visto turismo in italia per una cittadina dominicana

Buongiorno a tutti... dopo una ricerca su internet ho deciso di iscrivermi a questo sito perchè credo che sia la fonte più seria per cercare di recuperare tutte le informazioni che necessito.
Vi spiego il mio problema, che credo sia quello di tanti.
dopo 4 mesi di conoscenza online nella quale c'era già un buon feeling con questa ragazza, durante un viaggio in rep. dominicana ci siamo conosciuti e frequentati per tutto il periodo della mia vacanza (circa 2 settimane), in cui ne è nata una bella storia d'amore...
Ora mi trovo a sbattere la testa col famoso visto per farle visitare il nostro paese per un periodo da valutare. Lo scopo del viaggio è chiaramente quello di vedere le sue attitudini di vita nel nostro paese, il passare dell'altro tempo insieme per vedere il rapporto di coppia, il conoscere la mia famiglia e perchè no, visitare anche il nostro paese.
Mi sono letto tutta la documentazione che è presente sul sito dell'ambasciata italiana a santo domingo... non è tutto chiarissimo però i principali dubbi mi vengono dati dalle condizioni della mia ragazza, che qui vi spiego.
Lei ha 20 anni, vive in capitale a casa di un'amica e della madre dell'amica.
non credo che lei abbia proprietà terriere.
Lavora in una fabbrica, dove lavorando 12 ore al giorno riesce a portare a casa uno stipendio di 4000 pesos (alla faccia degli scioperi alitalia...)!!!
Lavora in questa fabbrica da pochi mesi...
Non credo che abbia un conto in banca vista la giovane età e visto lo scarso reddito che le basta giusto per vivere.
Ho capito che uno dei leit motive dell'esito positivo di una concessione del visto è che il quadro personale del richiedente del visto sia quello di avere un lavoro ben retribuito, stabile da anni e magari con qualche proprietà immobile... tutte cose che lei non ha...

io ho 28 anni, italiano, buon reddito, lavoro da 6 anni, ho un appartamento intestato a me (seppure con mutuo), e non ho problemi a coprire le spese per la fideiussione, per il biglietto aereo, per l'appuntamento consolare e l'eventuale assicurazione...

credo che tramite i tabulati telefonici si possa vedere che negli ultimi 4-5 mesi ci son stati molti scambi telematici... sia via telefono che via email... poi vabbè foto della vacanza ecc ecc...

detto questo vi chiedo se potete in qualche modo aiutarmi o se pensate che sia proprio una mission impossible.

vi ringrazio per la disponibilità e la collaborazione

Buongiorno.
il suo é un problema comunissimo, ma certamente non si possono dare risposte con una buona sicurezza e serietá sul caso in particolare.
Si dovrebbero controllare e ricontrollare tutti i documenti che si possono produrre, oltre a quelli anagrafici dove spesso si nascondono delle trappole con errorini che sfuggono un po' a tutti, ma non certo a un professionista e nemmeno all'Ambasciata e questo in forum ovviamente non si fa e non si puó fare, peró le risposte generali ai suoi dubbi sono giá stati tutti trattati.

Legga questi topic facendo click sopra:
Consigli pratici ;
attenzione alla procedura e agli errori ;
VISTO DI TURISMO PER MOTIVI AFFETTIVI - GIURISPRUDENZA ;

Purtroppo i commenti e le critiche sarebbero molte, ma in questo forum non ci dilunghiamo su questo, ci concentriamo su ció che la legge dice ed ordina, il resto lo lasciamo ai lettori ed ognuno di noi fa la sua piccola parte nella sua vita professionale e social-politica.
Buona lettura, in bocca al lupo e buon anno.

Buongiorno sig. Baccoli,
intanto la ringrazio per la risposta.
ho letto i forum ed i consigli...
il mio dubbio è questo: appurato che non vengano commessi errori/errorini nella compilazione di tutti i documenti... eventualmente si può riprovare, dagli errori non si finisce mai di imparare!
Ho però timore del fatto che l'ambasciata non conceda il visto perchè la ragazza in questione ha un lavoro con un reddito troppo basso o perchè non possiede nulla.
Se tutto è compilato bene, può essere rifiutato un visto solo per motivi che riguardano la condizione economica?

Buon anno anche a lei

saluti

Il fatto che la legge prevede il rilascio del visto quando esiste una garanzia (fideiussione, alloggio e assicurazione medica), ma l'interpretazione é spesso abusiva (vedere le sentenze riportate del TAR) e il motivo del rifiuto del rilascio non lo scrivono e nemmeno lo dicono mai.

Quindi se non é qualche buon addetto ai lavori a fare il tutto e garantire l'integritá, la comletezza e la mancanza di errori, mai si riesce a saper se la negazione viene per un errore o per motivi che non esistono. Questo é uno dei motivi principali per cui al rifiuto difficilmente viene fatta opposizione al TAR (esiste il gratuito patrocinio e i tempi non sono cosí lunghi come si voglia far credere)...proprio per l'incertezza di essere sicuri se il motivo é la mancanza o un errore nei documenti o nei moduli o non esiste ragione per negare il visto, si perderebbe tempo e denaro. Legga piú con attenzione e vedrá che queste precisazioni appena fatte, le trova anche nelle discussioni che le ho consigliato.

Buongiorno sig. Baccoli,
una domanda: oggi sono venuto a sapere che la mia ragazza ha una sorella a madrid. La sorella ha invitato facilmente il figlio e la ragazza di suo figlio.
Quello che volevo sapere è questo: se la sorella della mia ragazza la invita facilmente in spagna, io dalla spagna posso portarla qua per un periodo e poi riportarla in spagna?
Una volta all'interno della UE una cittadino con un visto per un paese interno nella UE può muoversi liberamente all'interno della UE?
La ringrazio

buona domenica

Non mi fiderei a correre questo rischio. La libera circolazione é ancora molto insicura anche per i familiari extracomunitari di cittadini italiani, seppura le norme UE siano abbastanza chiare, peró non é libero di circolare chi entra per turismo in un determinato Paese. É vero che il visto é shengen, ma é qanche vero che si deve specificare il Paee di destino. Nel suo caso sarebbe la Spagna, quindi in Italia in teoria potrebbe passare, ma non permanerci con un visto per la Spagna.

Immaginavo che fosse un pò rischioso.
Mi scusi un altra domanda, vista la sua esperienza deduco che lei lo faccia anche per lavoro.
Da quello che vedo lei ha un ufficio in rep dominicana a santo domingo.
Se le mandassi la mia ragazza nel suo ufficio, lei potrebbe darci una mano? E' chiaro che sono disposto a pagare normalmente la sua parcella per la consulenza...
io ora mi sto muovendo per avere tutti i documenti necessari però il suo aiuto sarebbe fondamentale...

Trattandosi di un eventuale incarico personale, se lo desidera puó contattarmi privatamente.

Guido Baccoli ha scritto:

Non mi fiderei a correre questo rischio. La libera circolazione é ancora molto insicura anche per i familiari extracomunitari di cittadini italiani, seppura le norme UE siano abbastanza chiare, peró non é libero di circolare chi entra per turismo in un determinato Paese. É vero che il visto é shengen, ma é qanche vero che si deve specificare il Paee di destino. Nel suo caso sarebbe la Spagna, quindi in Italia in teoria potrebbe passare, ma non permanerci con un visto per la Spagna.

Guido,non sarei cosí pessimista:se il visto é Schengen ed i termini di quest'ultimo sono rispettati non dovrebbero esserci problemi:l'importante é che una volta in Italia faccia la dichiarazione di presenza entro gli 8 gg. dal suo arrivo.Mi sorprende invece che il consolato spagnolo in RD abbia concesso un visto turistico(o era per famiglia?) alla sorella della fidanzata dell'amico Lux80...

guarda non so di che tipo di visto era... so che questa madre ha invitato il figlio ed anche la fidanzata del figlio... e la mia ragazza ha detto che la sorella non ha avuto grosse difficoltà ad ottenere il visto...
per questo stavo valutando anche questa ipotesi!

Bostik non é questione di pessimismo, ma di prudenza professionale dovuta a gravi realtá che si sono verificate addirittura per il solo transito in paese UE (per Francia e Spagna é successo a miei clienti) e in forum come il nostro ed altri, non si contano i casi patetici raccontati dai lettori VEDI QUI . . Ti ricordo che nel modulo shengen si richiede la destinazione principale e non é una domanda a caso. In teoria per poter fare ció che vuole lux80 si dovrebbe chiedere un secondo visto anche per l'Italia. Giá in altro forum avevo spiegato che certi sotterfugi sono assolutamente da evitare e molto pericolosi anche dal punto di vista penale e qui lo ribadisco.

Oltrettutto ricordo che la Guardia di Frontiera puó benissimo rifiutare l'entrata anche a chi é provvisto di visto per l'Italia, se su richiesta (raro, ma succede) di dimostrazione dei requisiti per la concessione del visto, lo sprovveduto viaggiatore non ha con se l'originale dell'assicurazione medica, l'originale della fideiussone e l'invito del cittadino italiano che garantisce l'alloggio. Questi tre requisiti in caso di visto per la Spagna non ci sarebbero proprio (a meno che non li faccia a parte), quindi l¿entrata e la permanenza in territorio italiano sarebbero privi dei suddetti requisiti...senza contare che parliamo della Repubblica Dominicana, indicata dal MAE, come nazione con forte rischio d'immigrazione a rischio.

Invece non mi sorpende il visto per la Spagna, che ha ottenuto il figlio e la sua fidanzata su invito della madre, che ha un'altro peso ed ormai é difficile che si impedisca ad un figlio e alla sua futura sposa, di visitare la madre e far conoscere la fidanzata. Senza considerare che la Spagna é molto piú elastica per questo tipo di visti ed oltrettutto e soprattutto, non conosciamo le condizioni socio economiche di questo figlio e ancor meno la documentazione presentata.

Ognuno é libero di rischiare ció che crede, peró riguardo il rispetto della libera circolazione é dovuto obbligatoriamente solamente ai cittadini UE e loro familiari anche extracomunitari. Ció nonostante quanti casi si sono presentati dove questa libera circolazione non é rispettata? Imaginiamoci per i non familiari di cittadini UE, invitati per turismo in un Paese e poi trasportato in Italia....... . Lo farebbero tutti e il problema della difficoltá di entrare in Italia per i dominicani sarebbe superata (aggirata), considerando che quasi il 60% della popolazione ha un familiare regolarmente residente in Spagna.

capisco benissimo sig. Baccoli,
dalla serietà e dalla precisione con cui risponde a tutte le domande/informazioni sul forum mi rendono felice di aver trovato una persona che può aiutarmi in prima persona in questa pratica.
Le ho inviato una mail al suo indirizzo privato [url=mailto://pubblicare la e-mail personale, é vietato dal regolamento.com]pubblicare la e-mail personale, é vietato dal regolamento.com[/url].
dalla storia che ho letto nel suo link sopra, potrebbero esserci problemi se il visto viene concesso in italia ma il volo fa scalo in un paese tipo francia/spagna???
sarebbe la beffa peggiore...
incredibile pensare a tutte queste difficoltà per far arrivare delle brave persone dalla rep. dominicana, quando da certi paesi dell'est europa entrano centinaia di delinquenti ogni giorno liberamente senza nessun controllo...

Un'altra domanda:
io vorrei far conoscere la vita italiana alla mia ragazza, in modo che si renda conto di come si viva qui e valutare così se l'amore che c'è può andare avanti anche qui.
visto che il visto turistico è molto difficile da ottenere... quali sono i visti più facili da ottenere senza dover ricorrere al matrimonio?
Un visto per lavoro sarebbe più semplice da ottenere?
non voglio smettere di sognare di stare insieme alla mia ragazza perchè uno stato non lo permette...

A parte il matrimonio, esisterebbe la possibilitá di richiedere un visto per lavoro dipendente, ma é lungo nel tempo e non é facile rientrare nel decreto flussi. Parlo al passato perché per quest'anno 2009 non ci sono nuove quote e un decreto flussi, bensi si recuperano tutte le domande in esubero che non sono rientrate nelle quote di richiesta per il 2008.

Il suo desiderio di far conoscere la vita, il clima, le abitudini, i ritmi e la cultura in generale del nostro paese é un'esigenza di tutti coloro che sono fidanzati con extracomunitari ed é normale. La legge lo permette, ancor piú adesso che si parla di penale per la clandestinitá e di chi lo ''protegge'' anche se le ragioni siano del tutto lecite e umane. Purtroppo dietro la negazione el visto ci sono altre motivazioni oltre a quello del rischio di immigrazione a rischio, che preferisco non menzionare, ma che quasi tutti conoscono abbastanza bene.

lux80 ha scritto:

Un'altra domanda:
io vorrei far conoscere la vita italiana alla mia ragazza, in modo che si renda conto di come si viva qui e valutare così se l'amore che c'è può andare avanti anche qui.
visto che il visto turistico è molto difficile da ottenere... quali sono i visti più facili da ottenere senza dover ricorrere al matrimonio?
Un visto per lavoro sarebbe più semplice da ottenere?
non voglio smettere di sognare di stare insieme alla mia ragazza perchè uno stato non lo permette...

Leggendo la tua storia,Lux,mi viene in mente di consigliarti tanta prudenza,capisco il tuo entusiasmo e magari era il primo viaggio ai caraibi ...15 gg. sono relativamente pochi per sapere se lei é la donna ideale per te ed un visto turistico di 3 mesi sarebbe ideale per te,per far conoscere alla tua attuale partner come si vive in Italia.É un problema comune a molti,di fronte all'impossibilitá del turistico ci si getta a capofitto nel matrimonio con le conseguenze che poi si sanno...se puoi fai qualche viaggio in piú tu in RD,anche prima di procedere col turistico o altri tipi di visto.
Comunque sono solo opinioni personali,auguri!

Caro Lux80, un saluto.

Proprio con riferimento alle sue difficoltà, ho scritto un topic di utilità generale, che la invito a consultare.


Un cordiale saluto ed in bocca ai lupi burocratici,

Ciao Amedeo, molto buono e utile agli utenti, anche se in senso molto generale il tuo topic con i 5 punti di possibili soluzioni, a cui faremo riferiremo ogni volta che ci chiederanno le alternative al visto turistico.
Da considerare peró che nel caso di lux80 e di tanti altri che non hanno il proprio partner non ancora coniuge, rimane in piedi quasi esclusivamente il punto 1 (visto per turismo).

La convivenza riconosciuta é proprio di pochi paesi e quasi tutti non hanno bisogno del visto per entrare in Italia (Olanda, USA etc) e comunque non abbiamo (almeno io, non so tu) esperienza sull'applicazione corretta della norma da parte delle Ambasciate.
Il Visto per lavoro come hai spiegato benissimo, é per il momento impraticabile;
quello per studio é lungo, costoso e di esito incerto (almeno qui in RD ne hanno rifiutato per colossali e trasparentissimi casi di veridicitá e di figli di famiglie benestanti).
Quello per il personale domestico assunto come cittadino iscritto all'Aire, lo vedo troppo lungo, e un po' prericoloso...ricordiamoci che chi si iscrive all'Aire perde molti diritti come quello dell'assistenza sanitaria completa e il medico di famiglia, senza considerare che é uno status di residente fasullo...personalmente ed é una mia idea personale, non lo vedo affatto bene come soluzione praticabile.

Rimane quindi per la maggior parte dei casi e in particolare quello di lux80, solamente il visto di turismo breve (da 15 a 20 giorni). É vera la difficoltá che abbiamo ormai trattato e ritritato in mille salse in questo e molti altri forum, di ottenere il visto anche anzi soprattutto, per la facile confusione delle Ambasciate, tra discrezionalitá e arbitrarietá che a volte si trasforma addirittura in abuso, peró e questo l'ho detto anche a lux80 che mi ha contattato privatamente, se la persona che invita in caso di rifiuto é decisa a far ricorrere al TAR e si é sicuri di non aver commesso errori e/od omissioni e la documentazione aggiuntiva dimostra la buona fede e quindi un privilegio all'interesse legittimo che prevede la legge Shengen, il visto lo ottiene in un anno circa. I costi del TAR non sono quelli che si volgiono far credere, io e Iura lo abbiamo verificato a Roma, (LEGGI ANCHE QUI CLICK )perché c'é da considerare che chi ricorre é lo straniero e quasi sempre lo straniero rientra in un reddito basso che prevede il gratuito patrocinio; in tutto si spenderanno dai 200 ai 400 euro e ormai le sentenze passate ci hanno insegnato che se non é perché esiste un pericolo pubblico, il giudice condanna l'Ambasciata e il MAE e basta e mai in nessuna sentenza si parla del reddito dell'invitato extracomunitario.

In realtá la legge impedisce ed abbiamo oltre che alle varie sentenze TAR, anche il commento di un Magistrato penale che si occupa di immigrazione clandestina (CLICK QUI ), di rifiutare il visto anche se l'invitato é disoccupato e povero in canna...queste mancanze sono completamente coperte per legge dall'invitante, con il suo lavoro (reddito), disponibilitá di alloggiare, pagamento del trasporto aereo, assicurazione medica ed infine dalla fideiussione per 30.000 euro.

Una precisazione (nell'ambito dell'Unione europea e, quindi, senza riferimenti alle condizioni di rilascio di visto d'ingresso): l'art. 2, comma 1, lett. b), n. 2 D. Lgs. 6 febbraio 2007, n. 30, considera rilevante una situazione di "convivenza", ma solo a condizione che ciò rilevi per lo Stato membro "ospitante", il ché esclude che una tale situazione, pur se valida in altro Stato membro, possa essere riconosciuta in Italia.
Il testo cui si fa riferimento è, testualmente:
".... il partner che abbia contratto con il cittadino dell'Unione un'unione registrata sulla base della legislazione di uno Stato membro, qualora la legislazione dello Stato membro ospitante equipari l'unione registrata al matrimonio e nel rispetto delle condizioni previste dalla pertinente legislazione dello Stato membro ospitante; ....".
Da ciò si desume come possa rilevare abbastanza poco, se non nulla, una situazione di questo tipo anche ad altri fini.

Sereno.SCOLARO ha scritto:

Una precisazione (nell'ambito dell'Unione europea e, quindi, senza riferimenti alle condizioni di rilascio di visto d'ingresso): l'art. 2, comma 1, lett. b), n. 2 D. Lgs. 6 febbraio 2007, n. 30, considera rilevante una situazione di "convivenza", ma solo a condizione che ciò rilevi per lo Stato membro "ospitante", il ché esclude che una tale situazione, pur se valida in altro Stato membro, possa essere riconosciuta in Italia.
Il testo cui si fa riferimento è, testualmente:
".... il partner che abbia contratto con il cittadino dell'Unione un'unione registrata sulla base della legislazione di uno Stato membro, qualora la legislazione dello Stato membro ospitante equipari l'unione registrata al matrimonio e nel rispetto delle condizioni previste dalla pertinente legislazione dello Stato membro ospitante; ....".
Da ciò si desume come possa rilevare abbastanza poco, se non nulla, una situazione di questo tipo anche ad altri fini.

... ho notizia di un caso proprio di questo tipo riconsciuto ai sensi del DL 30/2007 (convivenza registrata in Olanda, con successivo trasferimento in Italia).

Un saluto,

Non metto in dubbio che possa anche essere accaduto .... infatti, a volte, può anche accadere che sfugga questa condizione, cioe' del fatto come debba essere presa in considerazione la legislazione dello Stato membro "ospitante" e non quella dello Stato membro in cui la c.d. unione registrata è stata formalizzata.
Tra l'altro, questo aspetto è presente nella Direttiva 2004/38/CE, non casualmente, in quanto la Direttiva, in caso contrario, sarebbe intervenuta in materia che è di esclusiva competenza degli Stati membri, cioe' materia "nazionale"; con la formulazione adottata si è cercato di contemperare le esigenze del rispetto delle leggi "nazionali" dei singoli Stati membri con le esigenze in materia di libertà di circolazione.
Ricordo, per inciso, come la disposizione sopra richiamata attenga alla definizione / qualificazione di "famigliare", cioè a persone il cui diritto di soggiorno sussiste in relazione ad altra persona e non a titolo indivduale.

Tornando all'art. 2 in discussione, quando interpreto una legge e soprattutto quando deriva da un compimento di adeguamento legislativo richiesto dalle direttive UE, considero sempre due fattori:

1. il legislatore italiano non puó pensare e meno dettare norme che incidano sugli altri paesi, legiferando comedeve comportarsi un territorio non italiano, semmai adegua e regola l'esigenza UE per l'Italia;
   
2. quando ''ricopia'' la frase della direttiva UE, la sta vedendo sotto il profilo del comportamento delle nostre amministrazioni, magari non rendendosi conto che succede come al legislatore della 218/95, che dovrebbe omettere oppure aggiungere una o piú parole.
   

A mio avviso la parola ''ospitante'' é stata maldestramente lasciata e non puó riferirsi all'Italia. La ragione della mia conclusione é semplice; che senso avrebbe menzionare questa possibilitá di ricongiungimento familiare se ci si riferisce ad altri Stati UE e non all'Italia? Oltretutto sappiamo bene che:

1. l'Italia non riconosce questo tipo di unione di fatto, quindi non si puó equiparare l'unione registrata come quella del matrimonio ;
   
2. che il legislatore italiano non puó minimamente formulare una norma che riguardi altri Stati e le loro leggi;
   

quindi la norma non avrebbe senso di esistere se questa possibilitá non puó essere contemplata per l'Italia. Piuttosto con un'ennesima e maldestra esposizione, ci si riferisce ad un unione di fatto registrata e riconosciuta da altri Paesi UE, nel quale un cittadino dell'Unione con un altro cittadino dell'unione o extracomunitario, abbia ottenuto per ragioni legislative locali, una registrazione valida come coppia di fatto con valenza simile al matrimonio.

Per fare un semplice esempio e cercare di capire la parola ''ospitante'', facciamo un esempio:
Un cittadino francese vive e risiede in Olanda, registra l'unione di coppia con una cittadina olandese, brasiliana o di qualsiasi altra cittadinanza anche extracomunitaria. Il cittadino francese, si reca in Italia per lavoro e sposta la sua residenza in Italia. A questo punto entrerebbe in funzione proprio l'articolo mal espresso, infatti: il Paese ospitante é l'Olanda!!! Ospitante chi? Il cittadino francese e anche quello olandese, Ue o extracomunitario, sua coppia di fatto legalmente registrato in Olanda, che é il Paese UE ospitante i due cittadini non olandesi o un qualsiasi cittadino UE o extracomunitario. Ossia é sufficiente che uno dei due non sia cittadino olandese per determinare l'Olanda come paese ospitante (in quest'ultimo caso la coppia di fatto anche e non necessariamente extracomunitario).

Sembrerebbe un giro di parole, ma riconsiderando i primi due suddetti punti soprariportati, ha un senso molto piú logico e da una logica che altrimenti mancherebbe, ad una norma che non avrebbe senso di esistere se in Italia non fosse applicabile, visto che la legge é italiana e valida quindi solo nel nostro territorio.
Inoltre avrebbe ancora meno senso la parte finale della frase: ''.....e nel rispetto delle condizioni previste dalla pertinente legislazione dello Stato membro ospitante;'' il legislatore sa benissimo che in Italia la coppia di fatto legalmente riconosciuta e registrabile non esiste e quindi ci dovrebbe chiedere e dare una risposta logica, a quale pertinente legislazione dello Stato membro ospitante il legislatore si riferisce?.

Il punto è che il legislatore italiano, con il D. Lgs. 6 febbraio 2007, n. 30, anziche' stabilire i modi e forme di attuazione della Direttiva 2004/38/CE, ha provveduto a "copiare/trascivere", in più occasioni, disposizioni proprie della Direttiva, strumento normativo che, come noto, dovrebbe determinare i fini da raggiungere, spettando la definzione dei mezzi e le forme per raggiungere questi fini al legislatore "nazionale".
La "sensazione" (... a pelle) è che il legislatore delegato abbia provveduto (oltre che in ritardo), decisamente ... malvolentieri ad adottare gli atti normativi necessari ad attuare la Direttiva.

Rieccomi qua, sono tornato dopo un viaggio di lavoro... ringrazio tutti
per le risposte, io sto andando avanti con gli studi su questo
benedetto visto.
Caro Bostik, capisco i tuoi consigli sulla prudenza... è la seconda
volta che vado ai caraibi, storie di italiani con dominicane ne ho
sentite tante e di tutti i colori.
Credo di avere conosciuto una ragazza splendida che merita tutti gli
sforzi che sto facendo... anche lei si sta dando parecchio da fare per
cercare di ottenere il visto turistico.
Le nostre intenzioni sono solo quelle di vederci quanto prima, magari
in italia per 15-20-30 giorni... nessuno ha intenzione di sposarsi per
il momento, è troppo presto... però allo stesso modo, quando provi
certe cose è difficile anche non pensarci... io le prossime ferie le
avrò ad agosto, se dio vorrà ci tornerò.
Però io so già che la per 15 giorni mi trovo bene... ma la mia vita è qua in italia, e il mio futuro anche.
Avrei un'ulteriore domanda agli utenti del forum: fermo restando la
minima probabilità di ottenere il visto per l'italia... ho letto che ci
potrebbero essere dei problemi nel caso in cui il volo faccia scalo in
qualche altro paese... e dalla rep. dominicana i voli di linea per
l'italia passano tutti o per madrid o per parigi...
Mi sembra che ci sia stato il caso di una persona, che aveva ottenuto
il regolare visto per l'italia e, a parigi, è stata rimandata in rep.
dominicana...
sarebbe la beffa delle beffe... e credo che non riuscirei a gestire una
cosa del genere... sapere che la propria fidanzata, da sola parte da là
con regolare visto e poi in aeroporto a madrid/parigi le fanno
storie...
vi ringrazio ancora!

Buon pomeriggio a tutti!
avrei un pò di domande da fare riguardo la compilazione della domanda di visto shengen. Elenco i punti nei quali ho dubbi di compilazione:
2) che si intende per "apellidos de soltera"? che nel modulo italiano è tradotto con "cognome alla nascita/cognome precedente?
11-12) la mia ragazza ha dei genitori naturali (il cui padre è deceduto diversi anni fa) e dei genitori adottivi... quali dei due cognomi devo mettere? quelli dei genitori naturali o dei genitori adottivi?
18) la mia ragazza risiede nello stato di origine, devo lasciare in bianco o compilare?
26-27-28) la mia ragazza è alla prima richiesta di viso, quindi queste 3 caselle devo lasciarle in bianco oppure compilando specificando qualcosa?
30-31) devo indicare una ipotetica data di partenza e di ritorno dentro la quale ovviamente dovrà essere fatta la prenotazione del volo? Il periodo sarà di 20-30 giorni, come consigliato da vari utenti del forum per avere più probabilità di ottenere il visto
32) In questa casella devo mettere l'eventuale primo scalo che farà l'aereo nel caso in cui passi per francia/spagna oppure direttamente l'italia se il volo è diretto?
36) la voce fidejussione deve essere specificata barrando la casella "altro"? Immagino che sia da barrare anche la voce "assicurazione di viaggio e/o malattia (questa sarebbe al famosa assicurazione sanitaria) e in parte specificare "valida fino a:"
37-42) non le devo compilare perchè lei è soltera, giusto?
43) non la devo compilare perchè non è familiare di cittadini UE/EEE

Vi ringrazio per l'aiuto!

Aggiungo un altro dubbio che ho sulla presentazione dei documenti per lo status economico della mia ragazza: lei è iscritta all'università O&M, frequenta le lezioni di sabato. Richiederà lo status di iscritta al corso per presentarlo tra i documenti richiesti.
Avendo 20 anni, il suo conto in banca non è molto alto e non c'è una gran regolarità di versamenti in quanto ha fatto lavori temporanei (in negozi o fabbrica ma solo per qualche mese... per mantenersi un pò gli studi. Con gli stipendi che danno ai ragazzi, si coprono a malapena le spese di una ragazza di 20 anni...).
Ha una zia imprenditrice che potrebbe farle una carta di trabajo, in quanto possiede un impresa di pulizie. Secondo voi ci sono maggiori speranza di ottenere il visto se lei oltre allo status di studente presenta questa carta di trabajo (con ovviamente una quantità di ferie in accordo con la nostra richiesta di turismo)? Oppure può sembrare una forzatura?
Tecnicamente lei frequenta l'università di sabato e durante la settimana potrebbe benissimo lavorare...
Però non so se i giorni di ferie che le persone accumulano sono come qui in italia: mi spiego meglio.
Se uno inizia a lavorare da 1 mese, non matura 1 mese di ferie...
le famose dichiarazioni in cosa consistono? In una dichiarazione del datore di lavoro che cerifichi che la persona lavora per lui e che ha a disposizione un determinato numero di giorni? ESEMPIO: "io, Tizio Caio, titolare dell'impresa "MASSIMA IGIENE SRL" dichiaro che la persona XXXX YYYY ha un contratto di lavoro con me, con uno stipendio di, e con 30 giorni di ferie disponibili" Oppure bisogna presentare una sorta di busta paga (tipo in italia) dove sono anche indicati i giorni che uno ha maturato?
Perchè nel primo caso, una dichiarazione di un datore di lavoro (la zia della mia ragazza) sarebbe facilmente presentabile e sarei propenso nel fargliela fare.
Se invece vale la regola delle ferie maturate sono un pò più dubbioso perchè non so come sono regolate le ferie in rep. dominicana.
Spero mi possiate aiutare perchè siete la mia unica fonte di speranza di fare le cose a regola d'arte.
Vi ringrazio