che ne qualificasse i titoli in base a cui i pareri sono dati".
Resto a disposizione per qualunque chiarimento.
Cordiali Saluti Dott. Ing. Stefano De Nicola (non Di, evidentemente anche per i nomi propri le informazioni posso essere distorte: immagino che il Dott. Baccoli conosca la differenza tra i due tipi di suffisso) | |
| | | bostik Amministratori
Numero di messaggi : 3912 Località : Italia Data d'iscrizione : 22.07.08
| Titolo: Re: ACQUISTO PRIMA CASA IN ITALIA E RESIDENZA ALL'ESTERO. Mer Set 07, 2011 8:51 am | |
| - Stefano De Nicola ha scritto:
- Gentile Dott. Baccoli
Mi vedo costretto mio malgrado a risponderle perche' ritengo i toni usati da Lei usati non consoni al contesto, e la nota apposta al mio commento non pertinente allo stesso.
La persona che ha iniziato il post non ha mai parlato di doppia residenza, ma ha posto un problema di pertinenza tra l'iscrizione all'AIRE ed il possesso di prima casa in Italia (con tutte le relative agevolazioni fiscali, dall'esenzione ICI all'imposta di registro al 3%). Lo stesso non ho fatto io. Inoltre non e' esatto neanche il commento riportato del Dr. Scolaro (che peraltro non ha scritto personalemente su questo forum, e di cui, quindi, non sarebbe corretto riportare pareri dati su altre questioni, ma che in ogni caso e' riferito ad una pertinenza di un'abitazione non principale, quindi del tutto non consono al contesto): riguardo al pagamento dell'ICI, per la prima casa gli iscritti all'AIRE sono esentati come quasiasi altro cittadino di nazionalita' italiana; in questo caso pero', il Comune di locazione dell'immobile puo' esercitare il diritto di imposta (in altre parole bisogna fare riferimento alle disposizioni comunali in materia catastale), in deroga alla legge nazionale. Nessuno ha perlatro parlato di 18 mesi "franchi", come de Lei riportato, ma di "necessita' di spostare la residenza entro i" 18 mesi, come io ho testualmente detto.
La Inviterei con cio' a controllare meglio le espressioni piuttosto colorite da Lei usate (acchiappafarfalle, campate in aria, colpo di fortuna, risposte piu' concrete e fondate ...), o quanto meno a chiedere gentilemente in base a cosa le informazioni fornite arrivino.
Io sono un professionista titolare di un'impresa di costruzioni in Italia, abilitato all'esercizio della professione ed iscritto per tanti anni all'Albo Professionale degli ingegneri ed architetti (non piu' da quando sono all'estero ovviamente), ed ho prestato consulenze giurate piu' volte per conto della pubblica amministrazione.
I suoi eventuali provvedimenti puo' ovviamente prenderli in base a quanto meglio Lei creda: per quanto mi riguarda e' chi scrive o cerca informazioni su internet che dovrebbe essere tutelato, piuttosto, da post o forum in cui non e' permessa dialettica, e su cui delle legittime richieste di informazioni vengono storpiate e maldirezionate. Conversazioni private, cosi' come scambi coloriti di espressioni, farebbero meglio a rimanere tranquillamente in ambito, appunto, privato.
Un risposta professionale alla domanda posta da GIORGIO.LIDIA avrebbe dovuto suonare piu' o meno cosi: "Caro GIORGIO.LIDIA , Lei non e' tenuto a fare nulla per convincere il Comune di non dover spostare la residenza per ottenere il diritto a non pagare l'ICI, a meno che le normative comunali non prevedano esplicitamente il pagamento dell'imposta sulla prima casa anche per gli iscritti all'AIRE, in delega alla legge nazionale (cosa che Lei dovrebbe verificare nel Comune di ubicazione dell'immobile). E' in ogni caso il Comune a doverLa chiamare in causa per il pagamento (eventualmente tramite un'azione legale), Lei non e' appunto tenuto a fare niente). Nel caso in cui il pagamento dell'ICI fosse dovuto, a Lei non resterebbe altra scelta se non tra lo spostare la residenza (entro 18 mesi dall'acquisto pena la perdita dell'agevolazione sull'imposta di registro) o pagare l'ICI."
Invece a EPENCO un buon amministratore di forum avrebbe dovuto rispondere qualcosa tipo: "Gentile EPENCO, grazie per il parere circostanziato e tecnico fornito, corredato dei relativi riferimenti legislativi (tali infatti sono le Circolari): sembra che Lei sia un tecnico o perlomeno un competente in materia. Avrei pertanto piacere di ricevere, anche privatamente, una sua che ne qualificasse i titoli in base a cui i pareri sono dati".
Resto a disposizione per qualunque chiarimento.
Cordiali Saluti Dott. Ing. Stefano De Nicola (non Di, evidentemente anche per i nomi propri le informazioni posso essere distorte: immagino che il Dott. Baccoli conosca la differenza tra i due tipi di suffisso) Gentile Ing. De Nicola,perchè non si crea un forum tutto suo,invece di dare indicazioni al Dott. Baccoli su come gestire un forum e soprattutto su come dare risposte professionali...??? !!! Provvedo ad un ban temporaneo in attesa di una decisione del Dott.Baccoli. Saluti | |
| | | Guido Baccoli Fondatore
Numero di messaggi : 2760 Età : 71 Località : Santo Domingo - Rep. Dominicana Data d'iscrizione : 12.01.08
| Titolo: Re: ACQUISTO PRIMA CASA IN ITALIA E RESIDENZA ALL'ESTERO. Ven Set 09, 2011 6:08 pm | |
| Il DR Scolaro ha dato le risposte da me citate in questo forum e viste le critiche molto sciocche ed ingiuste al mio operato, oltre al non rispetto gravissimo del Regolamentpo del forum, che si suppone una persona tanto critica ed attenta, abbia letto al momento della sua iscrizione, il Ban é definitivo.
Come detto da bostick, nessuno é obbligato a dare credito o meno al forum ed ai suoi moderatori, ma se si iscrive e scrive é soggetto come tutti al rispetto del Regolamento; se non le piace il Regolamento od altre cose, vada da un'altra parte dove la sua voce sia piú autorevole che in questo sito.
Per gli ''stimati'' lettori ed iscritti, lLa risposta del Dr Scolaro é stata:
'' si consideri come l'agevolazione riguardi l'imposta di registro. L'imposta di registro e' diversa dall'ICI. ogni imposta ha una propria regolazione. '' Quindi in ogni caso, l'ICI é dovuta | |
| | | Dario Luisi
Numero di messaggi : 1 Data d'iscrizione : 03.04.12
| Titolo: Esenzione dall'obbligo di trasferire la residenza per iscritti AIRE Mar Apr 03, 2012 5:10 am | |
| Salve, innanzitutto vi ringrazio per la presenza di questo Forum. Dopodomani acquisterò un'abitazione in Italia, sono residente all'estero ed iscritto all'AIRE. Grazie alle vostre indicazioni ho trovato questo, che spero possa esservi utile: Sito dell'Agenzia delle Entrate, Documentazione, Archivio, Annuario 2012 (non mi è possibile pubblicare un Link, purtroppo)
Dall'Annuario 2012 dell'Agenzia delle Entrate cito i due passaggi inerenti alla questione:
1) REQUISITI PER I BENEFICI I requisiti necessari per fruire delle agevolazioni prima casa sono: • l’abitazione non deve avere le caratteristiche di lusso indicate dal decreto ministeriale del 2 agosto 1969 (G.U. n. 218 del 27/8/69) • l’immobile deve essere ubicato nel comune in cui l’acquirente ha la propria residenza o in cui inten- de stabilirla entro diciotto mesi dalla stipula o nel comune in cui l’acquirente svolge la propria attivi- tà ovvero, se trasferito all’estero per lavoro, in cui ha sede il datore di lavoro; per i cittadini residen- ti all’estero (iscritti all’Aire, anagrafe degli italiani residenti all’estero), deve trattarsi di prima casa pos- seduta sul territorio italiano.
2) ALCUNI CASI PARTICOLARI (Omissis)
Cittadino italiano non più residente Anche chi è emigrato all’estero può acquistare in regime agevolato un immobile, a prescindere dalla sua ubicazione sul territorio nazionale. Ovviamente, in tal caso, l’agevolazione compete qualora sussistano gli altri requisiti e, in particolare, a condizione che l’immobile sia acquistato come “prima casa”. Non è necessario per l’acquirente stabilire entro diciotto mesi la residenza nel comune in cui è situato l’immobile acquistato.
Grazie ancora e cordiali saluti, Dario Luisi | |
| | | Sax
Numero di messaggi : 1 Data d'iscrizione : 03.11.12
| Titolo: Re: ACQUISTO PRIMA CASA IN ITALIA E RESIDENZA ALL'ESTERO. Sab Nov 03, 2012 12:34 pm | |
| Buonasera a tutti. Subentro, se possibile, in questa discussione con un caso attinente ma che presenta delle sostanziali differenze.
Ho acquistato ad ottobre del 2011 un immobile in corso di costruzione in un comune non distante dal mio abituale luogo di lavoro ma NON sede del datore di lavoro. Non avendo all'epoca idea di dovermi trasferire all'estero, non ho specificato alcunché di attinente nel relativo atto notarile rogitato.
A maggio del 2012 ho iniziato un periodo di distacco all'estero della durata presunta di un anno mentre al contempo specifiche turbative instauratesi con la società costruttrice han fatto sì che i lavori di edificazione dell'immobile in argomento venissero sospesi.
Difficile se non impossibile sarà per me terminare la costruzione entro i 18 mesi previsti per portare la residenza nella mia futura nuova prima abitazione per cui, nelle more di tale eventualità, temo di essere chiamato a pagare la differenza di quanto ad oggi versato usufruendo dei benefici inerenti la prima abitazione nonchè di perdere ogni possibile beneficio fiscale nel prosieguo e completamento della costruzione in argomento.
La domanda che ho posto a più enti tra il Comune; Agenzia delle Entrate; Notaio e Commercialista senza ottenere una risposta chiara e soprattutto certa è in relazione alla mia possibile iscrizione all'AIRE. Ovvero l'iscrizione all'AIRE comporta una sospensione dei termini dei 18 mesi per il periodo di residenza all'estero oppure no? Posso contare di avere un bonus oltre ai 18 mesi in relazione al periodo di mia permanenza e residenza all'estero?
In attesa di cortese riscontro ringrazio e porgo distinti saluti. | |
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