Italiani all'Estero e Stranieri in Italia
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Italiani all'Estero e Stranieri in Italia

Consolato, Ambasciata, Matrimonio all'estero, Divorzio all'Estero, divorzio rapido, divorzio al vapore, Stranieri in Italia, Matrimoni misti, sposarsi all'estero, divorziarsi all'estero. REPUBBLICA DOMINICANA
 
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 divorzio in thailandia

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giacomofkt




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MessaggioTitolo: divorzio in thailandia   divorzio in thailandia EmptySab Apr 14, 2012 9:04 pm

Salve, sono un cittadino italiano e nel mese di giugno 2009 ho contratto matrimonio in Thailandia con una cittadina thailandese.
Seguendo la rapida procedura prevista, ovvero dopo avere richiesto il nulla osta presso l'ambasciata italiana a Bangkok, ci siamo sposati presso gli uffici preposti seguendo poi la successiva procedura fino alla traduzione in ambasciata che è stata successivamente trasmessa presso il mio comune di residenza in Italia.
Già il giorno in cui abbiamo contratto il matrimonio a Bangkok, mia moglie mi faceva notare come nello stesso ufficio (Bangrak, se ricordo bene) si espletassero anche le pratiche di divorzio.
Ebbene, sfortunatemente e dopo 3 anni mi trovo costretto ad accettare l'invito di mia moglie a mettere fine alla nostra relazione.
La mia domanda è la seguente:
Premesso che mia moglie è intenzionata a lasciare l'Italia molto presto, nell'arco di 2-3 settimane, per fare ritorno nella terra natia e che quindi, dopo essermi consultato con l'avvocato, pare non ci siano neanche i tempi per iniziare la pratica di separazione consensuale qui in Italia, lei mi esorta a seguirla al più presto in Thailandia per procedere con la pratica di divorzio, che a suo dire almeno tra cittadini thailandesi si svolge in un solo giorno!
Crede che io possa effettivamente percorrere, come piace a me dire, il percorso inverso a quello intrapreso a quel tempo per sposarci ma stavolta per chiedere con il divorzio?
Ho letto da qualche parte un pò di tempo fa che l'ambasciata italiana a Bangkok per accettare e potere trasmettere in Italia l'avvenuto divorzio in territorio thailandese tra i 2 coniugi necessita che il documento di divorzio rilasciato dal suddetto ufficio (comune di Bangkok) venga però certificato o validato (che dir si voglia) da parte di un'altra autorità competente thatilandese, ovvero giudice di un tribunale thailandese... ..le risulta?
Il processo consiste solo in questo? e se si, in che tempi si svolge l'intero processo?
Sarebbe per me di fondamentale importanza se il tutto potesse espletarsi in pochi giorni, all'incirca come lo fu per il matrimonio stesso, poichè io disporrei di non più di 2 settimane di tempo, per pressanti impegni di lavoro qui in Italia.
Ed inoltre, laddove mi possa confermare e più in dettaglio quanto le chiedo, crede che si possano anche instaurare complicazioni o contrattempi di altro genere?
Un ultima domanda, che si è posto il legale con cui ho parlato oggi dichiarandosi non competente però in ambito internazionale, ovvero che teme che qualora noi si inizi la pratica di separazione consensuale qui in Italia e successivamente io mi rechi in Thailandia per procedere con la suddetta pratica di divorzio, questa seconda fase possa essere ostacolata e bloccata dal precedente processo iniziato già in Italia e quindi trovarsi costretti a dovere attendere i 3 anni per il divorzio.
Nel ringraziarla anticipatamente le porgo i miei distinti saluti.
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Amedeo
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MessaggioTitolo: Re: divorzio in thailandia   divorzio in thailandia EmptyDom Apr 15, 2012 3:33 am

giacomofkt ha scritto:
Salve, sono un cittadino italiano e nel mese di giugno 2009 ho contratto matrimonio in Thailandia con una cittadina thailandese.
Seguendo la rapida procedura prevista, ovvero dopo avere richiesto il nulla osta presso l'ambasciata italiana a Bangkok, ci siamo sposati presso gli uffici preposti seguendo poi la successiva procedura fino alla traduzione in ambasciata che è stata successivamente trasmessa presso il mio comune di residenza in Italia.
Già il giorno in cui abbiamo contratto il matrimonio a Bangkok, mia moglie mi faceva notare come nello stesso ufficio (Bangrak, se ricordo bene) si espletassero anche le pratiche di divorzio.
Ebbene, sfortunatemente e dopo 3 anni mi trovo costretto ad accettare l'invito di mia moglie a mettere fine alla nostra relazione.
La mia domanda è la seguente:
Premesso che mia moglie è intenzionata a lasciare l'Italia molto presto, nell'arco di 2-3 settimane, per fare ritorno nella terra natia e che quindi, dopo essermi consultato con l'avvocato, pare non ci siano neanche i tempi per iniziare la pratica di separazione consensuale qui in Italia, lei mi esorta a seguirla al più presto in Thailandia per procedere con la pratica di divorzio, che a suo dire almeno tra cittadini thailandesi si svolge in un solo giorno!
Crede che io possa effettivamente percorrere, come piace a me dire, il percorso inverso a quello intrapreso a quel tempo per sposarci ma stavolta per chiedere con il divorzio?
Ho letto da qualche parte un pò di tempo fa che l'ambasciata italiana a Bangkok per accettare e potere trasmettere in Italia l'avvenuto divorzio in territorio thailandese tra i 2 coniugi necessita che il documento di divorzio rilasciato dal suddetto ufficio (comune di Bangkok) venga però certificato o validato (che dir si voglia) da parte di un'altra autorità competente thatilandese, ovvero giudice di un tribunale thailandese... ..le risulta?
Il processo consiste solo in questo? e se si, in che tempi si svolge l'intero processo?
Sarebbe per me di fondamentale importanza se il tutto potesse espletarsi in pochi giorni, all'incirca come lo fu per il matrimonio stesso, poichè io disporrei di non più di 2 settimane di tempo, per pressanti impegni di lavoro qui in Italia.
Ed inoltre, laddove mi possa confermare e più in dettaglio quanto le chiedo, crede che si possano anche instaurare complicazioni o contrattempi di altro genere?
Un ultima domanda, che si è posto il legale con cui ho parlato oggi dichiarandosi non competente però in ambito internazionale, ovvero che teme che qualora noi si inizi la pratica di separazione consensuale qui in Italia e successivamente io mi rechi in Thailandia per procedere con la suddetta pratica di divorzio, questa seconda fase possa essere ostacolata e bloccata dal precedente processo iniziato già in Italia e quindi trovarsi costretti a dovere attendere i 3 anni per il divorzio.
Nel ringraziarla anticipatamente le porgo i miei distinti saluti.

Si può benissimo divorziare all'estero ed il divorzio è registrabile e valido in Italia (indipendentemente da una eventuale separazione in Italia) se rispetta le prescrizioni della legge 218 (non ricordo l'anno - fare una ricerca sul forum).

Un saluto,
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giacomofkt




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MessaggioTitolo: Re: divorzio in thailandia   divorzio in thailandia EmptySab Apr 21, 2012 6:58 pm

Grazie per l'informazione ed ho verificato già le condizioni richieste secondo le prescrizioni della legge 218, e, tra l'altro proprio questa legge ci imporrebbe in buona sostanza la scelta tra procedere per la separazione consensuale qui in Italia o in Thailandia, poichè la coesistenza dei due distinti procedimenti in contemporanea non sarebbe consentita, dal momento che l'uno invaliderebbe l'altro.
In realtà io le avevo posto alcuni interrogativi in merito appunto alla tempistica con cui un tribunale thailandese decretasse poi il nostro richiesto ed avvenuto divorzio.
Un'altra domanda mi sorge però...
..le risulta che noi possiamo impostare la pratica di divorzio in Thailandia già qui attraverso l'ambasciata Thailandese in Italia?

Grazie
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Amedeo
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MessaggioTitolo: Re: divorzio in thailandia   divorzio in thailandia EmptyDom Apr 22, 2012 2:11 am

giacomofkt ha scritto:
Grazie per l'informazione ed ho verificato già le condizioni richieste secondo le prescrizioni della legge 218, e, tra l'altro proprio questa legge ci imporrebbe in buona sostanza la scelta tra procedere per la separazione consensuale qui in Italia o in Thailandia, poichè la coesistenza dei due distinti procedimenti in contemporanea non sarebbe consentita, dal momento che l'uno invaliderebbe l'altro.
In realtà io le avevo posto alcuni interrogativi in merito appunto alla tempistica con cui un tribunale thailandese decretasse poi il nostro richiesto ed avvenuto divorzio.
Un'altra domanda mi sorge però...
..le risulta che noi possiamo impostare la pratica di divorzio in Thailandia già qui attraverso l'ambasciata Thailandese in Italia?

Grazie

La "cosa" va chiesta al consolato thailandese.

Un saluto,
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Guido Baccoli
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MessaggioTitolo: Re: divorzio in thailandia   divorzio in thailandia EmptyDom Mag 06, 2012 10:58 am

giacomofkt ha scritto:
Grazie per l'informazione ed ho verificato già le condizioni richieste secondo le prescrizioni della legge 218, e, tra l'altro proprio questa legge ci imporrebbe in buona sostanza la scelta tra procedere per la separazione consensuale qui in Italia o in Thailandia, poichè la coesistenza dei due distinti procedimenti in contemporanea non sarebbe consentita, dal momento che l'uno invaliderebbe l'altro.
In realtà io le avevo posto alcuni interrogativi in merito appunto alla tempistica con cui un tribunale thailandese decretasse poi il nostro richiesto ed avvenuto divorzio.
Un'altra domanda mi sorge però...
..le risulta che noi possiamo impostare la pratica di divorzio in Thailandia già qui attraverso l'ambasciata Thailandese in Italia?

Grazie
MI spiace correggerla, ma i lettori posono trarre delle conclusioni sbagliate dalla sua cattiva interpretazione della legge, che tra l'alltro ho specificato enne volte. Nell'art 64, si specifica solamente che non deve esistere una sentenza passata in giudicato o che sia in corso un procedimento per lo stesso ''oggetto''. LA separazione ha per oggetto solamente l'autorizzazione della legge a vivere separati e non dover piú rispettare i doveri coniugali, ma non scioglie il vncolo matrimoniale. Il divorzio invece, sia in Italia che all'estero, ha per oggetto invece, proprio il definitivo scioglimento del vincolo matrimoniale.
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MessaggioTitolo: Re: divorzio in thailandia   divorzio in thailandia EmptySab Giu 23, 2012 5:55 pm

Sono io che invece la ringrazio per la correzione, a quanto pare la mia interpretazione era stata decisamente frettolosa, effettivamente come mi ha spiegato lei la faccenda è decisamente diversa!

saluti
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MessaggioTitolo: Re: divorzio in thailandia   divorzio in thailandia EmptyGio Set 13, 2012 5:04 pm

Buongiorno sono un cittadino italiano sposato in italia dal 2006 con cittadina italo/messicana, entrambi residenti in italia, mia moglie, che in seguito al matrimonio, ha acquisito la cittadinanza italiana, si e'trasferita da pochi mesi nel suo paese e ha chiesto il divorzio, non abbiamo figli e la procedura piu' rapida qui in Messico e' il divorzio amministrativo,in cui i due coniugi in 15 giorni circa,di fronte ad un giudice amministrativo, decidono di divorziare avendo gia' un accordo per quanto riguarda i beni coniugali da dividere,nel nostro caso ci sarebbero degli apprtamenti intestati a nome di mia moglie ma acquisiti con soldi ereditati dal sottoscritto dal nonno paterno, contattato il consolato italiano in Messico mi e' stato detto che questo tipo di divorzio non viene trattato dal consolato per la trasmissione in Italia ma che devo far "apostillare" tutti i documenti ,la sentenza ,tradurre il tutto e poi personalmente consegnarlo al comune italiano in cui si e' celebrato il matrimonio, pero' nell'ufficio dello stato civile del mio comune mi hanno detto che loro non accettano documenti direttamente ma dovro' comunque affidarmi ad un avvocato per far sottoscrivere da un tribunale italiano tutta la documentazione, e' corretta questa informazione?inoltre volevo spere se una volta registrato il divorzio in italia questo e' valido a tutti gli effetti anche per quanto riguarda la divisione dei beni cosi' come deciso dal giudice messicano,non vorrei poi trovarmi in problemi con futuri ripensamenti da parte di mia moglie che comunque ha il suo lavoro qui in Messico e non pretende nessun tipo di assegno per gli "alimenti",la sentenza messicana deve essre sentenza passata in "giudicato"? anticipatamente ringrazio
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bostik
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MessaggioTitolo: Re: divorzio in thailandia   divorzio in thailandia EmptyGio Set 13, 2012 11:38 pm

ospite ha scritto:
Buongiorno sono un cittadino italiano sposato in italia dal 2006 con cittadina italo/messicana, entrambi residenti in italia, mia moglie, che in seguito al matrimonio, ha acquisito la cittadinanza italiana, si e'trasferita da pochi mesi nel suo paese e ha chiesto il divorzio, non abbiamo figli e la procedura piu' rapida qui in Messico e' il divorzio amministrativo,in cui i due coniugi in 15 giorni circa,di fronte ad un giudice amministrativo, decidono di divorziare avendo gia' un accordo per quanto riguarda i beni coniugali da dividere,nel nostro caso ci sarebbero degli apprtamenti intestati a nome di mia moglie ma acquisiti con soldi ereditati dal sottoscritto dal nonno paterno, contattato il consolato italiano in Messico mi e' stato detto che questo tipo di divorzio non viene trattato dal consolato per la trasmissione in Italia ma che devo far "apostillare" tutti i documenti ,la sentenza ,tradurre il tutto e poi personalmente consegnarlo al comune italiano in cui si e' celebrato il matrimonio, pero' nell'ufficio dello stato civile del mio comune mi hanno detto che loro non accettano documenti direttamente ma dovro' comunque affidarmi ad un avvocato per far sottoscrivere da un tribunale italiano tutta la documentazione, e' corretta questa informazione?inoltre volevo spere se una volta registrato il divorzio in italia questo e' valido a tutti gli effetti anche per quanto riguarda la divisione dei beni cosi' come deciso dal giudice messicano,non vorrei poi trovarmi in problemi con futuri ripensamenti da parte di mia moglie che comunque ha il suo lavoro qui in Messico e non pretende nessun tipo di assegno per gli "alimenti",la sentenza messicana deve essre sentenza passata in "giudicato"? anticipatamente ringrazio

Se il divorzio messicano rispetta la legge 218/95 italiana,puó essere trascritto.
Saluti
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